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«Giudicheremo la causa di Kiev contro Mosca»

La Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha dichiarato di avere la giurisdizione per giudicare la maggior parte della causa intentata dall'Ucraina per la brutale invasione russa del 2022 – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Giudicheremo la causa di Kiev contro Mosca»
Red. Online
02.02.2024 06:31
18:24
18:24
Incontro tra Zelensky e la ministra degli Esteri canadese a Kiev

«Apprezziamo molto l'atteggiamento speciale del Canada, la sua potente assistenza finanziaria, militare e umanitaria fornita all'Ucraina fin dai primi giorni dell'aggressione. Questa è la prova di una relazione e di un partenariato veramente forti. Vorrei anche ringraziarvi per la decisione del governo canadese di stanziare il prossimo pacchetto di assistenza militare. Questo rafforza le nostre Forze Armate per una lotta efficace contro l'aggressore».

Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, durante l'incontro con la ministra degli Esteri canadese Melanie Joly, in visita oggi a Kiev.

Zelensky ha ringraziato la ministra per il ruolo di guida del Canada nei lavori della Coalizione internazionale per il ritorno dei bambini ucraini sfollati, scrive Ukrinform.

«Per noi il ritorno di tutti i cittadini ucraini, compresi i bambini, rimane una priorità fondamentale. Siamo grati al Canada per il suo ruolo significativo nella creazione della Coalizione internazionale per il ritorno dei bambini in patria», ha osservato il Capo di Stato.

I due hanno anche discusso la preparazione di un documento bilaterale con il Canada sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, da firmare a breve. Dall'inizio dell'invasione russa su larga scala, il Canada ha fornito all'Ucraina aiuti militari per quasi 2 miliardi di dollari.

17:59
17:59
Russia: editore blocca i pagamenti alla scrittrice anti-guerra

La casa editrice russa Ast ha annunciato di aver bloccato il pagamento dei diritti d'autore a Ludmila Ulitskaya, una delle più celebri scrittrici russe contemporanee che si è schierata contro l'invasione dell'Ucraina.

A riportare la notizia sono diversi media russi, tra cui Meduza, secondo cui la scrittrice sarebbe stata recentemente vittima di uno «scherzo telefonico» di Vovan e Lexus: due imitatori che sono soliti prendere di mira politici occidentali e dissidenti russi.

Pensando di parlare con un alto funzionario della presidenza ucraina, Ulitskaya avrebbe detto che i proventi dei diritti dei suoi libri «vanno in Ucraina». Subito dopo, Ast ha annunciato lo stop ai pagamenti dei diritti all'autrice «finché la situazione non sarà chiarita» e l'Università tecnica russa Mendeleyev le ha revocato il titolo di professoressa onoraria.

Citando i giornalisti di Agentstvo, Novaya Gazeta Europe scrive che i libri di Ulitskaya - voce spesso critica nei confronti del governo di Putin e della sua deriva autoritaria - potrebbero essere stati persino ritirati da alcune biblioteche della Russia, e in particolare di Mosca.

17:45
17:45
Putin: «La nostra industria militare ha realizzato un'impresa»

Durante l'intervento militare in Ucraina l'industria degli armamenti russa ha realizzato «un'impresa» aumentando la quantità e la qualità della produzione. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, paragonando i successi dei lavoratori del settore durante questo conflitto a quelli della Seconda guerra mondiale «contro l'industria dell'Europa, che a quel tempo lavorava per la Germania nazista».

Fra i dati forniti da Putin, che parlava ad un forum sul conflitto in Ucraina, vi è «un aumento di cinque volte nella produzione di carri armati».

Secondo il presidente, citato dall'agenzia Tass, gli armamenti attualmente prodotti dalla Russia sono «chiaramente superiori a tutto», e quindi anche a quelli della Nato. Putin ha detto di riferirsi ai «missili, ai veicoli corazzati, e a tutto quello che è usato in battaglia».

17:04
17:04
«Distrutti 3 aerei russi in attacco a aeroporto Crimea»

Almeno tre aerei russi sono stati distrutti durante l'attacco del 31 gennaio all'aeroporto di Belbek in Crimea. Lo ha riferito il portavoce dell'aeronautica delle forze armate ucraine, Yuriy Ignat, come riporta Rbc Ua. Ci sarebbero state anche vittime tra il personale.

Secondo Ignat, la migliore conferma delle conseguenze dell'attacco all'aeroporto sono le immagini satellitari, «ma una conferma ancora migliore sono i necrologi russi».

16:58
16:58
«Giudicheremo la causa di Kiev contro Mosca»

La Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha dichiarato di avere la giurisdizione per giudicare la maggior parte della causa intentata dall'Ucraina per la brutale invasione russa del 2022, con la richiesta di risarcimento da parte di Kiev.

L'Ucraina ha trascinato la Russia davanti alla Corte Onu pochi giorni dopo l'inizio della guerra.

16:45
16:45
L'avvocata di Navalny nella lista dei ricercati di Mosca

La Russia avrebbe inserito nella sua lista dei ricercati Olga Mikhailova, legale dell'oppositore russo in carcere per motivi politici Alexey Navalny: lo sostiene la testata online Meduza citando dati del ministero dell'Interno russo secondo i quali l'avvocata sarebbe ricercata.

A metà gennaio, Olga Mikhailova aveva detto proprio a Meduza di essere stata accusata in contumacia dalle autorità russe di «partecipazione a una comunità estremista». La notizia arriva quattro mesi dopo che altri tre avvocati del dissidente sono stati arrestati in Russia con accuse di «estremismo».

Le accuse contro tutti e quattro gli avvocati rispecchiano quelle rivolte a Navalny. Il governo russo sta infatti inasprendo la repressione sul dissenso e nel 2021 ha bollato come «estremiste» tutte le organizzazioni legate a Navalny: sia i suoi uffici regionali sia la sua Fondazione Anticorruzione. Lo scorso agosto Navalny è stato condannato a 19 anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza con un'accusa di «estremismo».

14:32
14:32
«Ci sono stati errori tattici nella controffensiva, l'Ucraina deve cambiare tattica»

La controffensiva delle forze armate ucraine nel 2023 «ha lasciato un certo residuo negativo, ci sono stati errori tattici di cui parlano sia il comando militare che quello politico», pertanto durante la nuova offensiva «l'Ucraina deve cambiare tattica».

Lo sostiene in una lunga intervista a Canale 24 ucraino il consigliere del presidente ucraino, Mykailo Podolyak, mentre da giorni si rincorrono le voci di un siluramento del capo dell'esercito, Valery Zaluzhny.

Quanto alla sostituzione del comandante delle forze armate e alla domanda se il suo posto sarà preso dal capo del Gur Kyrylo Budanov, il consigliere di Zelensky afferma: «La guerra è guerra, non esiste un processo politico. Tutto ciò che riguarda le decisioni sul personale spetta al Comandante in Capo Supremo. Data la necessità di realizzare un obiettivo strategico, ha bisogno di decisioni tattiche operative e di una comprensione di ciò che faremo domani o dopodomani».

Per Podolyak, «la responsabilità strategica della guerra spetta al Comandante Supremo. La sua immediata linea di comando nomina, mi si perdoni il paragone, responsabili operativi della guerra. Queste non sono posizioni elettive o politiche».

La guerra, aggiunge, «riguarda i risultati. Se questi risultati ci saranno, allora potranno essere ulteriormente implementati, perché la Russia, per bocca di Putin, dichiara che continuerà ad attaccarci. L'unico modo per punire la Russia per tutti i suoi crimini di guerra è impedirle di vincere».

Quanto alla modifica della mobilitazione, il consigliere del presidente pur ammettendo che è una decisione difficile sostiene che «deve essere modernizzata. Deve soddisfare i requisiti di guerra del tipo che abbiamo oggi. Questa è una guerra grande, a lungo termine e su larga scala».

13:00
13:00
Melanie Joly lancia una coalizione per riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia

La ministra degli Esteri canadese, Melanie Joly, ha annunciato oggi a Kiev il lancio di una coalizione per riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia e nei territori occupati.

«L'importanza del ritorno dei bambini non può essere sottovalutata perché è una questione di umanità, ed è per questo che oggi Canada e Ucraina lanceranno una coalizione per restituire i bambini ucraini rapiti dalla Russia», ha detto Joly nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, come riporta Ukrinform.

«Il Canada è un caro amico e alleato che fornisce sostegno a lungo termine» all'Ucraina, ha scritto Kuleba su X. «Ci siamo concentrati sul libero scambio tra Ucraina e Canada, sull'uso dei beni russi congelati, sugli aiuti militari, sulle sanzioni, sulla formula di pace e sul ritorno dei bambini ucraini rapiti dalla Russia», ha aggiunto.

12:35
12:35
Uccisi due collaboratori di una ONG svizzera

Due dipendenti dell'organizzazione non governativa Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (Aces) sono stati uccisi ieri alle 14.30 circa in un «attacco mortale» nel sud-est dell'Ucraina, ha annunciato oggi l'ONG, senza fornire informazioni definitive sulla loro nazionalità.

«Un gruppo di collaboratori è stato attaccato (...) durante un'operazione umanitaria. Due degli stimati colleghi del team hanno tragicamente perso la vita e altri membri dello staff sono rimasti feriti», ha dichiarato l'ONG in un comunicato.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) è a conoscenza dell'accaduto e, stando alle informazioni in suo possesso, non ci sono svizzeri tra le vittime, ha dichiarato a Keystone-ATS.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato su X (già Twitter) che due operatori umanitari francesi sono stati uccisi in Ucraina da un attacco russo. Contattato da Keystone-ATS, il portavoce di Aces ha dichiarato che i primi risultati delle indagini indicano che le due vittime sono francesi.

11:17
11:17
«Putin vuole integrare i territori occupati entro il 2030»

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato i piani di Mosca per integrare i territori ucraini occupati nella Federazione Russa entro i prossimi sei anni: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), come riporta Ukrainska Pravda.

Mosca intende portare i territori occupati dell'Ucraina alla pari con la Russia in «aree chiave» entro il 2030, ha affermato Putin senza specificare le aree. Secondo il centro studi statunitense, ciò dimostra che la Russia sta iniziando ad attuare piani a lungo termine e non prevede alcuna concessione territoriale.

Inoltre, il leader russo ha invitato le banche a non aver paura delle sanzioni occidentali e ad intensificare il loro lavoro nei territori occupati, osservando che le entità russe hanno stabilito reti clientelari con le regioni occupate dell'Ucraina.

09:20
09:20
Blackout a Kryvyi Rih dopo droni russi

Sono stati riportati in superficie tutti i minatori, oltre 100, che nella notte erano rimasti bloccati in due miniere nel distretto di Kryvyi Rih, nella regione centrale ucraina di Dnipropetrovsk, a causa di un blackout provocato da un attacco con droni delle forze russe.

Lo ha reso noto su Telegram il presidente del Consiglio di difesa della città, Oleksandr Vilkul, come riporta Ukrinform.

«Tutti i 113 minatori sono in superficie. Ringrazio i soccorritori delle miniere, il Servizio statale di emergenza, i collettivi di gestione e di lavoro di Kzhrk e Arcelor», si legge nel messaggio.

07:59
07:59
Zelensky: «Dall'UE un segnale a Mosca, l'Europa resisterà»

Con «la tanto attesa decisione» sugli aiuti all'Ucraina, «l'Europa ha dimostrato esattamente il tipo di unità di cui ha bisogno: 27 Paesi, insieme. Questo è un chiaro segnale a Mosca che l'Europa resisterà e non verrà spezzata dalle ondate distruttive» del Cremlino.

Lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale su Telegram. «Allo stesso tempo, è un chiaro messaggio oltre Atlantico - ha ribadito - che l'Europa sta assumendo i suoi obblighi. Aspettiamo le decisioni dell'America».

06:31
06:31
Il punto alle 06.00

Dopo un ritardo di mesi, il Senato degli Stati Uniti voterà mercoledì prossimo su un pacchetto di aiuti all'Ucraina e a Israele, lo ha annunciato il leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer. I negoziatori del Senato degli Stati Uniti avevano precedentemente concordato un accordo che limita in modo significativo gli attraversamenti illegali di migranti al confine meridionale, sbloccando al contempo 61 miliardi di dollari di assistenza militare per l'Ucraina. I repubblicani al Senato degli Stati Uniti avevano già bloccato una legge di finanziamento che includeva gli aiuti per l'Ucraina il 6 dicembre, insistendo sul fatto che qualsiasi ulteriore aiuto militare deve includere importanti modifiche alle frontiere interne. Se il Senato voterà a favore della legge, questa passerà alla Camera dei Rappresentanti, dove si profila una potenziale resa dei conti tra democratici e repubblicani. Lo speaker Mike Johnson ha detto che la legge «arriverebbe già morta».

Il presidente Joe Biden ha chiamato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen per ringraziarla per l'approvazione da parte dell'Unione di 50 miliardi di euro in aiuti per l'Ucraina. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Si tratta, ha fatto sapere il presidente americano, di un «significativo pacchetto di aiuti finanziari» che «aiutera' notevolmente l'Ucraina mentre continua a combattere contro l'aggressione della Russia», ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.  

Due volontari francesi sono stati uccisi e altri tre sono rimasti leggermente feriti in un attacco russo a Beryslav, vicino a Kherson, nell'Ucraina meridionale. La polizia nazionale ucraina ha riferito che due uomini di nazionalità francese sono morti in seguito a un attacco di droni e che tre uomini e una donna sono rimasti feriti, annunciando su Telegram l'apertura di un'indagine per violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra. «Tutte le vittime erano arrivate nella regione di Kherson come volontari», ha aggiunto la polizia ucraina. Beryslav, che prima della guerra contava circa 12.000 abitanti, si trova sulla sponda settentrionale del fiume Dnipro, vicino alla linea del fronte. 

Il capo della Difesa rumeno Gheorghita Vlad ha esortato il suo Paese e la Nato a prepararsi meglio per una potenziale guerra con la Russia, avvertendo che Mosca continuerà la sua escalation militare se avrà successo in Ucraina. «La Federazione russa è diventata un problema per l'ordine mondiale e per la democrazia: in realtà è una guerra della Russia con il mondo democratico, non con l'Ucraina», ha detto il più alto ufficiale militare della Romania in un'intervista all'emittente Europa libera. Nominato capo della Difesa nel novembre 2023, Vlad ha detto di ritenere che la Russia «non si fermerà» all'Ucraina: «se vincerà, l'obiettivo principale sarà poi la Repubblica di Moldavia. Assisteremo a tensioni nei Balcani occidentali. Sono più che convinto che la politica del presidente Vladimir Putin aumenterà nell'immediato futuro». «Dobbiamo discutere una politica per preparare la popolazione», ha affermato l'alto ufficiale riferendosi alla legislazione rumena che mira a introdurre l'addestramento militare volontario per i rumeni di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Vlad ha confermato che la Romania conta attualmente 80.000 soldati professionisti nelle sue forze armate e punta ad aumentare quel numero fino a circa 120.000 effettivi. Il capo della Difesa ha anche osservato che le riserve militari della Romania sono rimaste ai livelli del 2007.