Enrico Campari, l'artigiano del calcio

LUGANO - Questione di stinchi. Enrico Campari ha a cuore la salute dei calciatori. E con la sua azienda – la Campari compositi per campioni – anni fa ha messo sul mercato un prodotto tanto semplice quanto rivoluzionario: il parastinco su misura, leggero eppure ultraresistente grazie ai materiali usati, dalla fibra di carbonio a quella di vetro passando per il kevlar. Campari è di Casale di Felino, nel parmense. Una terra apprezzata per i salami, come ama ripetere ogniqualvolta la discussione si sposta sulle sue origini. La sua azienda serve in blocco la nazionale italiana protagonista ad Euro 2012 e tanti altri fenomeni del pallone: da Ibrahimovic a Leo Messi, passando per gli spagnoli. Anche la Svizzera, grazie ai buoni uffici del ticinese Valon Behrami, è ben rappresentata in scuderia. «Il paradosso è che io non sono nemmeno un grande appassionato di calcio», spiega. «Le mie fortune sono state due: l?introduzione obbligatoria dei parastinchi da una parte e la vicinanza geografica con Parma dall?altra. Diciotto anni fa, quando cominciai, al Tardini giravano grandi campioni. Gente che mi permise di sviluppare lentamente un certo tipo di prodotto».Tra i giocatori che ad Euro 2012 hanno indossato i parastinchi di Enrico Campari vi sono Franck Ribéry (Francia), Lukas Podolski (Germania), Steven Gerrard (Inghilterra), Robbie Keane (Irlanda), Gigi Buffon, Daniele De Rossi, Alessandro Diamanti, Claudio Marchisio, Andrea Pirlo (Italia), Xabi Alonso (Spagna) e Zlatan Ibrahimovic (Svezia).