Auto

Multa UE da 458 milioni a 15 case automobilistiche e Acea

Le case e l'Associazione dei produttori hanno partecipato a un cartello di lunga durata riguardante il riciclo dei veicoli a fine vita
©ALLISON DINNER
Ats
01.04.2025 17:41

La Commissione europea ha multato 15 case automobilistiche e l'Associazione europea dei produttori di automobili (Acea) per 458 milioni di euro in totale per aver partecipato a un cartello di lunga durata riguardante il riciclo dei veicoli a fine vita. Nessuna multa a Mercedes perché ha rivelato l'esistenza dell'accordo all'esecutivo comunitario.

Spiega la Commissione Ue in una nota che tutte le aziende coinvolte hanno ammesso la loro partecipazione e hanno accettato di chiudere il caso attraverso una procedura di transazione. Per oltre 15 anni, dal 29 maggio 2002 al 4 settembre 2017, secondo quanto ha rilevato l'esecutivo Ue, 16 case automobilistiche (inclusa Mercedes) si sono accordate. L'obiettivo era non pagare i demolitori di auto per la lavorazione dei veicoli a fine vita (Elv) sostenendo che il riciclo fosse comunque redditizio.

Le aziende hanno anche condiviso informazioni commercialmente sensibili sui loro accordi individuali con i demolitori e hanno coordinato il loro comportamento. Hanno poi concordato di non promuovere quanto di un veicolo a fine vita può essere riciclato, recuperato e riutilizzato e quanto materiale riciclato viene utilizzato nelle auto nuove. L'obiettivo era impedire ai consumatori di considerare le informazioni sul riciclo nella scelta di un'auto.

Oltre alla immunità concessa a Mercedes-Benz, che ha rivelato il cartello, sono state concesse riduzioni (del 50%) a Stellantis (nel gruppo anche Opel ha ricevuto uno sconto della sanzione del 50%), Mitsubishi (del 30%) e Ford (del 20%) per la cooperazione. L'importo finale applicato a tutti è comunque stato scontato del 10% per aver accettato la responsabilità. La multa più pesante va a Volkswagen (127,7 milioni), seguita da Renault/Nissan (81,5 milioni). La sanzione per Acea è di 500mila euro.