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Almeno 70 persone sono state uccise in un attacco al campo profughi di al-Maghazi, secondo il governo di Hamas – Israele alza lo stato di allerta al confine con il Libano – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:33
21:33
«Dagli Usa 10.000 tonnellate di aiuti militari a Israele»
Diecimila tonnellate di armi ed equipaggiamento militare: è il totale degli aiuti Usa a Israele dall'inizio della guerra. Lo ha riferito la tv Canale 12 spiegando che ci sono voluti 244 trasporti aerei e 20 navi per consegnare gli aiuti.
Inoltre il ministero della Difesa israeliano ha effettuato acquisti dagli Usa per 2,8 miliardi di dollari. Senza contare, ha aggiunto l'emittente, che le linee di produzione dell'intero sistema industriale militare lavorano a pieno ritmo.
21:27
21:27
«Tre requisiti per la pace con i palestinesi a Gaza»
Sono tre, secondo il premier israeliano Benyamin Netanyahu, i «requisiti preliminari per la pace con i palestinesi a Gaza». «Hamas - ha spiegato in un'intervista al Wall Street Journal - deve essere distrutto, Gaza smilitarizzata e va fermata l'istigazione all'interno dell'Autorità nazionale palestinese» nei confronti di Israele. «L'aspettativa» che l'Anp governi la Striscia, ha concluso il premier israeliano, «è un sogno».
21:19
21:19
«Hamas non si sottometterà mai a Israele»
Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato oggi che la fazione islamica sta affrontando una «battaglia feroce e senza precedenti» contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle «condizioni dell'occupazione».
In un discorso alla leadership politica di Gaza, riferita tra gli altri dal Times of Israel, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere «più di mille soldati» nemici, cifra lontanissima dal bilancio delle autorità israeliane che stimano a poco più di 150 il numero dei soldati caduti finora.
18:52
18:52
«Israele pagherà per l'uccisione del generale»
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato oggi che Israele «pagherà certamente» per l'uccisione in Siria di un alto generale delle Guardie rivoluzionarie.
«Senza dubbio, questa azione è un altro segno della frustrazione, dell'impotenza e dell'incapacità del regime sionista nella regione», ha detto Raisi in una dichiarazione e ha aggiunto che Israele «pagherà certamente per questo crimine».
18:15
18:15
«Non ci fermeremo»
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato di nuovo la Striscia di Gaza. Era già stato lo scorso novembre nella zona.
«Ho da dirvi due cose: la prima - ha detto ai soldati secondo il suo ufficio - è che dobbiamo fare di tutto per proteggere la vostra sicurezza e le vostre vite». «La seconda - ha aggiunto - è che non ci fermiamo. Chiunque parli di questo, non è così. Andrà avanti fino alla fine. Finché non li finiamo. Niente di meno».
17:55
17:55
«Col Libano la situazione cambierà rispetto a prima»
«Non permetteremo il ritorno alla situazione precedente in cui ci trovavamo fino al 6 ottobre». Lo ha detto il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant in visita al confine con il Libano.«Stiamo colpendo duramente Hezbollah. L'aeronautica militare vola liberamente sul Libano e noi aumenteremo tutti questi sforzi» Gallant ha poi spiegato che per far rientrate nelle zone a ridosso del Libano gli sfollati israeliani, occorre «un'azione consensuale, che ci interessa, e nel cui ambito si stabilisca una situazione diversa». Altrimenti - ha aggiunto - «cambieremo la realtà con l'attività militare.»
17:52
17:52
Ucciso il generale dei Guardiani in Siria
Un generale delle Guardie rivoluzionarie, l'esercito ideologico iraniano, è stato ucciso in Siria in un attacco vicino a Damasco attribuito a Israele, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. Il generale Razi Moussavi, uno dei consiglieri più esperti dei Guardiani in Siria, è stato ucciso in un «attacco del regime sionista poche ore fa» nel quartiere di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco, ha riferito l'Irna.
L'ambasciatore iraniano a Damasco Hossein Akbari ha detto alla televisione di stato iraniana che Sayyed Razi Mousavi, consigliere senior dei Pasdaran iraniani, era stato assegnato all'ambasciata come diplomatico ed è stato ucciso dai missili israeliani dopo essere tornato a casa dal lavoro. Lo riferisce il Guardian.
16:31
16:31
«Gli Stati Uniti incontrano difficoltà nel rilancio dell'Autorità Palestinese»
Gli Stati Uniti stanno incontrando difficoltà a rilanciare e rinvigorire l'Autorità Palestinese in vista di un suo possibile ruolo nel dopo guerra a Gaza.
Nelle ultime settimane - riporta il Washington Post - i funzionari americani sono entrati e usciti da Mukataa, il compound del presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen, e chiesto cambiamenti e volti nuovi per l'Anp guardando alla possibilità di un suo ruolo più ampio a Gaza una volta che la guerra sarà terminata. L'amministrazione Biden ha parlato di un «nuovo governo e sangue fresco accanto e sotto la guida di Abu Mazen», riferiscono fonti della Casa Bianca al quotidiano.
I palestinesi hanno sottolineato che tale sforzo dovrebbe rientrare in un chiaro «orizzonte politico» per la creazione di uno stato palestinese e sono apparsi scettici sulla capacità degli Stati Uniti di ottenere qualcosa mentre in Israele è alla guida un governo di estrema destra. Lo stallo degli sforzi americani per sbloccare 140 milioni di dollari di tasse palestinesi per Gaza non contribuisce ad aumentare la fiducia.
16:24
16:24
Reparti di terra dell'esercito israeliano sono entrati nei campi profughi nel settore centrale' della Striscia
Reparti di terra dell'esercito israeliano sono entrati ''all'alba di oggi nei campi profughi nel settore centrale'' della Striscia di Gaza. Lo ha affermato alla Knesset un membro del gabinetto di guerra israeliano, il leader del partito ortodosso «Shas» Arie Deri.
''Nel nord della Striscia più o meno abbiamo conseguito una affermazione militare. Nel sud si trovano molte forze dell'esercito. Adesso possiamo dire dunque che Zahal (acronimo delle forze armate, ndr) si trova in tutta la Striscia''.
15:28
15:28
Nella Striscia i morti sono 20.674
Il ministero della Sanità di Hamas ha reso noto il nuovo bilancio dei morti nella Striscia di Gaza: 20.674.
Il Ministero ha anche riferito che dal 7 ottobre più di 54'536 persone sono rimaste ferite.
15:17
15:17
Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana
Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco permanente. Lo scrive Haaretz sulla base di informazioni giunte oggi dall'Egitto.
Il piano egiziano, sostenuto dal Qatar, prevede un nuovo scambio di prigionieri, seguito da un cessate il fuoco permanente e dalla futura costituzione a Gaza di un governo di tecnocrati.
Dalla Striscia anche il sito di informazione «Gaza Report» scrive di aver appreso che Hamas e la Jihad islamica ''hanno respinto ufficialmente'' il piano egiziano.
14:54
14:54
Israele nega il visto a due funzionari dell'ONU
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato di aver negato il visto e non voler prolungare un altro a due funzionari dell'Onu in Israele. Lo annuncia lo stesso ministro su X affermando di non voler più «lavorare con chi coopera con la propaganda di Hamas».
''Il comportamento delle Nazioni Unite dal 7 ottobre in poi - ha scritto Cohen su X - è una vergogna per quella organizzazione e per la comunità internazionale. A cominciare dal Segretario generale che ha legittimato crimini di guerra e crimini contro l'umanità fino all'Alto Commissario per i diritti dell'uomo che ha pubblicato accuse infamanti ed infondate, e fino alla Un Women che per due mesi ha ignorato gli stupri contro donne israeliane''.
''Basta con le ipocrisie dell'Onu - ha affermato il ministro - non lavoreremo più con chi coopera con la propaganda della organizzazione terroristica Hamas''.
12:34
12:34
Iran, Iraq e Afghanistan: «Difendere la Palestina e fermare le atrocità israeliane a Gaza»
«Difendere la Palestina e fermare le atrocità israeliane a Gaza»: è quanto è emerso nel corso degli incontri a Teheran tra i responsabili Iran, Iraq e Afghanistan. Nella capitale iraniana si è svolta una conferenza internazionale sulla Palestina.
Il viceministro degli Esteri, Mohammed Hussein Mohammed Bahr Al Uloom, incontrando il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amirabdollahian, ha sottolineato la necessità di rafforzare l'unità del mondo islamico.
Il responsabile dei Talebani, Amir Khan Muttaqi, ha evidenziato il bisogno di continuare a sostenere la resistenza dei palestinesi «fino alla vittoria finale».
09:56
09:56
Israele alza lo stato di allerta al confine con il Libano
L'esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea.
Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali. Le principali città dell'Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte.
Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano. Dall'inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimità del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle località fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall'area di confine.
09:38
09:38
L'appello dell'Iran a Papa Francesco
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha fatto appello a «fermare il massacro a Gaza» in un messaggio a papa Francesco in occasione del Natale.
«A causa della mancanza di una azione decisa da parte delle organizzazioni internazionali, abbiamo assistito alla morte di oltre 17mila persone. Spero che ci sarà presto un'iniziativa internazionale per fermare l'uccisione di civili innocenti a Gaza», ha scritto il presidente iraniano nel messaggio al Pontefice.
09:02
09:02
L'Esercito israeliano ha bombardato postazioni di Hezbollah nel sud del Libano
L'Esercito israeliano ha bombardato postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferisce al Jazeera. In particolare, si precisa, sono stati colpiti obiettivi nel villaggio di Aita al-Shaab.
07:42
07:42
Il punto alle 07.30
«Dobbiamo fermare queste ostilità e voltare pagina», ha esortato il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, recandosi a celebrare il Natale a Betlemme, in Cisgiordania, con una kefiah bianca e nera al collo. A Betlemme, le celebrazioni natalizie sono state in gran parte annullate. Davanti alla Basilica della Natività, quest'anno non c'è un presepe, ma Maria e Giuseppe rappresentati come statue grigie, tra le macerie e dietro il filo spinato.
Almeno 70 persone sono state uccise in un attacco al campo profughi di al-Maghazi, secondo il governo di Hamas. Da parte sua, l'esercito israeliano ha annunciato la morte di una quindicina di soldati negli ultimi tre giorni, portando a 154 il numero di soldati uccisi da quando le sue truppe hanno iniziato a operare sul terreno di Gaza.