Società

Generazioni culturali: spuntano gli Zillennials

La nuova microgenerazione comprende i nati tra il 1992 e il 2002, ossia a cavallo tra la Generazione Z e i Milleannials da cui non si sentono sufficientemente rappresentati
Red. Online
12.05.2023 13:15

Generazione silenziosa, Baby Boomers, Boomers, Generazione X, Millennials, Centennials, Screenagers. E anche Zillennials. Le generazioni culturali, così come le conosciamo, potrebbero non essere abbastanza. O, per dirla in altre parole, potrebbero non descrivere in maniera abbastanza accurata le persone rappresentate dalle singole categorie. Proprio per questo motivo, spiega la CNN, sarebbero nate delle nuove «microgenerazioni». Tra cui, appunto, quella dei Zillenials.

Chi sono gli Zillennials

Ma chi sarebbero, di preciso, questi Zillennials? Un gruppo ristretto, composto da persone nate tra i primi anni Novanta e i primi anni Duemila. Per la precisione, tra il 1992 e il 2002. A cavallo, insomma, tra i Millennials e la Generazione X. Parliamo quindi di persone che, in media, hanno attorno ai 25 anni. Sono coloro che durante gli attentati dell’11 settembre erano ancora bambini, se non neonati. Non conoscono la vita prima dei controlli di sicurezza negli aeroporti e hanno frequentato l’università durante la pandemia.

«Una terra di mezzo»

Spesso, poi, a dividere le generazioni è la tecnologia. E a tal proposito, i Zillennials si troverebbero a metà. Non possono essere considerati dei pionieri digitali, come vengono in realtà considerati i membri dei Millenials, ma neppure dei nativi digitali che hanno vissuto la loro vita intera davanti agli schermi. «Siamo cresciuti con la tecnologia, ma non siamo ballerini di TikTok come si presuppone siano tutti i ragazzi della Gen X. Ma non abbiamo mai nemmeno avuto un profilo su MySpace, al contrario di buona parte dei Milleanials», spiega Sabrina Grimaldi alla CNN. La ragazza, 23.enne, ha lanciato un sito chiamato Zillennial Zine, con l’obiettivo di riunire i giovani della sua microgenerazione. «Siamo una sorta di terra di mezzo, ancora giovane e in via di sviluppo».Un 

Le etichette usate in sociologia per distinguere le generazioni, e il periodo di tempo ad esse riferito. © Wikipedia
Le etichette usate in sociologia per distinguere le generazioni, e il periodo di tempo ad esse riferito. © Wikipedia

Esperienze di vita cruciali

Per quale motivo, però, è così importante dividere la popolazione in generazioni culturali? Spesso è una questione di esperienze di vita, ritenute cruciali. Per fare qualche esempio, per le persone della Greatest Generation (che comprende i nati tra il 1905 e i 1927, prima della Generazione silenziosa), l’avvenimento più significato potrebbe essere stato la chiamata al servizio durante la Seconda Guerra Mondiale. Per i Baby Boombers, invece, il fatto di essere cresciuti durante i tumultuosi anni ’60.

Non per nulla, gli Zillennials avrebbero preso le distanze da Millennials e Generazione X proprio per la mancata affinità con alcuni degli eventi che dovrebbero caratterizzare queste due fasce di popolazione. In particolar modo, ciò che si evince dal loro comportamento, è una tendenza a volersi allontanare dalle dinamiche adolescenziali per lo più tipiche dei giovani della generazione Z. Proprio per questo motivo, secondo quanto si legge sempre sulla CNN, molti Zillennials avrebbero difficoltà a sentirsi a loro agio sia con le persone appartenenti alla generazione Z che con quelle appartenenti a quella dei Millennials. Tuttavia, secondo alcuni studi, questo fa sì che questa microgenerazione sia composta da persone più legate alle cause sociali e spesso anche ambientali. Gli Zillennials — secondo gli esperti — hanno infatti imparato a conoscere le cause del cambiamento climatico fin da piccoli. Di più, sono molto attenti e interessati alle minacce di cui è vittima il pianeta Terra, e sono altrettanto consapevoli di poter dare un prezioso contributo nella riduzione di emissioni di carbonio.