Capodanno

Francia alle prese con lo stop alla vendita di ostriche Arcachon

La prefettura della Gironda ha decretato il divieto di vendita dei molluschi prodotti nel Bacino a sud di Bordeaux dopo diversi casi collettivi di intossicazione alimentare
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Red. Online
29.12.2023 12:45

Capodanno fa rima con ostriche e champagne per molti. Ma in Francia l'eccellenza culinaria ha subito un duro colpo in vista delle feste di fine anno. La prefettura della Gironda ha infatti decretato il divieto di vendita dei molluschi prodotti nel Bacino di Arcachon, a sud di Bordeaux, a causa di diversi casi di intossicazione alimentare collettiva con sintomi di gastroenterite acuta.

La prefettura regionale ha diramato un comunicato nel quale annuncia la sospensione momentanea delle vendite, precisando che «ad oggi i sintomi denunciati sono la gastroenterite acuta, senza fortunatamente alcun caso grave». Dalle prime indagini condotte dai servizi sanitari è emersa la responsabilità di un «norovirus», all'origine dei crescenti casi di gastroenterite diagnosticati negli ospedali della regione sud-occidentale.

Nello specifico, la prefettura ha varato il ritiro dalla vendita di molluschi e crostacei raccolti o pescati nella zona del Bacino di Arcachon, compreso il Banc d'Arguin, invitando chi ha già provveduto all'acquisto a non consumarli e a restituirli al punto vendita. Per un periodo indeterminato sono quindi vietate le attività di pesca, di raccolta e commercializzazione destinate al consumo. Il divieto verrà rimosso, hanno precisato le autorità competenti, non appena tornerà «nella norma e pienamente soddisfacente la qualità sanitaria di molluschi e crostacei» della regione.

Ma dei 375 siti di allevamento in Francia, solo quattro sono stati chiusi, secondo il Segretario di Stato per il Mare (secrétariat d'État chargé de la Mer): «Tutte le ostriche attualmente in commercio sono quindi buone e adatte al consumo».

Chi pagherà il conto?

La misura, ovviamente, sta avendo un forte impatto sugli allevatori di ostriche i cui prodotti avrebbero dovuto abbellire molte tavole domenica sera, per la notte di Capodanno. I produttori, scrive Le Monde, denunciano «la saturazione degli impianti di smaltimento delle acque piovane e delle acque reflue». Gli impianti esistenti non sono stati in grado di smaltire le forti piogge di un mese e mezzo che di conseguenza si sono riversate in mare – «tracimazioni nell'ambiente naturale» –, contaminando le aree di allevamento dei molluschi.

Il settore teme «una crisi economica senza precedenti» e si chiede «chi pagherà il conto», scrive ancora Le Monde. Secondo i dati diffusi dalle organizzazioni di produttori di ostriche e altri tipi di molluschi e crostacei, il volume medio del raccolto locale è di 8.000 tonnellate all'anno, poco più del 10% della produzione nazionale. La metà delle ostriche francesi è invece originaria della Charente-Maritime.

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