News
La diretta
Gli allarmi antiaerei sono scattati nelle prime ore di oggi anche negli oblast di Odessa, Vinnytsia e Kharkiv — Kuleba: «La Russia va fermata, dateci più armi e gli F-16» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

19:49
19:49
Vendetta russa per gli attacchi alle navi, pioggia di raid sull'Ucraina
La risposta della Russia agli attacchi ucraini alle navi sul Mar Nero non si è fatta attendere: una pioggia di missili, una settantina, che nella notte ha investito diverse regioni del Paese invaso. Secondo Mosca, indirizzati sulle basi aeree del nemico. La risposta di Kiev è arrivata con raid su due ponti che collegano la Crimea all'oblast occupato di Kherson. E con droni lanciati ancora una volta oltreconfine, fino a Mosca.
Le ostilità in Ucraina, come spesso è accaduto in questo anno e mezzo di guerra, sono iniziate in piena notte. L'aeronautica militare di Kiev - celebrata oggi dal presidente Volodymyr Zelensky - ha segnalato raid russi massicci a diverse ondate con missili lanciati dall'aria e dal mare, e droni iraniani. La versione delle due parti sugli esiti dei raid è contrapposta.
Il ministero della Difesa di Mosca ha comunicato di aver puntato «basi aeree delle forze armate ucraine a ovest, vicino alle località di Starokostiantyniv, nella regione di Khmelnytsky, e Dubno, nella regione di Rivne», e che «tutti gli obiettivi sono stati raggiunti». Per Kiev invece «gli attacchi russi sugli aeroporti ucraini sono stati inefficaci, perché tutti i velivoli erano già decollati», anche se il raid ha colpito un deposito di cereali. La contraerea avrebbe abbattuto la maggior parte dei missili da crociera - 30 su 40 - e tutti i velivoli senza pilota Shahed. Alcuni razzi, tuttavia, sono sfuggiti. Nella regione di Kharkiv, si contano tre morti, a Zaporizhzhia danni e incendi.
Nel bilancio complessivo dei raid, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha parlato di «quasi 70 missili di vario tipo e droni lanciati in una notte in tutto il territorio dell'Ucraina». E ha accusato Mosca di rispondere così agli sforzi della diplomazia per «tornare al diritto internazionale»: un preciso riferimento alla vertice di Gedda, in cui l'Arabia Saudita è riuscita a mettere intorno a un tavolo occidentali e ucraini con Cina, Brasile e altri Paesi del sud del mondo non ostili al Cremlino, per studiare un percorso verso la pace.
Più che a Gedda, l'attacco russo su larga scala sembra invece una risposta ai recenti blitz ucraini nel Mar Nero, che hanno coinvolto una nave militare in un porto russo e una grossa petroliera. Mosca inoltre deve allentare la pressione sul suo territorio. La capitale ancora una volta è stata minacciata dai droni, un Uav ucraino è stato abbattuto prima di raggiungere la capitale, ha reso noto il sindaco, anche se lo scalo internazionale di Vnukoso ha subito delle restrizioni alle partenze e agli arrivi, per motivi ufficialmente imprecisati. Droni sono stati intercettati anche nella regione di Bryansk.
Sono andati invece a segno i raid ucraini condotti nella zona della Crimea. Almeno 12 missili, secondo le autorità filorusse, sono stati lanciati contro due ponti che collegano la penisola e Kherson, Chongar e Genichesk. Nelle intenzioni dei difensori per ostacolare i movimenti delle truppe nemiche, come dimostrano anche i più significativi attacchi condotti di recente al ponte di Kerch. A Kherson i razzi non intercettati dall'antiaerea hanno ferito un civile, a bordo di un'auto, e danneggiato un gasdotto, tagliando le forniture a circa 20.000 residenti. I russi hanno segnalato anche raid nell'oblast di Donetsk, in cui è rimasta uccisa una donna di 80 anni. Mentre nel capoluogo è stata danneggiata l'università di economia.
Gli ucraini intanto sono al lavoro per ripristinare le infrastrutture portuali dopo i ripetuti attacchi che hanno messo in ginocchio l'export di grano. «Il nostro export riprenderà, che a Mosca piaccia o no», ha assicurato il capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov, che ha anche fatto il punto sulla controffensiva. «Stiamo andando un po' più velocemente a Bakhmut che nel sud», ma la situazione si conferma complicata perché l'Armata di Putin «è riuscita a rafforzare la sua posizione con sistemi di difesa», ha ammesso il capo degli 007. Non a caso, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha chiesto un altro aiuto agli alleati Nato: «Più armi, inclusi gli F-16».
16:33
16:33
«A Gedda passi avanti sulla proposta di pace di Zelensky»
«L'incontro a Gedda è stato un passo verso l'attuazione pratica delle iniziative di pace proposte dall'Ucraina». A dirlo, secondo quanto riporta Rbc-Ukraine, è il capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, inviato di Kiev al summit sulla pace che in Arabia Saudita ha riunito i consiglieri politici e diplomatici di circa 40 Paesi.
«Abbiamo avuto consultazioni molto produttive sui principi chiave su cui dovrebbe essere costruita una pace giusta e duratura. Abbiamo avuto una conversazione estremamente onesta e aperta, durante la quale i rappresentanti di ogni Paese hanno potuto esprimere la loro posizione e visione», ha spiegato Yermak ammettendo che, nel corso della riunione, sono «emerse opinioni diverse» tra i partecipanti.
Ma, ha puntualizzato, tutti hanno «mostrato il loro impegno nei confronti dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del rispetto per la sovranità e l'inviolabilità dell'integrità territoriale degli Stati».
Dal canto suo, Mosca ha invece ribadito che «in questo momento non ci sono i presupposti per un accordo di pace con Kiev». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha dichiarato inoltre che «l'operazione militare in Ucraina proseguirà nel prossimo futuro».
14:58
14:58
Mosca: «Colpite basi aeree ucraine nelle regioni occidentali»
Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver colpito nella notte con armi di alta precisione le basi aeree nelle regioni occidentali di Chmelnyckyj e Rivne.
«Le forze armate della Federazione Russa hanno lanciato un attacco multiplo con armi di precisione a lungo raggio, aeree e marittime, sulle basi aeree delle forze armate dell'Ucraina nelle aree degli insediamenti di Starokostiantynivska e Dubno», ha detto il ministero, citato dalle agenzie di stampa russe.
In precedenza fonti ucraine avevano riferito di bombardamenti russi della notte nell'Ucraina occidentale: un gigantesco incendio è scoppiato in un magazzino di mais a Starokostiantynivska e un uomo è rimasto ferito.
11:21
11:21
Mosca: «Abbattuto un drone in avvicinamento sulla capitale»
Le forze di difesa aerea russe hanno distrutto un drone in avvicinamento a Mosca. Lo afferma il sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, scrive l'agenzia Tass.
«Oggi, intorno alle 11, c'è stato un tentativo di un drone di sfondare a Mosca. È stato distrutto dalle forze di difesa aerea in avvicinamento», ha scritto Sobyanin.
09:23
09:23
«Due morti e quattro feriti nell'attacco al centro trasfusioni»
Due uomini sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti nell'attacco con bombe aeree guidate di ieri sera contro un centro trasfusionale nella regione di Kharkiv, in Ucraina orientale.
«I russi hanno colpito con una bomba aerea guidata un edificio non residenziale nel villaggio di Kruglyakivka, nel distretto di Kupyansk, e si è sviluppato un vasto incendio», ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Syniehubov, citato da Unian. Ieri sera a dare la notizia dell'attacco era stato lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nelle ultime 24 ore sono stati bombardati insediamenti nei distretti di Bohodukhiv, Kharkiv, Chuhuiv, Izyum e Kupyansk.
09:22
09:22
Svezia: «Mosca diffonde false notizie sui roghi del Corano»
Stoccolma ha accusato la Russia di diffondere false notizie per influenzare il percorso di adesione della Svezia alla NATO: il ministero della Difesa ha dichiarato che i media controllati dallo Stato russo Rt e Sputnik hanno pubblicato una serie di articoli in arabo, sostenendo falsamente che il governo svedese sostiene i roghi del Corano. Lo riporta il Guardian.
L'agenzia svedese per la difesa ha affermato che dalla fine di giugno, le autorità hanno registrato circa un milione di post simili in arabo e in altre lingue: «Mosca sta usando le proteste di Stoccolma per fomentare le tensioni tra i Paesi arabi e l'Occidente».
08:52
08:52
Berset: «La Russia deve ritirarsi immediatamente dall'Ucraina»
Via subito dall'Ucraina: è l'auspicio rivolto alla Russia dal presidente della Confederazione Alain Berset, che esorta peraltro anche a non dimenticare altri focolai di crisi.
«La mia posizione è sempre stata chiara: con questo attacco la Russia ha violato palesemente le fondamentali regole internazionali», afferma il 51.enne in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, che ha raggiunto il politico al Festival di Locarno. «Abbiamo bisogno di una soluzione per fermare gli atti di guerra. La Russia deve accettare il diritto internazionale e ritirarsi immediatamente dall'Ucraina. In quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Russia ha una responsabilità speciale».
Ma lo stesso Berset - chiede il giornalista - non può quale presidente fare qualcosa riguardo al tema, entro la fine dell'anno? «La Russia ha il diritto di veto, quindi non ci si può aspettare una soluzione in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU», risponde l'accademico con dottorato in scienze politiche all'Università di Neuchâtel. «Per questo è ancora più importante rimanere solidali con l'Ucraina. La Confederazione ha deciso di fornire un forte sostegno finanziario alla ricostruzione».
«Allo stesso tempo, non dobbiamo dimenticare gli altri punti critici del mondo», prosegue il capo del Dipartimento federale dell'interno, che ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio federale per fine anno. «In qualità di presidente della Confederazione, quest'anno sono stato in Mozambico, Botswana e Repubblica Democratica del Congo: la solidarietà non riguarda solo il continente europeo, dobbiamo guardare anche oltre».
07:50
07:50
Kiev: «Massiccio attacco russo tra la sera e la notte»
Tra la sera del 5 agosto a questa mattina l'esercito russo ha attaccato massicciamente a più ondate diverse regioni del territorio ucraino con missili lanciati dall'aria e dal mare e droni iraniani, ha dichiarato l'Aeronautica militare di Kiev su Telegram. La contraerea ha intercettato e distrutto 13 missili da crociera Kalibr, 17 missili da crociera Kh-101/X-555 e 27 droni Shahed. «Nelle due ondate i russi hanno usato 14 Kalibr lanciati dal mare e tre missili balistici Kh-47 Kinzhal lanciati dall'aria, successivamente droni, missili Kalibr dal Mar Nero e missili da crociera sparati dal Mar Caspio».
07:46
07:46
Kuleba: «La Russia va fermata, dateci più armi e gli F-16»
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto che vengano fornite più armi all'esercito ucraino, inclusi aerei da combattimento F-16.
«La Russia non si fermerà finché non sarà fermata. La comunità globale deve concentrarsi sull'imposizione di una pace giusta e duratura: armare l'Ucraina, anche con F-16 per chiudere il cielo, e implementare la Formula di pace ucraina», ha scritto Kuleba sul suo account X.
07:44
07:44
«Incendio nell'università dopo le bombe su Donetsk»
Le autorità filorusse affermano che un incendio è scoppiato nell'edificio dell'Università di Economia e commercio di Donetsk dopo un bombardamento delle forze ucraine sulla città.
«Le unità del ministero delle Emergenze hanno localizzato un grave incendio nel distretto di Voroshilovsky a Donetsk», si legge in un comunicato su Telegram citato dall'agenzia russa Tass.
Secondo le prime informazioni, avrebbero preso fuoco il tetto e il soffitto dell'edificio per un totale di circa 3.000 metri quadrati interessati dalle fiamme. Sono intervenuti 19 mezzi e 91 vigili del fuoco per spegnere l'incendio.
07:32
07:32
«Esplosioni nella regione di Kiev, allarme in altre cinque»
Esplosioni sono state segnalate nella notte nelle regioni ucraine di Kiev, Khmelnytskyi e Cherkasy. Lo riportano i media locali aggiungendo che gli allarmi antiaerei sono scattati nelle prime ore di oggi anche negli oblast di Odessa, Vinnytsia e Kharkiv.
07:24
07:24
Il punto alle 7.00
Oggi, domenica 6 agosto, è il 529.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.
Petroliera attaccata, l'ONU: «Evitare
escalation»
Le Nazioni Unite hanno invitato ieri
tutte le parti interessate ad astenersi da qualsiasi azione che possa
comportare un'ulteriore escalation del conflitto ucraino. Lo ha detto
all'agenzia russa Tass l'ufficio del segretario generale dell'ONU Antonio Guterres
dopo l'attacco ucraino a una petroliera russa nello stretto di Kerch. «Abbiamo visto le notizie
sull'accaduto. Le Nazioni Unite non sono in grado di confermare queste
informazioni. Ribadiamo con forza il nostro invito a tutte le parti interessate
ad astenersi da qualsiasi retorica o azione che possa intensificare
ulteriormente il conflitto», ha affermato l'ONU.
Intercettato e respinto un drone Usa sul Mar
Nero
La Russia ha affermato ieri in
serata di aver intercettato e respinto un drone statunitense sul Mar Nero. Lo
riferisce il ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia di stampa
russa Interfax. Dopo aver «rilevato
un bersaglio aereo che si avvicinava al confine di Stato russo» sul Mar Nero,
Mosca ha lanciato un caccia Su-30, ha detto il ministero della Difesa. «L'equipaggio del jet russo Sukhoi
Su-30 ha identificato il bersaglio aereo come un drone da ricognizione MQ-9A
'Reaper' dell'aeronautica americana», si legge nel comunicato del ministero. «Mentre il caccia russo si avvicinava,
il drone da ricognizione straniero ha eseguito un'inversione a U», ha detto il
ministero aggiungendo che «l'aereo russo è tornato sano e salvo alla sua base
aerea, non c'è stata violazione del confine».
Ankara continuerà gli sforzi per ripristinare
l’accordo sul grano
Il ministro degli Esteri ucraino,
Dmytro Kuleba, ha avuto un colloquio telefonico con il collega turco Hakan
Fidan per discutere del ritiro della Russia dall'accordo che consentiva
all'Ucraina di esportare grano dai porti del Mar Nero. Lo riferiscono i media
ucraini. «Ho sottolineato l'impatto dannoso del ritiro della Russia sui Paesi
africani e sulla sicurezza alimentare globale. La Turchia continuerà gli sforzi
per ripristinare l'accordo», ha scritto Kuleba su Twitter. Il colloquio giunge
mentre Kiev e i suoi alleati occidentali hanno sollecitato la Russia a
riprendere la sua partecipazione alla «Black Sea Grain Initiative», che ha
consentito all'Ucraina di esportare milioni di grano da quando è entrata in
vigore, nell'agosto 2022. Quasi un anno dopo la firma dell'accordo tra Kiev e
Mosca - una svolta mediata dall'ONU e dalla Turchia nel luglio 2022 - la Russia
ha deciso di ritirarsi dall'accordo, il 17 luglio scorso.