Viabilità

Galleria Moscia–Acapulco: recupero in extremis

Il consigliere agli Stati Marco Chiesa (UDC), dopo la bocciatura del finanziamento federale decisa in commissione, tenta di far rientrare l'opera nelle priorità del Programma d'agglomerato portando a votare la Camera alta – «Il mio obiettivo sarà trovare una maggioranza nella discussione in aula»
Locarnese: il tracciato dove sorgerebbe la galleria di Moscia lunga 1.5 km
Mauro Giacometti
04.07.2023 06:00

«Cercherò di far rientrare dalla finestra il finanziamento federale della galleria Moscia-Acapulco, portando a votare favorevolmente l’aula della Camera alta. Farò insomma ciò che il deputato Bruno Storni (PS) ha fatto in Consiglio nazionale, cercando però di compattare l’UDC su questo progetto, contrariamente al PS che ha votato contro il suo rappresentante socialista». Il consigliere agli Stati democentrista Marco Chiesa, consapevole dell’importanza strategica della galleria di 1,5 km che potrebbe agevolare il collegamento tra il Locarnese e l’Italia, tratto stradale sempre più intasato soprattutto nel periodo estivo, tenta dunque un recupero in extremis dopo la sonora bocciatura, all’unanimità, del finanziamento dell’opera stradale decretata la scorsa settimana dalla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati. «Proporrò con un’iniziativa individuale che sia l’aula ad esprimersi», ribadisce Chiesa.

Il no dai Cantoni

Ma la commissione degli Stati non ha fatto altro che riprendere il parere molto negativo della Conferenza svizzera dei direttori cantonali dei lavori pubblici, della pianificazione del territorio e dell’ambiente (DTAP), della quale fa parte anche Claudio Zali, che si è decisamente opposta all’inserimento della galleria Moscia-Acapulco nel Programma d’agglomerato del Locarnese. «Il comitato della DTAP considera estremamente critico il fatto che il Consiglio nazionale abbia inserito, contro la volontà del Consiglio federale, la galleria stradale Moscia-Acapulco nel programma per il traffico urbano e aumentato l’importo del credito di 38 milioni di franchi, mentre sia il Canton Ticino sia l’agglomerato del Locarnese (tramite la Commissione intercomunale dei Trasporti, CIT, ndr) non avevano nemmeno richiesto il cofinanziamento del progetto» si evidenzia.

«Pericoloso precedente»

«Con l’inserimento del tunnel stradale Moscia-Acapulco nel Programma d’agglomerato - si prosegue - il Consiglio nazionale elude questo processo di pianificazione e crea così un pericoloso precedente che potrebbe indurre altri progetti a cercare di essere inseriti direttamente dal Parlamento nel decreto federale sul programma per il traffico urbano. Un iter che ignora le procedure ordinarie e mette a repentaglio la collaborazione professionale e federale ampiamente collaudata». E dopo questa valutazione «tranchant», la Commissione dei trasporti degli Stati non poteva che dire di no.

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