L'Hotel Lugano Dante a portata di tablet

PRIX SVC - La struttura ticinese ha sviluppato la piattaforma digitale Hoxell per assicurare un servizio di eccellenza
L'esterno dell'hotel in Piazza Cioccaro.
Red. Online
30.03.2017 06:00

LUGANO - «High tech» o «high touch»? Come integrare la tecnologia in uno dei mestieri più antichi del mondo, che per definizione costruisce il suo successo nell'empatia con i clienti?Fare l'albergatore non è un lavoro facile, e si sa, può mettere a dura prova anche i nervi più saldi e gli spiriti più socievoli. Bisogna dare il massimo per accontentare gli ospiti, le camere vanno ristrutturate di continuo, c'è sempre una fiera e una nuova tendenza di settore da seguire. Bisogna saper fare mille mestieri, dal receptionist, al barista, all'esperto di arredamenti, allo psicologo. Proprio quest'ultimo ruolo poi, è essenziale per gestire al meglio i rapporti con i clienti e coordinare la squadra dei collaboratori come una macchina ben oliata che lavora giorno e notte.

Oramai facciamo anche tutti parte di un mondo interconnesso, per cui a tutto ciò si aggiunge la dimensione online, complicatissima tra le prenotazioni fatte con le OTA (le piattaforme di prenotazioni sul web), le recensioni sui social, e la concorrenza sempre più agguerrita. Ma se, come sostengono gli albergatori vecchio stampo (e le recensioni lo confermano) anche nell'era di Internet un sorriso ospitale e una frase gentile sono tra gli elementi che restano più impressi nelle persone, la tecnologia può svolgere un ruolo fondamentale per migliorare la comunicazione verso i clienti e aumentare l'efficienza di chi lavora in hotel.

L'Hotel Lugano Dante, guidato da diciassette anni da Carlo Fontana, è una delle aziende finaliste per il premio Swiss Venture Club. Con le sue 85 camere l'albergo a quattro stelle vanta un altissimo numero di recensioni a pieni voti sulle varie piattaforme di prenotazione, ben corredate da commenti entusiasti dagli ospiti. In particolare si enfatizza la cura del dettaglio, un risultato certamente non casuale e non facile da ottenere in un settore con i margini sotto pressione, e dove la concorrenza non manca.

La sintesi di questo successo si chiama Hoxell, una start-up fondata dallo stesso Carlo Fontana nel 2013, che però aveva già messo le basi una decina di anni fa.

I dettagli in edicola.

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