Fermato un uomo in Pennsylvania per il caso del CEO di UnitedHealthcare ucciso
Si chiama Luigi Mangione e ha 26 anni l'uomo arrestato oggi in un McDonald's di Altoona in Pennsylvania e sospettato dell'assassinio del Ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson di mercoledì. Lo riporta il New York Times.
Sono emersi nuovi elementi sul giovane arrestato. Nel 2016, Mangione si era diplomato da primo della classe alla Gilman School una scuola privata solo maschile di Baltimora. Nel discorso di fine anno ai compagni (l'onore riservato al primo del corso) aveva descritto la sua classe come di ragazzi «pieni di nuove idee e che sfidano il mondo attorno a loro».
Luigi aveva anche ringraziato i genitori per aver speso per mandarlo a scuola. La retta della Gilman è di 37mila dollari all'anno, «non un piccolo investimento», aveva detto il liceale.
Mangione, riporta il New York Post, è un ex studente di una prestigiosa università - parte della cosiddetta Ivy League - che online su Goodreads metteva «mi piace» alle parole di Ted Kaczynski, il famigerato Unabomber che negli anni Novanta aveva terrorizzato l'America con i pacchi bomba e autore di un celebre manifesto anti-capitalista. Primo della classe al liceo, era considerato un mago della tecnologia dai compagni.
L'uomo fermato è «una persona di forte interesse», ha detto dal canto suo il sindaco di New York Eric Adams. Mangione non è stato al momento incriminato.
Il fermo è avvenuto perché l'uomo è stato trovato in possesso di una pistola simile a quella usata nell'omicidio. È ancora presto per dire se il fermato ad Altoona sia il sospetto killer di Thompson i cui funerali sono in programma oggi in forma privata a Minneapolis.
L'uomo è stato arrestato per reati locali, probabilmente per via della carta di identità falsa mostrata alla polizia, scrive il New York Times citando fonti di polizia. Per essere incriminato a New York dovrà essere estradato.
Sabato le autorità di New York avevano diffuso altre due foto, una delle quali scattata in un taxi. In entrambi i casi il volto del ricercato era coperto da una mascherina chirurgica azzurra. La polizia aveva anche annunciato il contenuto dello zaino che il killer avrebbe abbandonato a Central Park prima di lasciare Manhattan: all'interno c'erano un giaccone Tommy Hilfiger e dollari falsi del Monopoli.
L'uomo avrebbe tentato di usare un documento falso in un McDonald's, hanno detto fonti della polizia citate dal New York Post, lì «un anziano cliente» del fast food lo aveva giudicato sospetto e aveva allertato la polizia locale. Con sé aveva anche «un manifesto», una pistola con silenziatore, quattro documenti di identità falsi e altri oggetti in linea con quel che le autorità sanno del presunto killer. Nel «manifesto» ci sono accuse ai colossi delle mutue private che antepongono i profitti al bene degli assicurati, hanno detto al New York Times fonti di polizia.
L'esistenza del «manifesto» è in linea con gli altri criptici messaggi lasciati dal killer: le parole «Deny, Depose, Defend» (negare, deporre, difendere) incise sui bossoli trovati sul luogo del delitto e i soldi finti del Monopoli nello zaino abbandonato a Central Park. Il sospetto era arrivato ad Altoona su un bus Greyhound, hanno indicato fonti di polizia.