Grecia: 14 feriti in scontri su accordo con Macedonia

Dopo il cambiamento del nome voluto dalle autorità dei due Paesi altre manifestazioni con tafferugli in serata
Ats
17.06.2018 18:45

ATENE (articolo attualizzato) - Quattordici persone, tra cui sette poliziotti, sono rimasti feriti negli scontri avvenuti gruppi di contestatori dell'accordo sul nome della Macedonia nel villaggio greco di Pisoderi, poco distante dal lago Prespa, dove oggi è avvenuta la storica firma Atene-Skopje. Lo riferisce Kathimerini. L'intesa, alla presenza dei premier Alexis Tsipras e Zoran Zaev, è stata siglata dai ministri degli Esteri Nikos Kotzias per la Grecia e dal collega macedone Nikola Dimitrov.

Nuovi scontri si sono verificati in serata a Skopje fra polizia e nazionalisti macedoni, contrari all'accordo sul nome del loro Paese firmato oggi in una cerimonia al confine fra Grecia e Macedonia. In base a tale intesa, e se essa sara' ratificata dai due parlamenti, in Macedonia anche da un referendum, il Paese ex jugoslavo si chiamerà Repubblica di Macedonia del nord.

Come hanno riferito i media locali, i dimostranti, nel tentativo di forzare il blocco e entrare in parlamento, hanno lanciato sassi e petardi contro gli agenti in assetto antisommossa, che hanno risposto con i lacrimogeni. Anche in Grecia gruppi di nazionalisti hanno manifesto oggi contro l'intesa, che mantiene il termine 'Macedonia' nel nuovo nome del paese vicino. Un termine, a loro avviso, che appartiene esclusivamente al patrimonio storico e culturale ellenico.

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