Erdogan promette «nuove operazioni anti terrorismo»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso «nuove operazioni» contro i «terroristi» ringraziando il parlamento per avere esteso, la scorsa settimana, di altri due anni l'autorizzazione per inviare truppe oltre confine nel nord della Siria e dell'Iraq.
«Continueremo a distruggere il corridoio del terrore che hanno tentato di costruire ai nostri confini con nuove operazioni», ha scritto Erdogan su X, con un implicito riferimento alle forze curde nel nord dell'Iraq e della Siria, queste ultime sostenute dagli Stati Uniti in funzione anti Isis.
«L'organizzazione terrorista separatista non si salverà dall'estinzione nemmeno con la protezione delle forze imperialiste su cui si appoggia», ha scritto Erdogan in riferimento al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ritenuto terrorista da Ankara, e legato alle forze curde di Siria. Ankara continuerà «a prendere una posizione contro le campagne che infangano il nostro Paese e la nostra fede», ha aggiunto Erdogan, parlando implicitamente dei roghi del Corano in Europa e in Svezia, dopo avere nei giorni scorsi inviato al parlamento i protocolli da ratificare per l'adesione di Stoccolma alla Nato.
«Ci auguriamo che coloro che proteggono i membri e i sostenitori delle organizzazioni terroristiche nel loro stesso territorio semplicemente perché creano problemi alla Turchia e ostilità nei confronti della nostra fede un giorno vedano la verità», ha scritto Erdogan, che nei mesi scorsi aveva criticato Stoccolma a causa di manifestazioni a favore del Pkk nella capitale svedese e aveva chiesto l'estradizione di cittadini turchi sospettati da Ankara di terrorismo.