Le elezioni

Giorgio Gilardi eletto sindaco di Ascona anche al secondo turno, con 1.096 voti

Il Borgo locarnese resta nelle mani del PLR: Maurizio Checchi del Centro, con 994 voti contro 1.096 non è riuscito a portare a casa la poltrona più ambita
Giorgio Gilardi del PLR (a sinistra) è confermato sindaco di Ascona; Maurizio Checchi (a destra) non è riuscito a collezionare sufficienti preferenze ©Gabriele Putzu
Jona Mantovan
12.05.2024 14:44

Il Centro non ce l’ha fatta a far cambiare colore ad Ascona. La sfida l’aveva lanciata all’indomani delle elezioni comunali del 14 aprile, schierando il 53.enne Maurizio Checchi, municipale navigato, nella corsa al secondo turno. Invano: l’«outsider» Giorgio Gilardi, che aveva conquistato il ruolo di sindaco ad interim correndo per il PLR, è stato riconfermato domenica. Le urne, la tensione dell’attesa, poi, attorno alle 14.30, ecco il verdetto: 1.096 voti contro i 994 raccolti dallo sfidante. I 3.509 iscritti in catalogo hanno avuto la possibilità di esprimere la loro preferenza. Il tasso di partecipazione è sul 60%, con 2.147 votanti e 2.090 schede valide, come indicato nel documento con la proclamazione dei risultati caricato sul sito.

Il ritrovo è in un noto locale sul lungolago, proprio di fianco alla sede del Municipio. Il 66.enne raggiunge colleghi e amici che lo attendono sulla terrazza. Al tepore del clima primaverile si aggiungono le note di We Are the Champions dei Queen, suonata a tutto volume dall’interno. Abbracci, strette di mano, complimenti e tante, tante foto scattate con i cellulari.

«Risultato che mi fa gioire»

C’è tanta emozione. Il timore di rischiare la perdita di una «poltrona-roccaforte» (da 64 anni), per il partitone, era palpabile. Anche per questo, forse, non ci sono state sfide dello stesso colore al secondo turno, come ci si sarebbe anche potuto aspettare.

Sorridente, occhiali da sole, camicia azzurra e immancabile spilletta con il simbolo del comune appuntata su una giacca verde chiaro, Gilardi ammette: «Il risultato mi riempie di gioia. Sono grato a chi ha avuto fiducia in me e che mi ha votato. E da domani sarò il sindaco di tutte e di tutti. A tutti gli effetti». Il neo-riconfermato ricorda il suo percorso: «Mi sono affacciato al panorama della politica comunale solo quest’anno e sono subito stato eletto sindaco ad interim».

Il nostro obiettivo, a livello di compagine, è dare alla cittadinanza un comune a misura di giovani e di famiglie
Giorgio Gilardi, sindaco di Ascona, 66 anni

Estraneo, ma non troppo

Per il pensionato, che in una recente intervista al Corriere del Ticino aveva evidenziato i suoi 44 anni di servizio nelle scuole comunali dei quali 25 alla direzione, è una prima nell’Esecutivo del Borgo locarnese. «Tutti quegli anni di esperienza mi hanno permesso di conoscere a fondo l’amministrazione e i vari temi sul tavolo. Difatti, in questo mese ‘ad interim’, appena entrato in carica sono stato subito operativo. Ho trovato un’amministrazione che lavora bene. Sono felice di lavorare con colleghi del genere, meritano tutta la fiducia».

Da domani, martedì, in avanti, quando ci sarà la prossima seduta, i dubbi saranno spazzati via. «L’elezione del sindaco è un diritto democratico e lo si deve accettare. Oggi sono felice di essere vincitore, ma avrei accettato la sconfitta con onore. D’altronde, come dico sempre, in politica se non si vuole correre il rischio di perdere... non bisogna candidarsi».

Il nostro interlocutore, richiesto dalla terrazza, a proposito dei dicasteri non si sbilancia: «Abbiamo fatto una prima divisione in maniera provvisoria, in attesa di avere le bocce ferme. Non la prossima seduta, perché ancora ricca di emozioni, ma al più presto possibile ci divideremo in modo definitivo i compiti così da mettere uno ‘stop’, affinché tutto sia chiaro e sia possibile lavorare al meglio».

Cantieri aperti

Il risultato appena vissuto, per Gilardi, è la conferma del fatto che la cittadinanza ha dato fiducia ai liberali e alla politica. «Il nostro obiettivo, come compagine, è restituire a cittadine e cittadini una Ascona vivibile, piacevole, nella quale le famiglie, e soprattutto i giovani, possano tornare a generare dinamismo. Un obiettivo comune da perseguire insieme, sfruttando il potenziale che abbiamo a disposizione».

I progetti sul tavolo, a tal proposito, sono numerosi. Dal già aperto cantiere della Siberia a quello del centro civico, il cui credito è stato votato poco prima delle elezioni. «Oltre alla questione dell'autosilo, poi, abbiamo un altro grande progetto: quello della nuova galleria Moscia-Acapulco che permetterà di riqualificare la zona lago».

Dall’altro lato dello schieramento, Maurizio Checchi ammette la sconfitta. «Poco più di 100 voti di differenza. La accetto», racconta al telefono. «E poi, la vita non è solo politica. Lo dico dall’alto dei miei 24 anni di esperienza. D’altronde, oggi è anche la festa della mamma... L’importante è che non ci sia vendetta», conclude lo sfidante battuto.