L'euro-franco torna a flirtare con l'1,11
L'euro-franco ha raggiunto ancora quota 1,11, seguendo in questo modo gli auspici della Banca nazionale svizzera, che ha sempre ribadito che la moneta elvetica è ancora nettamente sopravvalutata. Questa quota è stata toccata così per la seconda volta dall'abolizione del tasso di cambio minimo con l'euro, avvenuto nel gennaio del 2015. Era già successo per circa una settimana a fine gennaio, ma poi si è verificato un indebolimento, che ha riportato il cambio a 1,08.
Questo avviene in un momento in cui l'euro-dollaro è in una fase di forza relativa, a quota 1,1443, dopo essersi indebolito molto circa un anno e mezzo fa a causa della politica espansiva della BCE e delle attese di rialzo dei tassi negli USA. Dal canto suo il cambio franco-dollaro ieri si situava a 0,9699. In queste settimane a incidere positivamene sull'euro sono la ripresa europea e le incertezze sulla politica monetaria negli USA, con la creazione di posti di lavoro inferiore alle attese.
Per sapere quale potrebbe essere l'evoluzione futura sul mercato dei cambi abbiamo posto alcune domande a due analisti, il consulente finanziario Bruno Chastonay e l'economista della banca Pictet di Ginevra Nikolay Markov. Le loro opinioni in edicola oggi.