Una pioggia di milioni per una startup insediata in Ticino

Non le conferirà ancora lo status di «unicorno», ma per il Ticino dell’innovazione un’azienda - nata come startup - che nel giro di soli sei anni riesce a raccogliere oltre cinquanta milioni di franchi in capitali di rischio (venture capital, VC) rappresenta, per ora almeno, un unicum. Parliamo di xFarm Techologies, la tech company fondata in Ticino nel 2018 dedita alla digitalizzazione del settore agroalimentare che ha appena annunciato l’ottenimento di un ulteriore finanziamento di 36 milioni di euro (circa 34 milioni di franchi). Il nuovo funding round (ciclo di finanziamento), che segue quello da 17 milioni del 2022 e all’iniziale da tre milioni del 2019, è opera di Partech Partners, società d’investimento francese (fondata 40 anni fa nella Silicon Valley quale spin-off della divisione VC di Banque Paribas) che per la prima volta investe in una startup svizzera. Al cosiddetto Series C round funding hanno partecipato anche Mouro Capital, società di VC portoghese con sede a Londra, Swisscom Ventures (già capofila del precedente ciclo di finanziamento) e l’italiana United Ventures.
Strumenti per il futuro
«Questo è un periodo di profondi cambiamenti e di grandi sfide per l’industria agroalimentare globale. Noi di xFarm Technologies forniamo gli strumenti più avanzati ed efficaci per navigare in questo panorama, con investimenti in ricerca, sviluppo e in tecnologie all’avanguardia nell'intelligenza climatica e nell’IA per il supporto agronomico». Il tutto con un’attenzione particolare «alla sostenibilità e all’agricoltura rigenerativa», afferma in una nota il CEO di xFarm Technologies Matteo Vanotti.
Con questa ulteriore iniezione di capitale, infatti, l’azienda basata al Tecnopolo di Manno consoliderà la sua fase di «scale up» per accelerare l’espansione in Europa, Turchia, America Latina, Asia e Stati Uniti. I sistemi «intelligenti» sviluppati per l’agricoltura rigenerativa da xFarm usano modelli basati su tecnologie IA per l’analisi dei dati. Al giorno d’oggi le aziende agricole moderne sono capaci, grazie alle nuove tecnologie, di raccogliere un’infinità di dati, ma non di integrarli in modo tale da migliorare la produttività e al contempo ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali e chimiche.
«Le prospettive per xFarm sono piuttosto promettenti: se grazie a questa nuova “accelerata” riuscisse a condurre a buon fine la negoziazione con alcuni dei principali attori dell’industria alimentare, non escluderei che questa azienda possa diventare nei prossimi anni un leader globale nel settore dell’agricoltura digitale», afferma al CdT Lorenzo Leoni, Managing Partner di TiVentures, il fondo VC ticinese che ha partecipato al primo ciclo di finanziamenti in xFarm nel 2019.
Potenzialità globali
Quello di xFarm è un esempio di crescita di un’azienda a livello globale ed è il secondo di questa portata in Ticino promosso dal fondo TiVentures, dopo Gain Therapeutics (settore biomedicale) che nel marzo 2021 ha percorso la via dell’IPO (offerta pubblica di vendita) per la quotazione al Nasdaq di New York, raccogliendo sul mercato capitali ben 46 milioni di dollari. In entrambi i casi, tuttavia, si tratta di finanziamenti perlopiù esteri. «Alle startup e aziende innovative in Ticino non mancano certo le ambizioni e le prospettive internazionali sono sempre più interessanti, ma i capitali di rischio “indigeni” necessari per consentire gli scale up sono insufficienti», osserva Leoni. Eppure, come abbiamo già riferito su queste pagine, i capitali ci sono - si pensi solo agli oltre mille miliardi di franchi nei fondi pensione - ma vengono investiti prevalentemente in Borsa o in altri prodotti finanziari non direttamente nell’economia produttiva. Il motivo è legato a un approccio tradizionalmente conservativo che non conosce e non considera i cosiddetti «investimenti alternativi», che includono anche i fondi VC.
Ma qualcosa in Svizzera si sta muovendo, ci rivela Lorenzo Leoni: «Grazie a Deeptech Nation Switzerland (fondazione creata quest’anno da Swisscom e UBS, ndr) e in particolare alla sua iniziativa “Venture Hub”, l’anno venturo dovrebbe vedere la luce in Svizzera un primo super-fondo VC strutturato, autonomo e di interesse nazionale. È un passo importante per consentire al nostro Paese di restare competitivo lungo tutta la filiera dell’innovazione, cioè dalla creazione di tecnologie, dove la Svizzera è particolarmente forte, fino alla loro monetizzazione, dove siamo ancora oggettivamente deboli», conclude.
Dalla gestione agricola a quella di processo
Tutto quanto serve a una buona gestione di un’azienda agricola. È quanto fa xFarm che ha sviluppato una piattaforma SaaS (Software as a Service) mobile per digitalizzare le aziende agricole, sfruttando l’IA e aiutando gli agricoltori in varie attività, come la visualizzazione delle parcelle di terreno e l’analisi della catena di approvvigionamento oltre alla gestione, sia contabile, sia pratica. Basata su un modello di business freemium, la piattaforma integra software di gestione cloud, sensori IoT (Internet of Things) e un catalogo di servizi ad alto valore aggiunto come l’ottimizzazione dell’irrigazione e previsioni meteo.