Previdenza, le polizze a premio unico combinano assicurazione e finanza

Il sistema previdenziale svizzero contempla una soluzione poco conosciuta e poco utilizzata: la cosiddetta previdenza libera (pilastro 3b). La scarsa diffusione di questa soluzione ha ragioni storiche, legate principalmente alla struttura stessa del sistema previdenziale nella Confederazione e alla tradizionale concezione «alternativa» del risparmio assicurativo rispetto a quello bancario.
Tuttavia, l’esperienza di altre economie mostra come invece un mix delle due soluzioni può intercettare le esigenze di una parte importante della clientela, con effetti positivi per tutti: per gli operatori bancari, per gli assicuratori e in ultimo per il sistema nel suo complesso che potrebbe disporre di importanti agevolazioni fiscali in caso si optasse per la previdenza 3b e rilanciare questa forma previdenziale. Delle potenzialità di questo particolare prodotto ne abbiamo parlato con Pierluigi Pasotti, direttore di Baloise Life (Liechtenstein) AG. «Da sei anni esiste un accordo contro la doppia imposizione fiscale tra Liechtenstein e Svizzera che di fatto rilancia questo tipo di risparmio previdenziale ancora poco conosciuto e che in realtà mantiene forti analogie con gli investimenti finanziari classici ma non entra in concorrenza con chi si occupa di gestione patrimoniale, siano esse banche o asset manager esterni», spiega Pasotti che continua: «la previdenza libera può essere uno strumento per combinare le finalità del sistema dei tre pilastri». «Se tradizionalmente - aggiunge Pasotti - i due mondi, finanziario e assicurativo, sono percepiti come scollegati, se non addirittura antagonisti, con la soluzione di previdenza libera (pilastro 3b) intendiamo proprio mettere le nostre competenze assicurative al servizio delle esigenze finanziarie e di previdenza della clientela, nel rispetto delle professionalità degli operatori della piazza finanziaria, come banche depositarie e asset manager».
Nello specifico si tratta di una polizza vita a premio unico e durata definita di tipo unit-linked di diritto del Liechtenstein. «Vale a dire il cui premio costituisce un fondo assicurativo dedicato, affidato in custodia a una banca depositaria e la cui gestione è demandata a un gestore patrimoniale abilitato (bancario o indipendente), entrambi scelti dal cliente, fra quelli convenzionati con la compagnia».
I vantaggi per chi sottoscrive questo prodotto sono quelli tipici previdenziali, ma non solo. «L’ordinamento svizzero riconosce al sottoscrittore le peculiarità previdenziali dello strumento», spiega Pasotti. «Fra questi la protezione patrimoniale propria delle polizze vita, la garanzia in termini di capitale in caso di morte per gli eredi, la semplificazione sul piano della dichiarazione d’imposta nonché dei passaggi amministrativi/burocratici legati alla successione, per non parlare dei benefici di natura fiscale».
Le caratteristiche, flessibilità e agilità a fini previdenziali
Le polizze vita a premio unico, rispetto alla previdenza 3a non hanno un limite massimo di versamento. Non sono deducibili fiscalmente, ma durante il periodo di attività della polizza c’è l’esenzione dalle imposte sui redditi dei rendimenti generati dalla gestione del fondo proprio in virtù delle finalità previdenziali. Inoltre è possibile sottoscriverle in qualunque momento della vita e anche il capitale può essere prelevato in qualsiasi momento. Il risparmio fiscale aumenta all’aumentare del capitale versato.