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Funicolare Lanzo-Santa Margherita: bisogna fermarsi

Il gruppo di lavoro impegnato nella riattivazione dell’impianto punta sui fondi Interreg, ma per quest’anno i tempi sono troppo stretti: tutto rimandato al 2025 – Intanto si cerca un partner elvetico
© CdT/Gabriele Putzu
Anna Campaniello
Anna Campaniello
04.04.2024 06:00

Slitta almeno al prossimo anno l’avvio del progetto di recupero della funicolare che collega Santa Margherita e Lanzo d’Intelvi, ferma da quasi cinquant’anni. Il gruppo di lavoro nato per far ripartire lo storico impianto aveva annunciato l’intenzione di partecipare al nuovo bando Interreg per chiedere un finanziamento. I tempi per la prima scadenza, fissata per il 15 aprile, sono però troppo stretti e bisognerà attendere almeno il secondo termine, nel 2025. Il Comitato Funicolare Lanzo d’Intelvi, come spiegato dagli stessi responsabili, punta ai fondi del programma Interreg per avviare la riqualificazione dello storico impianto. Una delle ipotesi è partire dalla sistemazione delle stazioni di partenza e arrivo delle cabine che per settant’anni hanno percorso il tragitto di circa 1.500 metri, con un dislivello di 600, che permetteva ai passeggeri di osservare un panorama che spazia sul Ceresio, Lugano e le Alpi. «L’obiettivo 3.2 del bando, che fa riferimento al potenziamento di infrastrutture di mobilità sostenibile – ha spiegato il Comitato – sembra fatto apposta per noi. Metteremo a punto la cordata e cominceremo ad allestire il progetto dopo aver trovato un partner svizzero».

L’entusiasmo e l’orologio

Era il 30 gennaio scorso, quando il nuovo bando era stato spiegato in un incontro nel palazzo della Regione Lombardia. L’iniziale entusiasmo del Comitato si è scontrato però con i tempi stretti per individuare i partner e mettere a punto un progetto completo, che avesse i requisiti per ottenere i finanziamenti. Per definire al meglio la domanda e i soggetti da coinvolgere, la decisione è stata dunque di rinunciare alla presentazione in questa prima fase e di lavorare per arrivare preparati alla scadenza del 2025. Il sogno del Comitato, coinvolgendo la Svizzera, è far ripartire l’impianto nell’ottica anche di ripristinare una connessione su ferro e acqua tra il Lago di Como e il Ceresio, includendo le ferrovie. «L’idea risale al 1904, quando fu costituita la Società Funicolare Santa Margherita – ha ricordato il Comitato – e oggi ci sono le condizioni per riproporla». Uno studio di fattibilità prevede un investimento complessivo di 9 milioni di franchi per riattivare la funicolare. Dal bando Interreg non potrebbe arrivare l’intero importo, ma l’obiettivo è partire almeno da un primo intervento, che potrebbe essere il ripristino delle stazioni, per poi, anche tramite altri canali, ottenere tutti i finanziamenti necessari.

Cosa invece può partire subito

E se il Comitato Funicolare Lanzo d’Intelvi non sarà tra i partecipanti al primo bando Interreg, puntano invece a essere pronti già entro il 15 aprile gli enti, svizzeri e italiani, che si sono riuniti a Varese nei giorni scorsi per mettere a punto le linee progettuali legate al programma 2021-2027, con l’intento di delineare una strategia condivisa. Presenti gli amministratori di numerosi Comuni dell’area insubrica, le parti sociali, gli enti e le associazioni. «Si tratta di un’area che condivide risorse importanti – ha sottolineato la vicesindaca di Varese Ivana Perusin – come il sistema della mobilità, le vocazioni industriali, il terziario avanzato, le risorse umane. Per questo è necessario costruire un’identità e una visione comune». Almeno tre progetti dovrebbero essere presentati entro il 15 aprile. Un primo intervento sarà la prosecuzione del lavoro della piattaforma GovernaTiVa, finanziata con il precedente Interreg. Il nuovo progetto, RigeneraTiVa, ha l’obiettivo di aiutare i Comuni a migliorare l’attrattività e il benessere dei cittadini con strumenti legati all’organizzazione, al vivere sostenibile e alle decisioni partecipate. Potenziali destinatari tutti i municipi del Ticino e della Provincia di Varese. Capofila, la Sezione Enti Locali del Cantone e la Provincia di Varese. Partner il Comune di Varese, Anci, l’Ufficio territoriale regionale dell’Insubria, l’Università di Pavia e la Liuc Università Cattaneo. La richiesta complessiva di fondi dovrebbe attestarsi attorno al milione di franchi. Altri due interventi interessano il turismo e coinvolgono Varese, ancora gli Enti locali e l’Ufficio territoriale regionale, oltre ad Anci. Obiettivi: un programma per promuovere gli itinerari dell’area insubrica e una formazione per operatori turistici sul tema dell’accoglienza inclusiva di persone con disabilità e di visitatori anziani, visto l’aumento dei viaggi nella terza età.