Guardie di confine tra serpenti e tartarughe

Tra le merci insolite scovate alla frontiera vi sono gli animali esotici: ecco il bilancio estivo
Emanuele Gagliardi
Emanuele Gagliardi
15.09.2016 06:03

CHIASSO - Quotidianamente c'è chi attraversa la frontiera tra Italia e Svizzera con merce di ogni genere: transita dalle dogane commerciali oppure, a livello di traffico viaggiatori, passa dai valichi, alcuni controllati 24 ore su 24 dalle guardie di confine, altri no. Le piccole dogane dove non è garantita la presenza di personale in uniforme vengono comunque egualmente «visitate», all'improvviso, dalle pattuglie mobili di agenti in grado di effettuare, poi, anche i posti arretrati di controllo sulle strade doganali. Così può capitare che le guardie, oltre ad individuare merce che doveva essere sdoganata e che va oltre il valore della franchigia, e bloccare persone ricercate, trovino anche altro: magari qualcosa di insolito. È il caso di quegli agenti che, in luglio, si sono trovati di fronte ad un serpente vivo, nascosto nel baule di un'auto. Il rettile è stato sequestrato ed è partita una procedura nei confronti del proprietario. Ma il serpente in questione non è l'unico ad essere stato sequestrato: nella rete degli agenti sono finiti, tra l'altro, uccelli esotici e qualche tartaruga. E secondo gli addetti ai lavori, non sono pochi coloro che importano nel cantone specie animali protette senza le dovute autorizzazioni.