Banche

UBS potrebbe ancora dover affrontare l'ostacolo della COMCO

Stando a finews.com, la FINMA dovrebbe finalmente esprimersi sulla posizione della Commissione svizzera per la concorrenza in merito alla megafusione tra UBS e Credit Suisse
© KEYSTONE / ENNIO LEANZA
Red. Economia
13.02.2024 12:25

(Aggiornato e aggiunto penultimo paragrafo) L’operazione di acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS voluta dal Governo federale e dalla Finma e finalizzata l’anno scorso sembra essere stata orchestrata con largo anticipo, anche dal punto di vista della legge sui cartelli. E sebbene la Commissione svizzera per la concorrenza (Comco) sia rimasta in disparte durante il salvataggio e la sua posizione sulla questione sia ancora segreta, non è ancora fuori dai giochi, come riferisce il portale finanziario finews.com.

I creditori vengono prima

L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) ha favorito il salvataggio di CS sostenendo di avere le competenze necessarie per farlo, anteponendosi di fatto alla Comco. La Finma ha ritenuto infatti che gli interessi dei creditori (e azionisti) di CS fossero più importanti delle considerazioni relative alla (futura) posizione di UBS sul mercato nazionale. La Comco, tuttavia, ha presentato la sua posizione alla Finma in autunno, cosa che la Finma sta esaminando da allora. La pubblicazione di una risposta in merito è stata ritardata più volte, secondo quanto scrive il domenicale «Sonntags-Zeitung». Il motivo? UBS vorrebbe evitare di divulgare alcuni segreti aziendali.

Improbabile un ribaltamento

Secondo le informazioni raccolte da finews.com, la Finma potrebbe approvare a breve la pubblicazione di una dichiarazione, anche se la sua posizione non sarà più in grado di cambiare le cose. Un portavoce dell’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari ha affermato che è ancora possibile che gli effetti della megafusione sulla concorrenza nel mercato nazionale vengano esaminati successivamente. Tuttavia, è improbabile che la Finma consideri gli aspetti concorrenziali così importanti da annullare gli aspetti chiave del processo di integrazione di Credit Suisse. Ciò costituirebbe inoltre una significativa violazione dell’accordo stipulato con UBS.

Comco è ancora della partita

Questo non significa che la Comco non possa intervenire nei confronti di UBS, anche se la Finma continua a consentirle di detenere posizioni dominanti sul mercato. Secondo il vicedirettore della Comco, Frank Stuessi, come riferisce finews.ch: «La legge sui cartelli consente alle imprese di mantenere posizioni dominanti sul mercato, tranne quando la concorrenza è influenzata da situazioni oligopolistiche». La Comco – ha aggiunto – può avviare un procedimento in caso di sospetto che un’azienda stia abusando della sua posizione». Questo vale anche per le future attività di UBS in Svizzera, ha affermato Stuessi. In altre parole, se la Comco ritiene necessario tenere sotto controllo UBS, lo farà e interverrà anche quando vedrà violazioni della legge sui cartelli. A quel punto, dato che le considerazioni sui creditori e azionisti non avranno un ruolo importante nelle questioni di mercato, la Finma dovrà invece assistere quale «spettatore». La Comco, comunque, sa esattamente dove guardare. Secondo le fonti di finews.ch, la posizione della Commissione ha dettagliato minuziosamente le diverse aree di business di UBS e il suo relativo potere di mercato in oltre cento pagine. E nessuno fa questo tipo di lavoro per finire nascosto in un archivio.

Le revisioni sono una procedura normale

Le presunte «revisioni» che UBS avrebbe richiesto nella dichiarazione della Comco difficilmente influiranno sull’esito dell'analisi. Il vicedirettore della Comco Stüssi ha affermato che la revisione o lo stralcio dei segreti aziendali nelle dichiarazioni è una procedura normale e viene effettuata in collaborazione con le aziende interessate. In altre parole, non c'è nulla che possa portare la Comco fuori strada nel loro lavoro.

Valutazione ancora in corso

Il portavoce della Finma non ha detto nulla in merito a eventuali interventi futuri della Comco. Per quanto riguarda la dichiarazione della Commissione, che è ancora presso la Finma, il portavoce ha sostenuto che «la valutazione della fusione è ancora in corso. Non diremo nulla nemmeno quando la Finma avrà preso una decisione».