Svizzera

Errori di calcolo alle elezioni federali 2023: «L'UST ha sottostimato i rischi»

È la conclusione a cui è giunta la Commissione della gestione del Consiglio nazionale
Ats
11.10.2024 15:55

In occasione delle elezioni federali del 2023, l'Ufficio federale di statistica (UST) ha sottovalutato i rischi legati alla pubblicazione in tempo reale dei risultati elettorali.

È la conclusione a cui è giunta la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N), si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari, che accoglie in ogni caso con favore le misure di miglioramento annunciate e invita il Consiglio federale ad assicurarsi che saranno implementate al più tardi per le prossime elezioni federali (24 ottobre 2027) .

Il 22 ottobre 2023, dopo che tutti i Cantoni erano stati scrutinati, l'UST aveva pubblicato i risultati cantonali aggregati e i dati sulle forze partitiche nazionali sotto forma di statistiche. È in questo contesto che erano stati divulgati dati errati. I risultati erano poi stati corretti tre giorni dopo.

Con i valori rettificati, il PLR è risultato essere al terzo posto (14,3% dei suffragi), prima dell'Alleanza del Centro (14,1%), contrariamente a quanto era stato reso noto la domenica delle elezioni: Centro al 14,6% e PLR al 14,4%. Al primo posto con il 27,9% dei voti è rimasto l'UDC (dato del 22 ottobre: 28,6%) e secondo il PS con il 18,3% delle preferenze (dato del 22 ottobre: 18,0%). Tali inesattezze erano state riscontrate anche nella forza attribuita agli altri partiti: così con i dati corretti i Verdi hanno ottenuto il 9,8% dei voti (9,4% il 22 ottobre) e i Verdi liberali (PVL) il 7,6% (7,2% 22 ottobre).

Dai risultati di un'indagine amministrativa, commissionata dall'allora capo del Dipartimento dell'interno (DFI), Alain Berset, era emerso che l'UST non aveva violato l'obbligo di diligenza. Stando al rapporto, inoltre, l'errore di calcolo era imputabile a un errore di programmazione in uno script d'importazione, a seguito del quale in tre Cantoni (AI, AR e GL) i voti erano stati conteggiati più di una volta. Durante le scorse elezioni federali, i Cantoni hanno applicato tredici diversi standard di dati.

Pur rammaricandosi dell'errore, la CdG-N non ha individuato lacune di carattere generale all’interno dell'UST e ha apprezzato il fatto che, una volta rilevato l'errore, il caso sia stato trattato in modo adeguato dal DFI e dall'UST. Oltre a ciò, l'inchiesta amministrativa ha confermato che l'UST disponeva, in generale, di un sistema appropriato di gestione della qualità e che non ha commesso alcuna violazione manifesta dell'obbligo di diligenza né violazioni dei doveri di servizio.

Tuttavia, la commissione rileva che la pubblicazione «in tempo reale» dei risultati elettorali pone l'UST di fronte a nuove sfide. Questo servizio deve in particolare raccogliere e pubblicare dati in tempi molto brevi, assicurando nel contempo elevati standard di qualità.

A posteriori, precisa il comunicato, «non si può fare a meno di constatare che i rischi legati a questa procedura sono stati evidentemente sottovalutati dall'UST». Secondo la CdG-N, l'UST avrebbe dovuto prendere misure supplementari per garantire che qualunque errore di calcolo fosse individuato prima del giorno delle elezioni.

Per questo le misure di miglioramento devono essere implementate prima delle prossime elezioni federali, sottolinea la commissione, dicendosi soddisfatta dei provvedimenti già annunciati dall'UST che prevedono, da un lato, la modernizzazione delle statistiche elettorali in seno allo stesso ufficio e, dall'altro, l'ottimizzazione della trasmissione dei dati elettorali dei Cantoni.

A tale scopo, è prioritario che gli standard trasmissione dei dati siano il più possibile armonizzati, come sta già facendo l'UST. La commissione esorta anche il Consiglio federale a sensibilizzare i governi cantonali su questa problematica.