Lo studio

Il mercato immobiliare riflette la congiuntura

La crescita economica in termini di PIL reale degli ultimi anni è inferiore alla media decennale – Il settore immobiliare risente, come altri settori, dell’aumento del costo del denaro – Il ProperTI Market Study di Brülhart & Partners fotografa quanto avviene in Ticino
©Gabriele Putzu
Generoso Chiaradonna
07.03.2024 06:00

È giunto alla dodicesima edizione e in questi anni si è imposto come una guida ineludibile per chi opera nel settore immobiliare, sia esso promotore oppure acquirente o venditore. Stiamo parlando del manuale ProperTI Market Study realizzato da Brülhart & Partners, la fiduciaria immobiliare - con sede a Tresa e a Lugano - che si occupa di valutazioni, stime, analisi di mercato e mediazione nella compravendita di immobili.

Il manuale contiene statistiche accurate sui prezzi dei terreni, degli appartamenti e delle case unifamiliari di circa 90 comuni e quartieri del Canton Ticino. Include inoltre stime dei canoni d’affitto per appartamenti, uffici e negozi. Questi dati sono suddivisi per immobili nuovi, vecchi e ristrutturati. Come tutti i mercati, anche quello immobiliare - che è molto locale - riflette l’attualità economica. «Contesto - spiega Daniele Mantegazzi, responsabile dell’area Economic Research presso Brülhart & Partners - caratterizzato da una crescita prevista del PIL reale inferiore alla media degli ultimi 10 anni, per il 2024, e in accelerazione nel 2025». «Le attuali tensioni internazionali continuano a indebolire l’economia globale e quella dei principali partner commerciali delle aziende elvetiche. Elevati tassi di inflazione in molti Paesi del mondo e il rafforzamento del franco svizzero pongono delle sfide importanti per le esportazioni con un settore manifatturiero messo alla prova». Allo stesso tempo, la domanda interna e il mercato del lavoro offrono un sostegno vitale all’attività economica elvetica. «L’inflazione in Svizzera è tornata al di sotto della soglia del 2%, rimane tuttavia superiore rispetto alla media degli ultimi anni», continua ancora Mantegazzi che precisa che l’offerta nel mercato immobiliare svizzero «continua a ridursi, a causa dell’aumento dei costi di costruzione e di finanziamento, mentre l’atteso abbassamento del tasso guida da parte della Banca Nazionale Svizzera (BNS), previsto già durante il 2024, dovrebbe portare a un aumento della domanda». L’effettivo impatto sul mercato immobiliare dipende dalle tempistiche e dall’entità dell’intervento della BNS.

«Se a livello nazionale si prevede che tutto ciò porterà a un aumento dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione, in Ticino gli effetti dovrebbero essere moderati, anche grazie a un tasso di sfitto ben superiore al livello ottimale», aggiunge Mantegazzi.

Entrando nello specifico del mercato immobiliare ticinese, i dati del ProperTI Market Study riportano che nel corso dell’ultimo anno il prezzo mediano per una casa unifamiliare nuova in Ticino è aumentato dello 0,54%, attestandosi a 6.610 franchi al metro quadro.

Il Ticino si fa in quattro

«È importante sottolineare come il mercato immobiliare non sia omogeneo sul territorio cantonale, ma esistono importanti differenze sia tra le regioni ticinesi che tra i vari comuni e quartieri», precisa Pascal Brülhart, fondatore e direttore di Brülhart & Partners. Nel Luganese, infatti, il prezzo mediano per una casa unifamiliare nuova è pari a 7.380 franchi al metro quadro (con un aumento annuo dello 0,84%), mentre nel Locarnese e Vallemaggia è pari a 7.090 franchi al metro quadro (con una variazione annuale pari a +0,81%). Nel Mendrisiotto, invece, si attesta a 5.300 franchi al metro quadro (con una diminuzione annua pari a 0,54%), e nel Bellinzonese e Tre Valli è pari a 5.050 franchi al metro quadro (con un aumento annuo dello 0,35%).

Per quanto riguarda gli appartamenti di nuova costruzione in vendita, il prezzo mediano è pari a 6.685 franchi al metro quadro, con una variazione del +0,85% nell’ultimo anno e differenze regionali così suddivise: 7.700 (+1.13%) nel Luganese, 6.640 (+1,64%) nel Locarnese e Vallemaggia, 5.190 (+1,16%) nel Bellinzonese e Tre Valli, e 5.200(-1.31%) nel Mendrisiotto.

Anche i canoni d’affitto per gli appartamenti conoscono valutazioni differenti a seconda della zona. Fermo restando il canone di locazione mediano per un appartamento nuovo in Ticino che è pari a 242 franchi al metro quadro l’anno (+0,93% nell’ultimo anno), si sale a 262 (+1,39%) nel Luganese, 241(+0,20%) nel Locarnese e Vallemaggia, 215 (+0,25%) nel Bellinzonese e Tre Valli, e 209(+1.14%) nel Mendrisiotto. Di poco superiore il canone di locazione mediano per un negozio: 263 franchi al metro quadro l’anno (+0,38%). I valori nelle 4 regioni sono così suddivisi: 285 (+0,40%) nel Luganese, 251(-0.86%) nel Locarnese e Vallemaggia, 240 (+2,46%) nel Bellinzonese e Tre Valli, e 235 (0,41%) nel Mendrisiotto.