L'intervista

«Siamo vicini al territorio e sosteniamo la cultura»

BG Suisse Private Bank è diventata sponsor del LAC per quanto riguarda la stagione 2024/25 di danza - Il presidente Veit de Maddalena: «Il Ticino è la cerniera tra l’area di Zurigo e quella di Milano da cui si possono cogliere le opportunità di entrambi i mondi»
©Gabriele Putzu
Generoso Chiaradonna
06.09.2024 22:15

BG Suisse Privat Bank ha inaugurato la sua sede luganese in Piazza Riforma lo scorso inizio di maggio. A distanza di quattro mesi, BG Suisse si appresta a inaugurare, presso il Lac di Lugano, un ciclo di incontri per approfondire tematiche di geopolitica e di mercato. Il primo ospite sarà Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera, che parlerà di ‘Mercati e geopolitica, il bivio delle elezioni americane’. Delle attività di BG Suisse, non solo culturali, abbiamo parlato con il presidente del CdA Veit de Maddalena.

Presidente Veit de Maddalena, lo scorso 6 maggio all’inaugurazione della sede di BG Suisse Privat Bank aveva detto che eravate arrivati in Svizzera per rimanerci e soprattutto crescere. Le iniziative culturali e di sponsor aiutano a radicarvi sul territorio?
«In Svizzera abbiamo importato un modello innovativo per quanto riguarda la gestione patrimoniale. La figura del banker di fiducia secondo noi risponde ai bisogni delle famiglie di pianificazione e valorizzazione del risparmio in Ticino e anche in tutta la Svizzera. Ricordo che quella per BG Suisse è la prima licenza concessa a un banca italiana da 15 anni a questa parte. Facciamo parte di uno dei gruppi assicurativi più solidi a livello europeo. Sono indicazioni che siamo qui per consolidare il nostro modello e l’offerta di servizi che vanno dalle nuove gestioni patrimoniali, alla consulenza. Dal punto di vista delle attività, il flusso di clientela è in crescita e nei prossimi mesi contiamo di ingrandire la squadra dei nostri banker. Un impegno che passa anche attraverso le iniziative culturali. La mostra Time To Change a firma del fotografo Stefano Guindani dedicata alla sostenibilità ne è un esempio. BG Suisse è poi diventato sponsor della stagione di danza del Lac, con esclusiva di settore, degli spettacoli di danza per la stagione 2024/25. Un segno di vicinanza al territorio».

Il presidente del CdA Veit de Maddalena
Il presidente del CdA Veit de Maddalena

Il tema della serata con Federico Rampini ha una valenza molto internazionale. La geopolitica impatta sulle scelte di investimento di famiglie e imprese. È difficile orientarsi in questo ambito.
«Tra due mesi ci saranno le elezioni presidenziali statunitensi. L’incontro con Rampini su ‘Mercati e geopolitica: il bivio delle elezioni americane’ offrirà una chiave di lettura su questi temi che sempre più hanno ricadute sui mercati e di conseguenza sui portafogli dei clienti generando volatilità. Ciò accade perché influenzano le prospettive economiche globali, ma anche i flussi commerciali. Faccio un esempio: le tensioni tra USA e Cina possono avere impatti sui prezzi dei materiali e delle valute. Le guerre in Ucraina e Medio Oriente impattano su prezzi delle materie prime e dell’energia. Questo per dire che ci vuole maggiore consapevolezza di quanto avviene a livello globale per fare scelte le più possibili corrette. Il nostro compito di gestori del risparmio e di patrimoni è anche questo».

E quali saranno le prossime iniziative culturali, se è possibile anticiparle?
«Il ciclo d’incontri aperti al pubblico continuerà anche nel 2025. Inviteremo esperti di settore, economisti, grandi editorialisti che tratteranno in modo divulgativo ma rigoroso tematiche complesse legate ai mercati finanziari e alle dinamiche macroeconomiche e geopolitiche che li influenzano.

Tornando invece alla domanda iniziale, quali saranno i prossimi passi per sviluppare le attività nel resto della Svizzera?
«Il nostro primo obiettivo è la crescita organica. Dobbiamo consolidare le attività avviate e crescere ulteriormente a Lugano anche con l’ingresso di nuovi banker. Per Banca Generali il Ticino è la piattaforma da cui partire per espandersi sul territorio e guardare alle piazze di Ginevra e Zurigo. Il Ticino è la cerniera tra l’area di Zurigo e quella di Milano da cui si possono cogliere le opportunità di entrambi i mondi. La piazza ticinese ha un’importante mercato locale su cui si affaccia il vicino mercato italiano. Entrambi hanno una grande rilevanza visti i patrimoni che vi gravitano e che chiedono assistenza».