Piazza finanziaria

L’imposta di successione UK che non ti segue in Svizzera

Lo status fiscale di residente ‘non-dom’ nel Regno Unito è giunto al termine - Da aprile entrerà in vigore un regime transitorio meno favorevole - Tra i fattori che attirano nella Confederazione c’è anche la CDI che dà certezze agli eredi
© EPA/Tolga Akmen
Marco Compagnino
01.03.2025 06:00

Sulla base del UK Finance Bill 2025 (la legge finanziaria britannica) dello scorso 30 gennaio, a partire dal 6 aprile è abolito il regime di favore per le persone fisiche residenti ma non domiciliate nel Regno Unito (i cosiddetti UK res non-dom o semplicemente non-dom), secondo quanto già indicato nel UK Autumn Budget del 2024. Per il Regno Unito si tratta della riforma fiscale più significativa degli ultimi decenni, considerato che lo status di non-dom ha consentito per più di duecento anni alle persone fisiche residenti nel Regno Unito ma non domiciliate in UK - cioè, con una residenza permanente al di fuori del Paese, sulla base della legislazione britannica - di godere della tassazione «on remittance basis». In altre parole, i redditi e i guadagni esteri di questi multimilionari erano esentati dalla tassazione del Regno Unito. Inoltre, il regime in parola offriva piena protezione dall'imposta di successione sui beni situati al di fuori del Regno Unito.

Quattro anni di transizione

A partire dal 6 aprile 2025, il regime di tassazione basato sulle rimesse per i non-dom nel Regno Unito sarà sostituito da un nuovo, e meno conveniente, testo basato sulla residenza. Questo nuovo regime (cosiddetto FIG) sarà disponibile per quattro anni, a partire dal 6 aprile 2025 o dal primo anno fiscale in cui una persona fisica diventa residente nel Regno Unito, se successivo. Il regime sarà accessibile a tutte le persone fisiche che sono state non residenti nel Regno Unito per almeno i dieci anni fiscali precedenti. Eccezione è fatta per i vecchi non-dom che hanno risieduto fiscalmente nel Regno Unito per meno di quattro anni fiscali al 6 aprile 2025, poiché potranno usufruire del regime FIG per il resto del periodo di quattro anni. Durante il periodo di quattro anni, i nuovi arrivati nel Regno Unito non saranno soggetti a imposte sui loro redditi e guadagni esteri, né sulle distribuzioni di trust non residenti. Questi redditi e guadagni potranno essere introdotti liberamente nel Regno Unito senza implicazioni fiscali. Tuttavia, al termine dei quattro anni, le persone fisiche saranno tassate sul loro reddito e sulle loro plusvalenze a livello mondiale, in conformità con le normali regole fiscali del Regno Unito.

Posto che i vecchi non-dom, che non rientrano nei parametri del nuovo regime FIG, saranno tassati ordinariamente nel Regno Unito già a partire dall’anno fiscale che inizia il 6 aprile 2025, sono state introdotte delle misure di passaggio a loro favore: la Temporary Repatriation Facility (TFR) e il Rebasing.

La TRF offre delle agevolazioni per i non-dom considerati tali in qualsiasi anno fiscale fino al 2024/25 incluso e che dispongono di redditi esteri non rimessi prima del 6 aprile 2025, potendo quindi scegliere di «rimpatriarli» in tutto o in parte e pagare un'imposta ad aliquota ridotta per portare questi fondi nel Regno Unito. Il rebasing. Per i non-dom che hanno richiesto la tassazione «on remittance basis» a partire dall’anno fiscale 2017/18, ma che non possono beneficiare del regime quadriennale c.d. FIG, sarà possibile beneficiare di un’agevolazione che consenta di rivalutare il valore di costo degli asset esteri - detenuti personalmente - nell’ipotesi di realizzo di capital gain sulla loro vendita.

La «coda lunga» della successione

Ma le novità non sono finite. Sempre dal prossimo 6 aprile, il Regno Unito passerà a un sistema basato sulla residenza per l’imposta di successione (la Inheritance Tax IHT). La nota tecnica pubblicata dal ministero del Tesoro utilizza il termine «Long-Term Resident» (residente a lungo termine) per descrivere chi soddisfa i requisiti basati sulla residenza. Una persona sarà considerata «residente a lungo termine» in un determinato anno fiscale e quindi soggetta all’IHT sui suoi beni in tutto il mondo, se è stata residente fiscale nel Regno Unito in 10 o più degli ultimi 20 anni fiscali. Tali persone rimarranno nel campo di applicazione dell'IHT per un massimo di dieci anni dopo aver lasciato il Regno Unito. Pertanto, fatti salvi i punti indicati di seguito, la base di partenza è che una persona sarà Long-Term Resident con effetto dal 6 aprile 2025 se è stata residente fiscale nel Regno Unito in 10 o più degli anni fiscali compresi tra il 2005 e il 2025 incluso. Se una persona cessa di essere residente fiscale nel Regno Unito dopo 9 di 20 anni fiscali, non diventerà mai Long-Term Resident. Tuttavia, una volta che una persona soddisfa il test dei 10/20 manterrà questo status per tutto il tempo in cui rimarrà residente fiscale nel Regno Unito e per un certo numero di anni anche dopo aver lasciato il Regno Unito.

Il numero di anni di residenza fuori dal Regno Unito necessari per perdere lo status di residente di lungo periodo può essere considerato come una «coda» (tail). La lunghezza predefinita della coda è di 10 anni fiscali, ma può essere ridotta se la persona non è stata residente fiscale nel Regno Unito in tutti e 20 degli anni fiscali precedenti la sua partenza. Se una persona è stata residente nel Regno Unito per un periodo compreso tra dieci e tredici anni, rimarrà nella rete dell’IHT britannica per tre anni fiscali (una sorta di exit tax). Chi è stato residente nel Regno Unito per vent’anni sarà soggetto all’IHT per dieci anni dopo l’uscita.

Lo scudo legale rossocrociato

A tali condizioni, diventa particolarmente importante che il trasferimento di residenza dei non-dom (nel 2024 sono andati via già circa 10.800 milionari, stando a quanto riportato dal Times; +157% in un anno), avvenga verso Paesi che possano offrire protezione legale contro l’aggressività del «sistema della coda» dell’IHT britannica, appena descritta. La Svizzera è uno di essi, tra i pochi Paesi (per l’appunto solo sei) che offrono piena copertura pattizia, essendo in vigore sin dal 6 marzo 1995 una Convenzione bilaterale con il Regno Unito per evitare le doppie imposizioni in materia d’imposta sulle successioni, utile, in particolare, a evitare o a ridurre il peso della coda fiscale UK. Offrendo, in definitiva, un argomento ulteriore, di natura prettamente tecnica (ma sostanziale, in termini di risparmio fiscale e certezza del diritto), per coloro che puntano alla Svizzera e al Ticino, e a vantaggio della piazza finanziaria ticinese.