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Gli Stati Uniti confermano: «Prove della presenza di truppe nordcoreane in Russia»

I servizi segreti di Seul hanno condiviso l'intelligence raccolta: sarebbero 12 mila, in totale, i militari promessi a Mosca – Berlino, intanto, ha convocato l'ambasciatore di Pyongyang per chiedere conto della notizia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Gli Stati Uniti confermano: «Prove della presenza di truppe nordcoreane in Russia»
Red. Online
23.10.2024 06:00
19:41
19:41
Le guerre irrompono a Kazan, Xi: «Basta benzina su fuoco»

Le guerre in Medio Oriente e in Ucraina hanno fatto irruzione nei lavori del vertice dei paesi del Brics in Russia, con appelli dei vari leader a iniziative per riportare la pace. Ma sul conflitto ucraino la dichiarazione finale non si è spinta oltre un generico apprezzamento delle «proposte di mediazione» da vari paesi, senza attribuire responsabilità. È rimasto quindi inascoltato l'appello dell'Ue che invitava i partecipanti al summit della città di Kazan a «chiedere a Vladimir Putin (il presidente russo) di porre immediatamente fine alla guerra contro il popolo ucraino».

Decisamente al di sotto delle aspettative anche le conclusioni sul processo per la costruzione di un sistema di pagamenti alternativo al dollaro e allo Swift che consenta ai paesi del Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti e Iran) di continuare i commerci e gli investimenti reciproci evitando gli ostacoli conseguenti alle sanzioni occidentali.

Durante la sessione plenaria Putin ha affermato che «il dollaro viene usato come un'arma» dagli Usa. Una posizione ribadita dal presidente iraniano Massud Pezeshkian. Ma nel documento finale ci si limita ad incoraggiare «il rafforzamento delle reti bancarie all'interno dei Brics» e «i pagamenti in valute locali», rimandando eventuali decisioni più incisive a «future discussioni».

Il tema dell'Ucraina è stato subito posto sul tavolo dal presidente cinese Xi Jinping, che ha parlato di iniziative di quelli che ha chiamato gli «amici della pace»: la stessa Cina, il Brasile e altri paesi del cosiddetto Sud globale. L'obiettivo, ha aggiunto Xi, è quello di «prevenire l'escalation», convincendo le parti ad astenersi dal «gettare altra benzina sul fuoco».

«Ci sono due guerre in atto che potrebbero estendersi a tutto il mondo», e quindi vanno fermate, gli ha fatto eco il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che interveniva in videoconferenza. Il Cremlino ha dichiarato che «molti paesi» che partecipano al vertice «esprimono la loro disponibilità a fungere da mediatori» e che Putin «accoglie con favore» questi sforzi. Ma l'Ucraina è menzionata solo una volta nelle 43 pagine della dichiarazione finale, laddove si prende atto «delle relative proposte di mediazione e di buoni uffici volti a garantire una soluzione pacifica del conflitto».

L'Ucraina sarà tra i temi al centro del colloquio in programma domani tra il presidente russo e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, arrivato oggi a Kazan. Così come la situazione in Medio Oriente, sottolineano fonti russe.

In merito a quest'ultima crisi, le prese di posizione nei lavori odierni sono state molto più esplicite. Nella dichiarazione finale i Brics chiedono tra l'altro «l'immediata cessazione delle ostilità» in Libano e sottolineano «la necessità di preservare la sovranità e l'integrità territoriale» del paese.

Viene inoltre invitato Israele a mettere fine agli attacchi alla Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil). Del conflitto mediorientale Putin ha parlato in incontri bilaterali avuti nelle ultime ore con Pezeshkian e con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che non fa parte dei Brics. A Mosca è intanto arrivato per una serie di colloqui il vice capo dell'ufficio politico del movimento islamista al potere a Gaza Hamas, Musa Abu Marzouk, dopo una prima visita nel giugno scorso.

Anche Xi ha avuto due incontri bilaterali: con Pezeshkian e con Narendra Modi. Un colloquio di particolare valore quello con il premier indiano, perché è il primo vertice tra i due paesi dopo i sanguinosi scontri alla frontiera indo-cinese nel 2020. L'incontro è arrivato sulla scia dell'accordo sui pattugliamenti del confine conteso annunciato all'inizio di questa settimana.

Cina e India «dovrebbero rafforzare la comunicazione e la cooperazione, gestire adeguatamente i conflitti e le differenze e realizzare i reciproci sogni di sviluppo», ha detto Xi. Mentre Modi ha sottolineato che «le relazioni tra India e Cina sono molto importanti non solo per i nostri popoli, ma anche per la pace, la stabilità e il progresso globale».

17:11
17:11
Uno stop ai raid sulle strutture energetiche sarebbe un passo verso la de-escalation

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che un'eventuale intesa tra Russia e Ucraina per mettere fine ai raid contro «le rispettive infrastrutture energetiche» potrebbe essere un passo verso la de-escalation del conflitto: lo scrive il quotidiano economico-finanziario britannico Financial Times.

«Abbiamo visto durante il primo vertice» di pace «che poteva esserci una decisione sulla sicurezza energetica. In altre parole: noi non attacchiamo le loro infrastrutture energetiche, loro non attaccano le nostre. Ciò potrebbe portare alla fine della fase calda della guerra? Penso di sì», ha detto Zelensky secondo il Financial Times.

«Tutti già comprendono quali sono i suoi passi verso la pace, e quali sono quelli reali», ha replicato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti, sostenendo che a Mosca le dichiarazioni di Zelensky siano viste come «un fumetto poco interessante».

L'esercito russo è accusato di aver provocato gravissimi danni alle infrastrutture energetiche ucraine coi suoi bombardamenti, lasciando secondo Kiev milioni di persone senza elettricità e quindi spesso senza luce, acqua e riscaldamenti, anche in pieno inverno, per periodi più o meno estesi. Le forze ucraine sembrano invece aver colpito in questi anni diversi depositi di petrolio o carburante in Russia con raid di droni.

16:59
16:59
Russia: «Fake news» sui soldati nordcoreani

La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha respinto come «fake news» (notizie false) generate da Kiev le affermazioni sull'invio di truppe nordcoreane in Russia che potrebbero essere impiegate in Ucraina.

«La cooperazione della Russia con la Corea del Nord nella sfera militare e in altre sfere non viola le legge internazionali e non provoca alcun danno alla Corea del Sud», ha detto la portavoce, citata dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. Zakharova ha invitato Seul a «non soccombere alle provocazioni», aggiungendo che Kiev ha messo in circolazione tali voci per convincere la Corea del Sud a fornire armi letali alla stessa Kiev.

16:35
16:35
Il Consiglio UE adotta pacchetto aiuti da 35 miliardi a Kiev

A seguito della conclusione positiva della procedura scritta, il Consiglio dell'Ue ha adottato il pacchetto di assistenza finanziaria all'Ucraina, comprendente un prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria fino a 35 miliardi di euro (33 miliardi di franchi) e un meccanismo di cooperazione in materia di prestiti che sosterrà l'Ucraina nel rimborso di prestiti fino a 45 miliardi forniti dall'Ue e dai partner del G7 (Gruppo dei sette, di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti). Lo comunica la presidenza ungherese di turno.

Non fa parte del pacchetto approvato la modifica sulla durata dell'immobilizzazione degli asset sovrani russi che deve essere approvata all'unanimità.

16:12
16:12
Modi: «Relazioni con Cina importanti per pace globale»

«Le relazioni tra India e Cina sono molto importanti non solo per i nostri popoli, ma anche per la pace, la stabilità e il progresso globale». Lo ha detto il premier indiano Narendra Modi incontrando nella città russa di Kazan, a margine del vertice dei paesi del Brics, il leader cinese Xi Jinping per il primo vertice bilaterale dopo gli scontri di frontiera del 2020.

«Il mantenimento della pace e della stabilità lungo il confine deve rimanere la nostra priorità», ha aggiunto Modi, citato dall'agenzia multimediale indiana Ani, ripresa da quella non governativa russa Interfax. «La fiducia reciproca, il rispetto reciproco e la sensibilità reciproca - ha detto ancora il premier indiano - devono rimanere alla base delle nostre relazioni».

15:42
15:42
20 miliardi in prestito dagli USA a Kiev con asset russi

«Oggi gli USA annunciano che metteranno a disposizione 20 miliardi nel prestito da 50 miliardi di dollari (43,1 miliardi di franchi al cambio attuale) all'Ucraina che sarà ripagato con gli interessi degli asset russi congelati. Gli altri 30 saranno a carico di diversi altri partner, come UE, Regno Unito, Canada e Giappone»: lo ha annunciato un alto dirigente della Casa Bianca in una conferenza con un ristretto gruppo di corrispondenti in USA, tra cui l'agenzia di stampa italiana Ansa. Oggi è atteso un annuncio del G7.

15:36
15:36
NATO: «Prove di presenza di truppe nordcoreane in Russia»

«Gli alleati hanno confermato le prove di uno schieramento di truppe della Repubblica popolare democratica di Corea in Russia. Se queste truppe fossero destinate a combattere in Ucraina, ciò segnerebbe una significativa escalation nel sostegno della Corea del Nord alla guerra illegale della Russia e un ulteriore segno delle significative perdite della Russia in prima line», dichiara la portavoce della NATO Farah Dakhlallah. «Ci stiamo consultando attivamente all'interno dell'Alleanza su questo tema, e il Consiglio Nord Atlantico riceverà un briefing dalla Repubblica di Corea e discuterà ulteriormente la questione presto», aggiunge Dakhlallah.

14:55
14:55
Regno Unito e Germania siglano un patto militare: «È un messaggio a Putin»

È stato firmato oggi a Londra un patto militare che mira a rafforzare la cooperazione bilaterale fra Regno Unito e Germania nell'ambito della difesa, accanto al comune impegno multilaterale come alleati in seno alla Nato e con una chiara impronta di «contenimento» antirusso.

Il documento, denominato Accordo di Trinity House, era ampiamente preannunciato ed è stato rivendicato dal nuovo governo laburista britannico di Keir Starmer come qualcosa di «storico», sullo sfondo dell'impegno più generale a «resettare» in alcuni settori strategici le relazioni con i vari singoli paesi dell'Ue dopo la Brexit.

L'intesa, sottoscritta dai ministri della difesa, il britannico John Healey e il tedesco Boris Pistorius e additata a modello dal premier Starmer, prevede in particolare iniziative congiunte e una collaborazione militare più stretta sul «fronte orientale della Nato», nel contesto dell'escalation di tensioni con Mosca e della guerra in Ucraina. Nonché un programma di esercitazioni a due più frequenti e d'interscambio d'armi ad hoc.

«Noi condividiamo le stesse minacce», ha detto Healey in una conferenza stampa tenuta a conclusione delle cerimonia della firma, puntando il dito in primis contro la Russia del presidente Vladimir Putin. Questo accordo «manda un segnale ai nostri avversari: che intendiamo dissuaderli e che siamo pronti a difenderci da ogni aggressione».

«Di fronte alla politica di divisione e di distruzione di Putin - gli ha fatto eco Pistorius, in tono meno bellicoso - noi proponiamo altre cose, la solidarietà e la fiducia».

Durante l'incontro è stato ribadito l'impegno a sostenere Kiev di Londra e Berlino, principali fornitori europei di aiuti militari e finanziari all'Ucraina del presidente Volodymyr Zelensky in questi oltre due anni e mezzo di conflitto aperto con la Russia.

14:18
14:18
Lula: «Le due guerre possono espandersi a tutto il mondo»

«Ci sono due guerre in atto che potrebbero estendersi a tutto il mondo», e quindi vanno fermate. Lo ha affermato il presidente brasiliano Luis Ignacio Lula da Silva intervenendo alla sessione di apertura del vertice Brics a Kazan, riferendosi ai conflitti in Medio Oriente e in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Lula ha parlato in videoconferenza perché è dovuto rimanere in Brasile a causa dei postumi di un incidente domestico.

14:07
14:07
«Gli istruttori russi prevedono numerose vittime nordcoreane»

Gli istruttori russi ritengono che «i soldati nordcoreani siano in forma fisica e mentale, ma non hanno la comprensione della guerra moderna, come gli attacchi dei droni. E si aspettano anche numerose vittime e feriti tra i nordcoreani». Il deputato del Partito Democratico Park Sun-won, dopo l'audizione parlamentare dei vertici dell'intelligence di Seul, ha riferito che l'agenzia di spionaggio (Nis) ha segnalato che il Nord ha trasferito le famiglie delle truppe inviate in un luogo non identificato per l'isolamento «al fine di gestire la situazione in modo confidenziale ed efficace», ha aggiunto Park, nel resoconto della Yonhap.

L'invio delle truppe nordcoreane, di stanza attualmente in strutture militari russe e in fase di adattamento alle nuove circostanze, si ritiene sia stato discusso dopo il patto di impegno alla difesa reciproca, firmato a giugno dal leader Kim Jong-un e dal presidente russo Vladimir Putin.

Per quanto riguarda la ragione alla base dell'iniziativa di Pyongyang, i servizi segreti di Seul ritengono che lo Stato eremita volesse consolidare i suoi legami militari con Mosca e cercare l'intervento russo nelle questioni della penisola coreana in caso di emergenza, oltre a puntare a un sostegno per affrontare le difficoltà croniche dell'economia e per modernizzare le sue forze armate.

«Ci si aspetta che la Russia offra un risarcimento alla Corea del Nord in cambio dell'invio delle truppe», ha riferito sul punto Lee Seong-kweun, deputato del partito di governo People Power Party, sempre secondo la Yonhap.

14:02
14:02
Putin: «È un grande errore usare il dollaro come un'arma»

Il presidente russo Vladimir Putin si è detto d'accordo con l'affermazione della responsabile della Nuova banca di sviluppo dei Brics, Dilma Roussef, secondo la quale «il dollaro viene usato come un'arma», e ha dichiarato che si tratta di «un grosso errore». Lo riporta l'agenzia ufficiale russa Tass.

«Sì, in effetti lo vediamo, è cosi, pensiamo che sia un grosso errore da parte di chi lo fa, perché l'utilizzo del dollaro, ed esso continua ad essere il più importante strumento delle finanze mondiali, come strumento di raggiungimento di obiettivi politici mina la fiducia in questa valuta ed abbassa le sue possibilità» ha detto il presidente russo.

13:44
13:44
Putin: «C'è il rischio di una crisi globale anche a causa delle sanzioni»

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che c'è «un notevole potenziale di crisi» globale dovuto, a suo dire, anche alla «crescita cronica del peso del debito nei paesi sviluppati», alla «pratica delle sanzioni unilaterali, del protezionismo e della concorrenza sleale»: lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. I Paesi occidentali hanno imposto numerose sanzioni alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino.

«C'è anche un notevole potenziale di crisi. Non si tratta solo delle crescenti tensioni geopolitiche, ma anche del fatto che continua la crescita cronica del peso del debito nei paesi sviluppati» e che «la pratica delle sanzioni unilaterali, del protezionismo e della concorrenza sleale è in espansione», ha detto Putin secondo la Tass intervenendo al summit Brics in corso a Kazan.

13:35
13:35
«Gli attacchi russi ai porti ucraini frenano il cibo per Gaza»

Il premier britannico Keir Starmer ha accusato la Russia di compromettere le forniture di cibo a Gaza con l'intensificarsi degli attacchi contro i porti ucraini e le navi che rientrano nel programma alimentare di esportazioni rivolto alle popolazioni di Medio Oriente, Asia e Africa.

Il primo ministro ha puntato il dito contro il presidente russo Vladimir Putin «disposto a scommettere sulla sicurezza alimentare globale» nel conflitto in corso.

Starmer ha citato le informazioni dell'intelligence di Londra secondo cui tra il 5 e il 14 ottobre almeno quattro navi cargo sono state colpite da «munizioni russe».

13:20
13:20
«Bisogna limitare il reddito di cittadinanza agli ucraini»

Il ministro delle finanze tedesco vuole risparmiare sui sussidi tedeschi per gli ucraini in Germania e sulle misure previste dal reddito di cittadinanza: «Credo che su questo si possano risparmiare dei miliardi», ha affermato in un'intervista rilasciata a Wirstchaftswoche.

«A causa della guerra, gli ucraini non devono affrontare il percorso della richiesta di asilo. Dall'altro lato però non dovrebbero ricevere subito il reddito di cittadinanza, concepito per garantire la partecipazione sociale con un minino contributo socioeconomico a chi è senza lavoro», ha affermato.

Anche nel caso di chi percepisce il sussidio fra i cittadini tedeschi, Lindner propone di rivedere il cosiddetto «Burgergeld», prevedendo ad esempio cifre forfettarie sui contributi per il fitto dell'appartamento, «chi riceve la misura può scegliere un'abitazione più piccola e decidere come riscaldare l'ambiente».

13:18
13:18
Kiev: «Nella notte un missile e 81 droni russi sull'Ucraina»

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile e 81 droni di vario tipo: lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 57 velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti.

Inoltre, 15 droni sono caduti in aree aperte e altri nove si trovano ancora nello spazio aereo del Paese.

13:08
13:08
Putin: «Si sta formando un ordine mondiale multipolare»

«È in corso il processo di formazione di un ordine mondiale multipolare, un processo dinamico e irreversibile»: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin inaugurando il summit dei Paesi Brics a Kazan, in Russia. Lo riporta l'agenzia di stampa Afp.

Il Cremlino ha dichiarato che «molti Paesi» che partecipano al vertice Brics a Kazan «esprimono la loro disponibilità a fungere da mediatori» per cercare di mettere fine alla guerra in Ucraina e che il presidente russo Vladimir Putin accoglie con favore questi sforzi, scrive l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti citando un'intervista del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, al canale Ntv.

Da parte sua il presidente cinese Xi Jinping, nella sezione iniziale del vertice, ha affermato che è necessario «prevenire l'escalation» e astenersi dal «gettare altra benzina sul fuoco» nel conflitto in Ucraina.

12:56
12:56
Kiev invita i soldati nordcoreani in Ucraina ad arrendersi

L'Ucraina ha invitato oggi tutti i soldati nordcoreani inviati da Mosca nel suo territorio ad arrendersi, dopo che Seul aveva riferito che questi combattenti sarebbero stati inviati in Russia.

"Arrendetevi come prigionieri di guerra! L'Ucraina vi proteggerà, vi nutrirà e vi terrà al caldo!", si legge in un messaggio tradotto anche in coreano e indirizzato ai "combattenti" nordcoreani, pubblicato da un servizio gestito da Servizi segreti militari di Kiev.

12:55
12:55
Gli Stati Uniti confermano: «Prove della presenza di truppe nordcoreane in Russia»

Gli Usa confermano per la prima volta la presenze di truppe nordcoreane in Russia. Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha affermato che "ci sono prove della presenza di truppe della Corea del Nord in Russia.

Cosa stanno facendo esattamente lì? Queste sono cose che dobbiamo ancora scoprire".

Proprio oggi Seul ha denunciato che 3000 militari di Pyongyang sono già in Russia, con la previsione di 10'000 entro dicembre, ma finora né Washington né la Nato si erano sbilanciati.

La vicenda solleva preoccupazioni circa l'escalation delle tensioni e il rischio di un conflitto più ampio in Ucraina che coinvolga attivamente un Paese terzo.

12:20
12:20
«In arrivo a Kiev 3 caccia Mirage 2000-5 francesi»

Saranno tre gli aerei da caccia francesi Mirage 2000-5 che la Francia consegnerà all'Ucraina nel primo trimestre del 2025: lo scrive il quotidiano La Tribune, che cita fonti attendibili.

Lo scorso otto ottobre il ministro delle Forze armate francesi, Sébastien Lecornu, aveva annunciato che il primo lotto dei caccia sarà consegnato a Kiev «nel primo trimestre del 2025».

12:13
12:13
Berlino convoca l'ambasciatore nordcoreano sul sostegno alla Russia

Berlino ha convocato l'ambasciatore nordcoreano per chiedere conto delle notizie sul supporto alla Russia nella guerra in Ucraina. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa a Berlino.

11:46
11:46
«Il mese scorso record di 1300 droni russi contro l'Ucraina»

Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina a settembre oltre 1300 droni kamikaze, il maggior numero di velivoli d'attacco senza pilota registrato in un solo mese dall'inizio del conflitto nel febbraio del 2022: lo riporta oggi il ministero della Difesa britannico sulla base dati di intelligence.

«In base ai ritmi attuali, è quasi certo che la Russia supererà questo numero nell'ottobre del 2024», si legge inoltre nel rapporto.

Il ministero ha aggiunto che attualmente non è chiaro se la Russia sarà in grado di mantenere questo ritmo fino alla fine del 2024.

Tuttavia, la Russia sta quasi certamente espandendo la sua capacità di condurre attacchi con droni su larga scala contro l'Ucraina, integrando le forniture iraniane con una crescente produzione interna.

11:46
11:46
Kiev: «Abbiamo ricevuto 1,1 miliardi di dollari dal Fondo Monetario»

Circa 1,1 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale (Fmi) sono già arrivati in Ucraina: lo ha annunciato il primo ministro Denys Shmyhal, come riporta Ukrinform.

«Circa 1,1 miliardi di dollari dal Fmi sono già arrivati in Ucraina. I fondi verranno utilizzati per coprire importanti spese di bilancio di natura non militare», ha scritto il premier su Telegram.

Shmyhal ha osservato che l'Ucraina ha ricevuto la tranche grazie al successo della quinta revisione dell'Extended Fund Facility per un importo di 15,6 miliardi di dollari. «Siamo grati al Fondo per il costante sostegno all'Ucraina. Stiamo già iniziando un lavoro congiunto sulla prossima revisione del programma», ha aggiunto.

11:45
11:45
«Il dirigente di Hamas Abu Marzuk a Mosca»

Il vice capo dell'ufficio politico di Hamas, Musa Abu Marzouk, è arrivato a Mosca per colloqui, secondo quanto riferito da una fonte diplomatica all'agenzia Ria Novosti. Abu Marzuk era stato in Russia anche nel giugno scorso.

11:37
11:37
Seul: «Sono già 3000 i soldati nordcoreani in Russia»

Sono circa 3000 i militari della Corea del Nord già in Russia, con la previsione di 10'000 entro dicembre. È quanto stima il National Intelligence Service (Nis), l'intelligence di Seul, nel resoconto della Yonhap.

L'intelligence sudcoreana ritiene che circa 3000 soldati nordcoreani siano stati inviati in Russia per supportare la guerra in corso di Mosca contro l'Ucraina, con la previsione che circa e 10'000 militari debbano essere schierati entro dicembre.

I vertici del National Intelligence Service (Nis), i servizi segreti di Seul, hanno condiviso le informazioni in possesso con i deputati sudcoreani nel corso di una audizione a porte chiuse del Comitato parlamentare di intelligence.

Il Nis, ha riportato la Yonhap, aveva già riferito nei giorni scorsi che il Nord stava inviando truppe in Russia in linea con la sua decisione di inviare circa 12'000 soldati per combattere al fianco di Mosca contro l'Ucraina e che circa 1500 uomini erano stati trasportati in un primo lotto entro la scorsa settimana a Vladivostok, nell'Estremo Oriente russo.

11:36
11:36
Mosca: «Conquistati altri due villaggi nell'est ucraino»

Le truppe russe hanno conquistato altri due villaggi nell'est dell'Ucraina: Serebryanka e Nikolaevka, nella regione di Donetsk. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe.

11:35
11:35
Kiev: «Preparavano un attacco terroristico nella capitale, arrestati»

Le forze di sicurezza ucraine (Sbu) hanno arrestato due agenti dei servizi segreti russi che stavano preparando un attacco terroristico a Kiev: lo riporta l'emittente Suspilne, che cita la Sbu.

Si tratta di una 20enne residente a Zaporizhzhia e del suo fidanzato 26.enne, reclutati dalla Russia su Telegram. Secondo le indagini, i sospetti avrebbero dovuto fabbricare esplosivi e farli esplodere in un luogo affollato della capitale. I due sono stati arrestati a Zaporizhzhia, dove hanno cercato di dare fuoco ad un veicolo da combattimento della fanteria: sono accusati di tradimento e rischiano l'ergastolo.

10:56
10:56
Mosca: «Un tecnico di Zaporizhzhia pianificava un attentato alla centrale»

Le autorità russe hanno incriminato un tecnico della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, controllata dalle forze di Mosca, con l'accusa di avere pianificato un attentato all'impianto che poteva portare all'uccisione di ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

Fonti delle agenzie di sicurezza hanno detto all'agenzia Tass che il tecnico, Serghei Potynga, è accusato di avere piazzato nel maggio dello scorso anno un ordigno su un'auto che doveva entrare nella centrale, che è stato scoperto dagli agenti della sicurezza.

Le stesse fonti affermano che Potynga ha agito su istruzioni dei servizi segreti ucraini, il cui scopo era «screditare la Russia agli occhi della comunità internazionale per ottenere maggiore sostegno e finanziamenti alle operazioni militari dell'Ucraina».

Potynga, arrestato nel dicembre del 2023, è incriminato per tentato attacco terroristico.

10:46
10:46
«La Corea del Nord ha chiesto a Mosca tecnologia nucleare»

La Corea del Nord ha inviato missili e uomini in Russia per la guerra contro l'Ucraina: in cambio, Pyongyang ha chiesto a Mosca la tecnologia per le armi nucleari tattiche: lo ha detto all'Economist il capo dell'intelligence militare di Kiev (Gur), Kyryll Budanov, come riporta Rbc-Ucraina.

Secondo Budanov, la Russia sta aiutando la Corea del Nord ad aggirare le sanzioni e a «rafforzare» il suo potenziale nucleare, e sta trasferendo al Paese alcune tecnologie per armi nucleari tattiche a bassa potenza e sistemi di lancio di missili sottomarini.

06:00
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Il punto alle 6.00

I ministri dello Sviluppo del G7, riuniti a Pescara, condannano «nei termini più duri possibili» l'aggressione della Russia in Ucraina. I ministri, si legge nella dichiarazione finale, denunciano in particolare le «significative interruzioni del sistema sanitario ucraino», impegnandosi a sostenere Kiev nel compito di garantire la tutela della salute della popolazione. I ministri riconoscono «in particolare l'importanza dell'assistenza allo sviluppo, al recupero e alla ricostruzione per la stabilità macrofinanziaria, le infrastrutture critiche, la crescita economica e la resilienza sociale dell'Ucraina, anche in vista del percorso di adesione del paese all'Unione europea». «Condanniamo con la massima fermezza possibile la guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata della Russia contro l'Ucraina, che ha causato impatti devastanti per il popolo ucraino, comprese donne e ragazze, e sfollamenti di massa e gravi necessità umanitarie -si legge nel comunicato finale -. Ci impegniamo a sostenere il governo ucraino nel suo continuo sforzo per proteggere la salute del popolo ucraino», continua il testo, sottolineando «l'importanza dell'assistenza allo sviluppo e alla ricostruzione per la stabilità macrofinanziaria, le infrastrutture critiche, la crescita economica e la resilienza sociale dell'Ucraina, anche in vista del percorso di adesione del paese all'Ue. Attendiamo con ansia la prossima conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio 2025».

Intanto gli Stati Uniti sono «molto vicini» a finalizzare un contributo da 20 miliardi di dollari a un prestito per l'Ucraina, il quale sarà a sua volta ripagato dai proventi derivanti dagli asset russi congelati. Lo ha detto in conferenza stampa la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen. «Siamo molto vicini, abbiamo completato il 99% del lavoro», ha detto.

L'Ucraina e l'Ungheria, infine, stanno lavorando allo sviluppo delle infrastrutture di frontiera, che aumenteranno la capacità di transito al confine. Lo ha riferito il ministero per lo Sviluppo comunitario e territoriale di Kiev. Il viceministro per lo Sviluppo comunitario e territoriale Serhii Derkach ha incontrato il viceministro ungherese per gli Affari esteri e il commercio, Levente Magyar: le parti hanno discusso dello sviluppo dei posti di blocco automobilistici, dello sviluppo dei collegamenti ferroviari e della partecipazione congiunta al programma dell'Unione Europea «Meccanismo per collegare l'Europa».