Diritti

Global Gender Gap: «Ci vorranno 132 anni per la parità di genere»

Il 2022 ha segnato una battuta d'arresto a livello globale nella parità tra uomo e donna – La Svizzera scende nella graduatoria: è 21.esima
© Shutterstock
Ats
21.06.2023 13:50

Fra crisi multiple e complesse, come l'aumento del costo della vita, gli strascichi della pandemia, l'emergenza climatica, i conflitti su vasta scala e gli esodi migratori, il 2022 ha segnato una battuta d'arresto a livello globale nella parità di genere. A segnalarlo è il report 2023 del Global Gender Gap stilato dal World Economic Forum in 146 Paesi. L'anno scorso si è chiuso con un gap complessivo del 68,1%, il che significa che al ritmo attuale ci vorranno 132 anni per raggiungere la parità totale.

Il rischio di inversione dei progressi è evidente nel caso dell'Italia, fino all'anno scorso nella parte alta della classifica, ma scesa al 79.esimo posto nell'indice generale, dal 63.esimo ricoperto un anno fa.

Il Giappone scivola al 125.esimo posto su 146 nazioni: si tratta del peggior risultato mai registrato dal Paese. Una notizia prontamente ripresa dagli attivisti che si battono per l'uguaglianza di genere - che hanno definito l'esito come la conseguenza dell'inazione del governo di Tokyo, mentre l'esecutivo conservatore ha dichiarato di prendere seriamente la situazione, e di volersi impegnare a risolvere il problema.

Il peggioramento dal 116.esimo posto dell'anno scorso, come evidenziato dal rapporto annuale del Think tank con sede in Svizzera, riflette la ridotta partecipazione delle donne nella politica e nell'economia; il Paese si è anche confermato all'ultimo posto tra i paesi del Gruppo del G7, dietro all'Italia. L'indagine che monitora i progressi verso l'uguaglianza di genere nei principali settori, compresa l'istruzione e la salute, ha evidenziato che appena il 10% dei seggi parlamentari giapponesi e solo l'8,3% delle posizioni ministeriali erano occupati da donne. Il Paese, inoltre, non ha mai avuto un primo ministro donna.

Il Giappone è rimasto indietro anche rispetto ai suoi principali vicini, Corea del Sud e Cina, che si sono classificati rispettivamente al 105.esimo e al 107.esimo posto.

La Svizzera scende in classifica: è 21.esima

Nella classifica dei Paesi in cui vi è una minore disparità tra uomo e donna, la Svizzera si colloca 21.esima su scala mondiale nel 2023.

Nonostante sia sceso di otto piazzamenti nella stessa graduatoria rispetto all'anno scorso, il Paese di Guglielmo Tell gode di una buona salute nel confronto globale.

Come si evince dal rapporto annuale del divario di genere del WEF pubblicato oggi, la Confederazione ha perso terreno rispetto alla 13.esima posizione che ha occupato nel 2022. Sul podio del 2023 troviamo, nell'ordine, Islanda, Norvegia e Finlandia, mentre i tre ultimi piazzamenti sono occupati da Algeria e Chad, nonché dall'Afghanistan come fanalino di coda. La Svizzera è 13.esima in Europa.

I criteri che concorrono a determinare ciò che viene definito come «indice globale del divario di genere» sono quattro: le opportunità e la partecipazione all'economia, la salute, l'emancipazione politica e il livello d'istruzione. È proprio in relazione a quest'ultimo che la Svizzera ha perso il maggior numero delle posizioni in graduatoria tra il 2022 e il 2023, passando da 82.esima a 102.esima.

Il dato più negativo in relazione alla Svizzera riguarda l'indice di emancipazione politica, che si basa ad esempio sul numero di donne nel Parlamento e nel Governo. In questo frangente la Confederazione ha totalizzato 49,1 punti su 100: ciò significa che, a livello appunto politico, la situazione elvetica non è nemmeno a metà del percorso verso una ideale parità di genere. Nonostante ciò, dato che la Svizzera è comunque al 14.esimo posto nella classifica mondiale, si può dire che quella della marcata disparità tra uomo e donna nelle attività politiche è una tendenza che riguarda tutte le nazioni incluse nel rapporto del WEF.

Per quanto concerne gli ambiti dell'educazione e della salute, la Svizzera occupa posizioni dopo la 100.esima di ognuna delle due graduatorie. Tuttavia, consultando le cifre, ci si accorge che in entrambi i settori la Svizzera ha totalizzato più di 96 punti su 100 e che quindi è a un passo dalla parità di genere idealistica. Nella classifica mondiale riguardante la salute, non ci sono nazioni con un punteggio inferiore a 93, mentre, nel caso dell'educazione, i Paesi con meno di 90 punti ricoprono le posizioni dalla 129.esima all'ultima.

Lo studio del Forum economico mondiale ha considerato 146 nazioni di tutto il mondo. L'indice globale del divario di genere ha totalizzato 68,4 punti su 100 nel 2023, ossia 0,3 in più rispetto all'anno scorso.