Graffiti sui treni? Tutto si ripercuote sul prezzo dei biglietti

Nel 2016 i danni dovuti ai vandalismi ammontavano a 5,6 milioni di franchi - Ripulire i vagoni imbrattati richiede decine di ore di lavoro e l'impiego di prodotti chimici specifici
Red. Online
20.06.2018 09:45

LUGANO - Di vagoni imbrattati di vernice in Ticino non se ne vedono molti, ma questo non significa che non ve ne siano. Anzi. L'assenza di treni ricoperti di graffiti è in realtà dovuta solo alla velocità con cui le FFS li tolgono dalla circolazione. L'obiettivo dello sprayer è infatti quello di far vedere il proprio graffito ad un pubblico il più ampio possibile ed è per questo che i vagoni dei treni vengono scelti quale supporto per questo tipo di raffigurazioni. E il fenomeno è tutt'altro che raro in Svizzera e alle nostre latitudini. Basti pensare che, sebbene non vi sia una statistica specifica, nel 2016 in Svizzera, il costo dei danni per atti vandalici a proprietà delle FFS ammontava a 5,6 milioni di franchi.

"Ogni danno, ogni graffito causa costi, che gravano sui conti annuali delle FFS e vanno poi a ricadere anche indirettamente sul calcolo del prezzi dei biglietti: il costo degli atti vandalici e dei graffiti si ripercuote o direttamente sui prezzi finali o attraverso le tasse", spiega la portavoce delle FFS Roberta Trevisan, contattata dal CdT.

A farne le spese sono però gli utenti del servizio: "Quando su un treno viene scoperto un graffito - prosegue Trevisan - il veicolo viene tolto dalla circolazione entro 24 ore. Più velocemente si procede alla rimozione del graffito, meno gli sprayer sono tentati di imbrattare i treni, in quanto la loro "opera" ha vita breve. Togliere questo treno dalla circolazione ha tuttavia ripercussioni sui clienti, in quanto deve essere portato in una officina per la pulizia. Inoltre ha un costo importante. Per togliere completamente il graffito sono necessarie decine ore di lavoro e si devono utilizzare specifici prodotti chimici".

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