“Gysi non ha ricevuto alcuna indennità”
BELLINZONA - Ieri, il granconsigliere Boris Bignasca (Lega) aveva inviato un'interrogazione al Consiglio di Stato per sapere se "corrisponde al vero che al momento della sua uscita dalla banca l'ex CEO di BSI Alfredo Gysi tra bonus accumulati negli anni, cassa pensioni e liquidazione ha incassato oltre 70 milioni di franchi?".
Oggi, la risposta del Governo non è ancora giunta, ma quella di BSI sì. In una nota la banca precisa che il dottor Alfredo Gysi, ex CEO e ex Presidente di BSI, non ha ricevuto nessuna forma di indennità (liquidazione e/o bonus) al momento del pensionamento e beneficia oggi delle prestazioni ordinarie previste dal regolamento della cassa pensione della banca".
Questa è la terza interrogazione inoltrata sul caso BSI da Bignasca negli ultimi giorni. Nella prima il deputato chiedeva se "il Consiglio di Stato non ritenesse giusto invitare il signor Alfredo Gysi, al fine di salvaguardare l'immagine delle istituzioni, a dimissionare dalle cariche in seno a organi pubblici e parapubblici?". Il motivo? Il fatto che Gysi ha da anni spostato il domicilio a Londra "per motivi fiscali" e per il fatto di essere stato a capo di BIS durante i fatti del fondo malese 1MDB. La seconda approfondiva invece lo spostamento di domicilio di Gysi, chiedendo tra l'altro alla Divisione delle contribuzioni se Gysi avesse "proceduto effettivamente a spostare il proprio centro di interessi personali a Londra oppure se questa mossa fosse finalizzata solo all'ottimizzazione fiscale".