Entro il 2030, metà America obesa

La tendenza - confermata da una ricerca - sarà catastrofica per le casse statali
Red. Online
18.09.2012 21:39

WASHINGTON - Entro il 2030, a meno di vent'anni da oggi, più della metà degli americani appare destinata all'obesità. Fenomeno che si trascinerà dietro un'impennata in una serie di patologie, nei costi della bolletta sanitaria e una decisa perdita di produttività economica.

A dipingere uno scenario da catastrofe se la tendenza all'ingrassamento continuo della popolazione Usa non cambierà è un nuovo rapporto dell'organizzazione "Trust for America's Health": intitolato "F as in Fat" (l'equivalente di "G' come Grasso").

Lo studio di 124 pagine dettaglia la costellazione di nuove malattie legate all'obesità che nell'anno 2030 rischiano di costare alle casse degli Stati Uniti sino a 66 miliardi di dollari in trattamenti vari, e più di 500 miliardi di dollari in perdita secca di produttività.

"Con 6 milioni di nuovi casi di diabete 5 milioni di nuovi casi di cardiopatie e almeno 400.000 casi di tumori previsti nei prossimi 20 anni e legati all'obesità, siamo su di un sentiero nefasto che avrà un impatto sulla vita di milioni di americani e rischia di travolgere un sistema sanitario già sotto pressione" ha osservato l'autore dello studio Jeffery Levy.

Usando un modello matematico, i ricercatori hanno concluso che fermo restando l'attuale trend all'ingrassamento, per il 2030 tutti i 50 Stati Usa avranno un tasso di obesità nella popolazione pari al 44%. Per 39 Stati, l'obesità raggiungerà il 50% dei cittadini e in 13 Stati gli obesi saranno più del 60% dei residenti.

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