Svizzera

Un terzo delle aziende MEM ricorre all'orario ridotto

La maggior parte della aziende (circa il 70%) non è direttamente confrontata con la disoccupazione parziale, precisa Swissmechanic
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Ats
17.03.2025 11:31

Un terzo delle aziende dell'industria metalmeccanica ed elettrica svizzera (industria MEM) ricorre all'orario di lavoro ridotto. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'organizzazione di categoria Swissmechanic - che raggruppa le piccole e medie imprese - tra i suoi circa 1300 membri.

La maggior parte della aziende (circa il 70%) non è direttamente confrontata con la disoccupazione parziale, precisa Swissmechanic in una nota odierna, aggiungendo però che le PMI sono particolarmente colpite dal fenomeno.

La quota raggiunge infatti il 45% fra le imprese con un numero di dipendenti tra 10 e 49 e il 29% fra quelle con un numero di collaboratori tra 50 e 249.

La durata dell'orario ridotto varia da una PMI all'altra. Circa il 36% di quelle che hanno introdotto questa misura lo fa da più di sei mesi, circa il 26% da un periodo compreso tra i tre e i sei mesi, mentre il 30% sfrutta l'orario ridotto da uno a tre mesi. Solo il 6% ha applicato la misura per meno di un mese.

Anche l'impatto sulla forza lavoro varia: nel 41% delle aziende interessate, l'orario ridotto colpisce tra il 26% e il 50% dei dipendenti, mentre nel 28% delle aziende tra il 76% e il 100% della forza lavoro.

Il sondaggio mostra che il lavoro ridotto rimane un mezzo importante per attutire gli effetti dell'incertezza economica per molte aziende. Le prospettive future rimangono comunque difficili. La stragrande maggioranza delle aziende (75%) prevede infatti che continuerà a far capo alla disoccupazione parziale per un periodo più lungo. Solo il 24% ritiene di poter abbandonare presto la misura.