Flash mob per la Palestina a Bellinzona
«Tutto il mondo sta guardando, però non tutti si rendono conto di quello che sta davvero accadendo in Palestina». È Samia, una donna palestinese che da anni vive in Ticino, a spiegare ai microfoni del CdT lo scopo del Flash mob organizzato nel tardo pomeriggio a Bellinzona. «Vogliamo mostrare alle persone con un gesto simbolico come stanno morendo i bambini in Palestina, sdraiati per terra».
Un'occasione per «ribadire nuovamente il pieno sostegno al popolo palestinese e per denunciare l’occupazione, i bombardamenti e i blocchi che da decenni seminano solo morte e devastazione in Palestina». Come location è stata scelta la stazione FFS. Lo striscione: «Stop al genocidio del popolo palestinese».
I manifestanti rivendicano una «Palestina libera» e la fine della guerra.
La manifestazione odierna è stata lanciata dal Coordinamento unitario a sostegno della Palestina, nato a fine ottobre 2023. Che proprio in quell'occasione aveva indetto un presidio a Bellinzona presso Largo Elvezia, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, in solidarietà con la lotta del popolo palestinese. «Denunciamo e condanniamo tutta l’ipocrisia degli USA, dell’Europa e di tutti i paesi (Svizzera compresa) – si poteva leggere nel volantino dello scorso 28 ottobre – che accusano di terrorismo la resistenza palestinese mentre hanno sostenuto e sostengono l’occupazione e i crimini di guerra israeliani. Noi invece denunciamo tutte le uccisioni dei civili, sia israeliane che palestinesi, e denunciamo tutti i crimini di guerra, quelli di ieri e quelli di oggi». Un'altra azione, poi, il 2 dicembre a Lugano, con un corteo pro-Palestina a cui ha partecipato anche l’imam di Lugano Samir Radouan Jelassi.