Economia

Salario minimo in Europa, per 10 Paesi è ancora sotto i 1.000 euro

Fanalino di coda è la Bulgaria con 551 euro, preceduta da gran parte dell'est Europa e dalla Grecia (che si ferma a 968 euro)
© KEYSTONE (EPA/CHRISTOPHER NEUNDORF)
Ats
10.04.2025 19:59

L'introduzione del salario minimo in gran parte dell'Ue - entrato in vigore il primo gennaio 2025 - non ha cancellato le forti differenze tra Paesi. È quanto emerge dai dati Eurostat, che escludono Italia, Danimarca, Austria, Finlandia e Svezia, dove i minimi salariali sono ancora definiti dalla contrattazione collettiva.

In dieci Paesi membri, il salario minimo resta ancora sotto i 1'000 euro mensili (circa 930 franchi al cambio attuale): fanalino di coda è la Bulgaria con 551 euro, preceduta da gran parte dell'est Europa e dalla Grecia (che si ferma a 968 euro). Nella fascia intermedia - tra i 1'000 e i 1'500 euro - si trovano sei Paesi tra cui anche Polonia (1'091), Slovenia (1'278) e Spagna (1'381). Ai vertici invece sei economie dell'Europa occidentale, guidate dal Lussemburgo con 2'638 euro, seguito da Germania (2'161) e Francia (1'802).

Considerando soltanto i valori nominali, il gap è marcato: il salario minimo più alto risulta 4,8 volte quello più basso. Ma il quadro cambia se si considera il potere d'acquisto: una volta corrette le cifre in base al costo della vita nei singoli Paesi, la forbice si riduce sensibilmente, scendendo a 2,3 volte.