Gary Lineker e la battaglia politica attorno alla BBC
Nel Regno Unito non si parla d’altro. O quasi. Anche perché, a essere toccata, è una trasmissione considerata sacra. Se non di più. Match of the Day, sulla BBC, l’emissione dedicata al calcio più longeva al mondo (va in onda dal 1964) capace, nell’era delle pay-tv e dello streaming, di attirare ancora 2 milioni di spettatori a puntata. Si tratta, insomma, di un’esperienza condivisa a livello nazionale.
Un’esperienza che, questa sera, dopo cinquantanove anni sarà completamente differente. Abitudini stravolte, già: nessun presentatore, niente ospiti e opinionisti. E questo perché il padrone del salotto, l’ex Barcellona, Tottenham e Leicester Gary Lineker, è stato sospeso dalla BBC, con Alan Shearer e Ian Wright che, quale segno di solidarietà, hanno annunciato di non voler partecipare allo show senza il suo conduttore storico.
Lineker, volendo usare una metafora calcistica, ha tentato un dribbling azzardato: via Twitter, dove è molto attivo, ha criticato aspramente la nuova politica del governo britannico in materia di immigrazione e, nello specifico, Suella Braverman, che in un video messaggio si era concentrata sugli attraversamenti, via barca, della Manica. E ancora: Lineker ha fatto notare come, in realtà, il Regno Unito accolga molti meno migranti rispetto ad altri Paesi europei. Soprattutto, ha paragonato la politica varata dall’attuale governo a quella della Germania negli anni Trenta.
Apriti cielo: il governo e la stampa di destra hanno scatenato un vero e proprio tsunami, abbattutosi su Lineker e, di riflesso, sulla BBC. Che, infine, ha deciso di escludere l’ex giocatore finché non verrà trovato un accordo sulla gestione dei social. Decisione, questa, che a sua volta ha provocato nuove critiche, al grido «quando qualcuno ha twittato cose di destra la BBC non ha mai preso posizione». L’attuale boss della BBC, Richard Sharp, è un sostenitore dei Conservatori.
I fan di Lineker e quelli, allargando il campo, della libertà di parola, compresi coloro che non vedono alcuna possibile connessione fra la politica sull’immigrazione britannica e quella della Germania nazista, sostengono che – su Twitter e in forma «privata», nel senso di non collegata al suo ruolo in seno alla BBC – un personaggio pubblico possa e debba dire ciò che pensa.
E così, attorno a Match of the Day e alle esternazioni di Lineker si sta combattendo una vera e propria battaglia sul ruolo stesso del servizio pubblico. Un ruolo quantomeno in discussione. Anche perché, nello stesso giorno in cui è stata annunciata la sospensione di Lineker, la BBC si è attirata altre critiche decidendo di non mandare in onda un episodio della nuova serie di David Attenborough, il re dei documentari. Per motivi prettamente politici, ovvero possibili critiche da parte dei Conservatori e della stampa dato che Attenborough, nella puntata in questione, non è certo stato gentile rispetto alle politiche ambientali del governo. Fonti autorevoli della BBC hanno dichiarato al Guardian che la decisione di non mostrare il sesto episodio è stata presa per respingere le potenziali critiche della destra.
Tanto Match of the Day quanto i documentari di Attenborough rappresentano una sfida enorme per la BBC. E apparentemente impossibile da vincere, in una società polarizzata come quella britannica: mantenersi al di sopra delle parti. Di sicuro, l’esclusione di Lineker è un precedente che farà giurisprudenza. E rischia di aprire un vero e proprio vaso di Pandora. Della serie: chi sarà il prossimo a essere epurato per aver espresso posizioni ritenute scomode?