Elicotteri militari russi sorvolano ripetutamente i cieli del nord della Siria

Elicotteri militari russi sorvolano ripetutamente i cieli del nord della Siria a ridosso della frontiera con la Turchia, e questo nell'ambito dell'innalzamento dell'allerta in vista delle ripetute minacce turche di avviare una operazione militare in territorio siriano alla luce dei riflessi mediorientali della guerra in Ucraina.
Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i velivoli russi si sono alzati in volo dalle basi nel nord-est e nel nord della Siria e sorvolano quasi tutta la linea di confine, dalla città di Qamishli nell'est alla zona a nord di Aleppo nel nord-ovest.
Russia, Turchia e Stati Uniti, coinvolti in prima persona nella guerra in Ucraina, sono presenti militarmente nel nord della Siria e si sono in questi anni di fatto spartite le aree di influenza nell'area.
Nel nord-est della Siria, le forze curdo-siriane appoggiate dagli Stati Uniti controllano il territorio, interrotto però da zone sotto controllo governativo siriano e russo e da sacche in mano a forze arabo-siriane anti-curde cooptate dalla Turchia.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, forte della sua posizione di interlocutore sia di Washington che di Mosca nella questione ucraina, aveva annunciato a maggio l'intenzione di condurre un'operazione «anti-terrorismo» contro le postazioni curdo-siriane nel nord della Siria per creare una «fascia di sicurezza» profonda circa 30 km all'interno del territorio siriano.
Già nel 2019 le forze armate turche si erano avvalse di miliziani siriani anti-curdi per prendere il controllo di un rettangolo di territorio a est dell'Eufrate tra Tall Abyad e Ras al Ayn.