Confederazione

Guerra in Ucraina: la Svizzera estende l’elenco delle sanzioni

La Svizzera adotta quindi le modifiche decise dall’Unione europea (UE) a causa del perdurare dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina
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Red. Online
09.07.2024 11:17

L’8 luglio 2024 il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), responsabile delle sanzioni, ha esteso l’elenco delle sanzioni riguardanti la Russia. La Svizzera adotta quindi le modifiche decise dall’Unione europea (UE) a causa del perdurare dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le modifiche entrano in vigore il 9 luglio 2024 alle ore 18.00.

In risposta alla perdurante aggressione militare della Russia contro l'Ucraina e alle sue continue azioni destabilizzanti che minano l'integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina, il 24 giugno l'Unione europea ha adottato nuove misure contro la Russia nell'ambito del suo 14. pacchetto di sanzioni. In quanto dipartimento competente, l'8 luglio 2024 il DEFR ha imposto sanzioni ad altre 69 persone fisiche e 47 società e organizzazioni.

I nuovi inserimenti in elenco riguardano imprenditori, propagandisti e membri dell'esercito e della magistratura. Le sanzioni riguardano anche persone responsabili della deportazione di minori ucraini, così come membri del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa. Tra le imprese e organizzazioni in elenco si tratta prevalentemente di imprese d'armamento e di aziende che concorrono attivamente all'elusione delle sanzioni mediante operazioni in ambito finanziario e commerciale.

Complessivamente, sono oltre 2200 le persone, aziende e organizzazioni sanzionate nell'ambito del regime sanzionatorio contro la Russia; questo totale corrisponde a quello dell'UE.

Il 14. pacchetto di sanzioni varato dall'UE il 24 giugno 2024 prevede una serie di ulteriori misure nel settore energetico, finanziario e commerciale. Le svariate misure sono attualmente allo studio affinché il Consiglio federale possa deliberare sull'eventuale ripresa delle nuove sanzioni.

Infine, il DEFR ha sottoposto i quattro media Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestija e Rossiiskaja Gazeta a un divieto di pubblicità a causa delle continue campagne di propaganda e disinformazione della Russia. A differenza delle misure adottate nell'UE, in Svizzera questi media non sono soggetti al divieto di trasmissione. Pur trattandosi di strumenti di propaganda e disinformazione mirata utilizzati dalla Russia, il Consiglio federale ritiene tuttora che sia più efficace rispondere con i fatti a dichiarazioni fallaci e dannose, anziché vietarle.

Le modifiche entrano in vigore il 9 luglio 2024 alle ore 18.00.

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