Fra tradizione e modernità

In Vaticano abbiamo visitato il Quartiere della Guardia svizzera pontificia - Sabato ci sarà il giuramento delle nuove reclute, fra cui un ticinese
Filippo Maria Inches nell’armeria della Guardia svizzera pontificia.
Nicola Bottani
Nicola Bottani
03.05.2017 18:00

CITTÀ DEL VATICANO – Sabato, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, giureranno le nuove reclute della Guardia svizzera pontificia. La cerimonia si tiene ogni anno e sempre il 6 maggio, giorno del Sacco di Roma, durante il quale 147 soldati svizzeri nel 1527 persero la vita per salvare quella di papa Clemente VII. Abbiamo visitato il Quartiere delle guardie pontificie insieme a Filippo Maria Inches, ventitreenne di Vacallo che pure giurerà fra poco. "Anche al giorno d'oggi essere guardia significa fare parte della storia e la nostra è una vera propria professione delle armi, per quanto sorretta dalla fede e dall'impegno verso il prossimo", spiega Filippo Maria Inches che aggiunge: "Il Vaticano è pure un crocevia fondamentale della grande politica internazionale ed è un aspetto della Santa Sede che noi della Guardia possiamo toccare con mano. E che dunque fa capire ai membri del nostro Corpo che la loro missione è parte integrante di qualcosa di veramente universale".

I dettagli sul CdT di domani a pagina 2 e 3.