Qatar2022

Forza Svizzera, i Mondiali ti aspettano

La selezione rossocrociata si è ritrovata all’aeroporto di Kloten: alle 14.45 il volo per Doha e la storia – Sommer e Xhaka: «Tranquilli, stiamo bene» – FOTO e VIDEO
Massimo Solari
14.11.2022 12:56

Sorrisi, tanti sorrisi. E poi pacche sulle spalle e valigie ingombranti. Sì, con un pizzico d’immaginazione – dentro i bagagli rossocrociati - si sarebbero potuti intravedere pure i sogni. Alle 14.45, d’altronde, si decolla. Direzione Doha e i Mondiali. All’aeroporto di Kloten c’è chi aveva già passato la notte. Chi è sbarcato presto, questa mattina. E chi è arrivato da ogni angolo del Paese, accompagnato dai propri cari. Tutti eccitati e allo stesso tempo incuriositi da una meta, il Qatar, che sin qui ha fatto parlare di sé per ragioni extra-calcistiche.

Nella testa di Shaqiri e compagni, tuttavia, c’era altro. Soprattutto altro. Lo stesso capitano ha ribadito le sue ambizioni: «La Svizzera deve avere il titolo nel proprio radar». Urca. Mai come oggi, è pero vero, il momento sembra propizio. Al netto della difficoltà estrema del girone e di un contesto – dicevamo – tutto da scoprire e metabolizzare. «Dobbiamo prendere partita per partita, ma questa Nazionale deve porsi grandi obiettivi» ha affermato con convinzione sempre Xhaka. Nel weekend, il centrocampista dell’Arsenal, ha però fatto spaventare colleghi e tifosi. «Ma sto bene, tranquilli, devo giusto recuperare le energie» ha affermato davanti ai giornalisti: «Un virus influenzale ha colpito me e i miei famigliari. Insomma, nulla di grave».

E a proposito di salute. Attesa e preoccupazione hanno altresì accompagnato l’arrivo di Yann Sommer, tra i primi a spuntare nella hall del Radisson Blu, insieme al cuscino di fiducia. «Sono positivo e non ho cattivi pensieri per la testa» ha assicurato il portiere rossocrociato, reduce da diverse settimane di stop a causa di un infortunio alla caviglia. «Il problema si è rivelato leggermente più serio del previsto. Grazie a tanta terapia, comunque, sento di aver recuperato quasi completamente. Nel weekend abbiamo preferito non rischiare, ma sul campo posso muovermi senza limitazioni di sorta. L’amichevole di giovedì è cruciale per la mia posizione? No, giocarla o meno non sarà indispensabile». Il debutto contro il Camerun, dopo tutto, è in agenda il 24 novembre, una settimana dopo il test contro il Ghana. «E il match più importante è proprio quello d’esordio» hanno sottolineato senza tentennamenti sia Xhaka, sia l’altro leader della Nazionale Manuel Akanji. E allora buon viaggio, cara Svizzera. I Mondiali ti aspettano.

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