Finanza

Il fondo AVS «scarica» UBS? Sì, ma non del tutto

Per oltre un quarto di secolo UBS è stata la banca depositaria del fondo di compensazione AVS – Ora una banca statunitense si è aggiudicato il mandato
©ENNIO LEANZA
Red. Economia
03.07.2024 23:00

UBS non è più la banca depositaria del fondo di compensazione AVS/AI/IPG/AD della Confederazione. Lo riporta il «Tages-Anzeiger». Ciò significa che la grande banca perde un mandato prestigioso del valore di oltre 40 miliardi di franchi svizzeri. A subentrare all’istituto elvetico è la State Street Bank di Boston, più precisamente la filiale di Zurigo dell'ufficio di Monaco dell’istituto nordamericano. La transizione è in corso e dovrebbe essere completata nel terzo trimestre di quest'anno.

La decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione di Compenswiss lo scorso dicembre. A quanto pare, gli aspetti tecnici e i prezzi sono stati i fattori decisivi. Il processo di valutazione è durato circa due anni.

Il fatto che l'AVS affidi i suoi titoli a una banca statunitense potrebbe anche suscitare discussioni politiche. Tuttavia, Compenswiss (l'istituto che amministra i fondi di compensazione dell’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), dell’assicurazione per l’invalidità (AI) e dell’ordinamento delle indennità per perdita di guadagno (IPG), ndr) non vede alcun problema in questo accordo. In una dichiarazione rilasciata al quotidiano zurighese del gruppo Tamedia, l'Istituto federale di diritto pubblico con sede a Ginevra ha affermato che: «La banca depositaria ha una funzione puramente amministrativa. Sceglie i sub-depositari presso i quali i beni sono effettivamente depositati e garantisce una rendicontazione uniforme e una visione unitaria dei beni. I patrimoni nazionali rimangono in Svizzera, mentre quelli esteri restano all'estero. Una banca depositaria nomina un sub-depositario in (quasi) tutti i Paesi. Per State Street, il sub-depositario in Svizzera è UBS; quindi, tutti i nostri asset svizzeri rimangono presso UBS».