Lieve miglioramento della parità sul posto di lavoro in Svizzera

La Svizzera sta compiendo leggeri progressi in termini di parità sul posto di lavoro. La disparità salariale tra uomini e donne rimane però elevata, secondo uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza PricewaterhouseCoopers (PwC).
Nel «PwC Women in Work Index 2025» la Svizzera ha guadagnato due posizioni, salendo al 20esimo posto rispetto all'edizione precedente dell'analisi, si legge in un comunicato odierno. È però ancora in netto ritardo rispetto ai paesi leader in termini di parità nel mondo del lavoro. La classifica è guidata dall'Islanda, seguita da Nuova Zelanda, Lussemburgo e Svezia.
La Svizzera si trova in una posizione leggermente migliore rispetto ai suoi vicini: la Germania è al 21esimo posto, seguita dalla Francia al 22esimo, dall'Austria al 27esimo, mentre l'Italia è più indietro al 30esimo rango.
Gli esperti di PwC hanno notato un progresso nel tasso di occupazione delle donne in Svizzera, salito dal 7,2% dell'anno precedente all'80,4%. La Confederazione si colloca così ben al di sopra della media dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) del 72,7%.
Gli esperti sottolineano tuttavia che esiste ancora un grande divario nel tasso di occupazione a tempo pieno: meno di due terzi delle donne lavoratrici (60,7%) lavorano a tempo pieno, a fronte di nove uomini su dieci. Ciò pone la Svizzera al di sotto della media dell'OCSE del 78,1% in questo ambito.
Anche il divario salariale tra donne e uomini è più pronunciato della media: con il 18%, è rimasto invariato rispetto all'ultimo studio. Ciò significa che il «gap» è ancora una volta leggermente più alto rispetto al primo «PwC Women in Work Index» del 2011, quando era pari al 17,6%, mentre la maggior parte degli altri paesi ha ridotto la disparità salariale.
Nel complesso il «Women in Work Index» di PwC mostra un continuo miglioramento della parità professionale tra uomini e donne nei 33 paesi membri dell'OCSE, anche se esiste ancora una notevole discrepanza tra i generi. I progressi sono anche lenti: secondo gli esperti di PwC, al ritmo attuale ci vorrebbero oltre 46 anni per colmare completamente il divario retributivo tra i sessi.