Gilet gialli: ricercato un pugile picchiatore

PARIGI - Da pugile a picchiatore: è caccia all’ex campione di Francia che ha trasferito la sua abilità dal ring alla piazza dei gilet gialli, pestando un poliziotto a mani nude. Sempre più violenta - anche un poliziotto a Tolone è accusato di aver picchiato diversi manifestanti - la protesta non sembra poter sfociare nel dialogo auspicato da Macron. E debuttano le donne in gilet giallo, con una manifestazione carica di rivendicazioni ma pacifica alla Bastiglia, tra le note della Marsigliese ed un messaggio al presidente: ‘Sei finito, le ragazze sono in piazza».
Sullo sfondo di una violenza che le forze dell’ordine - all’ottavo appuntamento in piazza con i gilet gialli - non riescono assolutamente ad arginare, il personaggio del giorno è Christophe Dettinger, campione di Francia dei massimi-leggeri dal 2007 al 2008, un armadio di muscoli da 90 chili immortalato ieri sulla passerella della Senna mentre - a mani nude - picchiava un poliziotto infischiandosene del suo scudo e del suo casco. Poco dopo, irrefrenabile, va oltre la boxe e - sempre ripreso in un video - prende a calci un gendarme a terra.
Il pugile è stato denunciato ma non ancora rintracciato, nonostante il suo allenatore - Dettinger, 37 anni, si allena ancora in banlieue di Parigi - lo abbia invitato a costituirsi. La Federazione boxe lo ha sconfessato, il ministro dell’Interno Christophe Castaner gli ha annunciato che dovrà «rendere conto di questo attacco vile e intollerabile».
L’esasperazione aumenta la violenza, un altro video inchioda un poliziotto che - a Tolone - è stato ripreso mentre picchia diversi manifestanti, immobilizzandoli spalle al muro. Si accanisce in particolare a pugni contro uno di loro, che aveva in mano un collo di bottiglia rotta e che - riferiscono fonti dell’inchiesta interna - aveva appena danneggiato delle auto.