La piazza finanziaria elvetica e i dati che mostrano la tenuta
La piazza bancaria e finanziaria svizzera ha tenuto, nonostante le molte sfide e i non pochi ostacoli che si sono presentati negli anni. Alcuni dei nodi principali che la finanza elvetica ha dovuto gestire sono l’aumento della concorrenza di altre piazze, le normative più stringenti, la fine del segreto bancario per i non residenti, l’incremento dei costi, la crescita degli investimenti legati all’adeguamento delle strutture ed alle nuove tecnologie. C’è stato un percorso pluriennale di ampio cambiamento. Quello che molti si aspettavano, soprattutto all’estero ma talvolta anche in patria, era un netto ridimensionamento della finanza rossocrociata. Ma le cose sono andate in un altro modo. Nel complesso c’è stata infatti una marcata resilienza.
Il quadro
Tra i fattori positivi che hanno permesso alla piazza svizzera di tenere ci sono il contenuto di professionalità e di esperienza, un’economia elvetica che è andata meglio di molte altre, la forza del franco (che crea alcuni ostacoli all’export, ma contribuisce all’attrattività della piazza e limita l’inflazione), il buon funzionamento e l’affidabilità del sistema Paese. Nell’insieme, dunque, non ci sono state solo ombre ma anche luci. Una conferma di ciò viene anche dai dati della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) e della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), aggiornati negli Indicatori 2024. Cifre che forniscono un quadro del percorso della finanza elvetica nel decennio 2013-2023.
Il valore aggiunto creato dalla piazza finanziaria svizzera era di 67,6 miliardi di franchi nel 2013, di 69,5 miliardi nel 2018 e di 72,3 miliardi nel 2023. La SFI divide le attività della piazza in due grandi rami. Si può così vedere come i servizi finanziari siano leggermente scesi nel primo quinquennio considerato - da 37,8 miliardi a 37 miliardi - e come poi siano chiaramente saliti nel secondo quinquennio, a 41,1 miliardi. Le attività assicurative dal canto loro sono invece cresciute nel primo quinquennio - da 29,8 miliardi a 32,5 miliardi - e sono poi scese nel secondo, a 31,2 miliardi. Il risultato complessivo è che il valore aggiunto della piazza elvetica era nel 2023 più alto rispetto sia al 2018 sia al 2013.
Il percorso
La piazza finanziaria svizzera nel suo complesso è cresciuta e non è dunque esatto quanto viene spesso affermato su una sua non crescita. Semmai, è reale che sia la piazza elvetica sia il Prodotto interno lordo svizzero sono cresciuti e che il secondo è salito di più. Il PIL elvetico era infatti di 654,6 miliardi di franchi nel 2013, di 709,5 miliardi nel 2018, di 795,1 miliardi nel 2023. Ne consegue che la piazza finanziaria rappresentava il 10,3% del PIL nel 2013, il 9,8% nel 2018 e il 9,1% nel 2023. La finanza rossocrociata è quindi anch’essa chiaramente cresciuta in termini assoluti, ma non in percentuale sul PIL. Altri versanti dell’economia svizzera, nell’industria o nei servizi, hanno conquistato ancor maggiore terreno nel decennio indicato.
La percentuale del 9,1% sul PIL registrata nel 2023 dalla piazza elvetica in termini generali non è comunque da sottovalutare. Se si prendono in considerazione alcuni Paesi con taglie maggiori, si può vedere come nel 2023 sui rispettivi PIL le loro piazze finanziarie non contavano più di quella svizzera. Secondo la SFI, per il Regno Unito la percentuale è 8,3%, per gli Stati Uniti è 7,3% (2022), per la Germania è 3,8%. Invece, per il Lussemburgo (2022) la percentuale è 24,3% e per Singapore è 13%; queste ultime due sono senza dubbio cifre molto rilevanti, ma bisogna anche considerare che si tratta in entrambi i casi di Paesi di dimensioni molto contenute e con economie che non hanno la stessa diversificazione di quella svizzera.
Gli impieghi
La diminuzione del numero delle banche in Svizzera è tra le ombre. Cambiamenti di strategia, acquisizioni e fusioni, riorganizzazioni interne sono tra gli elementi che hanno contribuito alla riduzione. Le banche erano 283 nel 2013, 248 nel 2018 e 236 nel 2023. Per quel che concerne i posti di lavoro (equivalenti a tempo pieno) della piazza elvetica, nel decennio sono scesi nei servizi finanziari e lievemente aumentati nelle attività assicurative; c’è stata però una netta crescita nelle attività ausiliarie a supporto di entrambi i rami. Questa ridistribuzione ha consentito di risalire, dopo la caduta del primo quinquennio. Il totale degli addetti era di 214.411 nel 2013, di 203.161 nel 2018, di 221.167 nel 2023. Gli impieghi della piazza in rapporto all’occupazione in Svizzera erano il 5,7% nel 2013, il 5,1% nel 2018, il 5,2% nel 2023. Una discesa della percentuale nel decennio c’è, ma come si vede è abbastanza contenuta.