Finito il letargo, si torna in campo

Si avvicina la primavera. Finalmente luce, finalmente il calcio. Il lungo letargo invernale, per certi versi necessario, è finito: si torna a fare sul serio. Marzo in Ticino significa ripartenza dei campionati regionali. Stop alle amichevoli e niente più corse a secco spacciate come «medicine» per mettere carburante e robustezza nelle gambe. Dal prossimo weekend (ed era ora) contano solo i tre punti.
Si torna a fare sul serio, dicevamo. Sì, perché i passi falsi, adesso, rischiano di costare caro e le vittorie cominciano ad avere un peso specifico per equilibri e gerarchie di classifica. Inciampare può cominciare a fare paura e, per storia e tradizione, il girone di ritorno è un campionato a parte. Solo chi manterrà sangue freddo e la giusta maturità, quindi, sarà legittimato a crederci fino in fondo.
Chi non vuole sbagliare è il Castello, capolista in Seconda Lega. Una sola sconfitta ha «macchiato» la prima parte di stagione, ma il +4 sul Sementina non può far dormire sonni tranquilli alla squadra di Croci-Torti. E la ripartenza sul campo del rinnovato Vedeggio sarà tutto tranne che un esame facile. La primavera di Seconda può riservare sorprese soprattutto nell’accesa bagarre per la salvezza: sette squadre in quattro punti si sfidano a distanza. Chi vince abbozza l’allungo, chi perde rischia di dover già aumentare i giri del motore per non perdere il ritmo.
E in Terza? Il Chiasso di Meroni ha dimostrato con il mercato di aver fame di promozione, ma dovrà fare i conti con un altrettanto affamato Rapid Lugano che ha trascorso meritatamente l’inverno davanti a tutti. Confermarsi è la missione del Semine, leader del Gruppo 2 con il +5 su Carassesi e Verscio, che dalla loro devono guardarsi alle spalle dalla rincorsa del Solduno che punta al podio.