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«Hamas ha perso il controllo di Gaza»

Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui «i terroristi stanno fuggendo al sud e i civili stanno saccheggiando le loro basi» – Truppe israeliane all'interno del Parlamento di Gaza City – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Hamas ha perso il controllo di Gaza»
Red. Online
13.11.2023 06:20
19:50
19:50
Truppe israeliane nel Parlamento di Gaza City

Soldati israeliani della Brigata Golani sono penetrati nel Parlamento di Gaza City prendendone il controllo. Virale sui social la foto delle truppe che espongono le bandiere israeliane dietro il banco della presidenza.

Dal canto suo, un membro di Hamas a Beirut ha dichiarato alla Nbc che Hezbollah entrerà pienamente in guerra con Israele se Hamas sarà completamente distrutta a Gaza. «La linea rossa per Hezbollah è la totale distruzione della resistenza a Gaza», ha detto Ahmed Abdul Hadi con Nbc.

Intanto, «l'Onu ha osservato un minuto di silenzio per onorare i colleghi uccisi a Gaza: dall'inizio del conflitto più di 100 operatori dell'Unrwa», l'agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, «hanno perso la loro vita, il numero più alto in un conflitto in un periodo così limitato. Non saranno mai dimenticati». Lo twitta il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

Dal canto suo Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, parlando al forum economico della Süddeutschen Zeitung a Berlino ha dichiarato come «tutti possano vedere la tragedia» della popolazione della Striscia di Gaza e l'Unione Europea sta lavorando a un corridoio marittimo da Cipro per poter consegnare gli aiuti urgentemente necessari. Hamas sta usando i civili come scudi umani e questo rende la situazione difficile, ha aggiunto Michel, come riporta la stessa Sz. «Vogliamo sostenere il diritto di Israele all'autodifesa, ma garantire la protezione dei civili», ha detto ancora Michel.

Secondo il politico belga è quasi impossibile valutare i fatti sul campo. Ad esempio, il bombardamento degli ospedali nella Striscia di Gaza è contrario ai principi di protezione dei civili in situazioni di guerra, ma per Israele è importante distruggere i tunnel di Hamas. «Non possiamo giudicare questa situazione, speriamo che la giustizia internazionale faccia chiarezza un giorno», ha detto Michel, secondo quanto trascritto da Sz. Per Michel è anche ancora troppo presto per valutare cosa stia accadendo all'ospedale al-Shifa di Gaza City.

19:37
19:37
«Hamas ha perso il controllo di Gaza»

«Hamas ha perso il controllo di Gaza, non ha il potere di fermare l'esercito». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui «i terroristi stanno fuggendo al sud e i civili stanno saccheggiando le loro basi. Non hanno più fiducia nel governo».

Dal canto suo Thomas White, capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) a Gaza, ha scritto su X che «i nostri camion hanno esaurito il carburante: domani non potremo ricevere gli aiuti in arrivo dal valico di Rafah».

Intanto, le sirene d'allarme sono tornare a risuonare nel centro di Israele. L'esercito israeliano riferisce che per la prima volta da giorni un grande attacco con razzi è stato lanciato contro l'intera area centrale del Paese.

18:52
18:52
«Il bilancio dei morti sale a 11.360»

È salito a 11'360 il numero delle persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l'ultimo bilancio del ministero della Sanità di Hamas. Lo riporta l'agenzia stampa palestinese Wafa. Tra i morti finora ci sarebbero 4'609 minori, 3'100 donne e 678 anziani.

Il numero dei feriti, invece, ha raggiunto i 28 mila. In Cisgiordania, il numero dei palestinesi uccisi è salito a 180, e quello dei feriti a 2'700. Il ministero ribadisce che è difficile raccogliere informazioni per la mancanza di comunicazione e a causa degli attacchi agli ospedali, ma precisa che 3'250 cittadini, di cui 1'700 minori, sono ancora dispersi.

18:51
18:51
«Uccisi altri due comandanti di Hamas a Gaza»

L'esercito israeliano e lo Shin Bet (servizio di sicurezza interno) hanno fatto sapere che sono stati uccisi il comandante della Divisione missili anti tank della Brigata Khan Younis Yaqub Ashur e l'ex capo dell'intelligence militare del gruppo Muhammad Khamis Dababesh. Quest'ultimo, hanno aggiunto, negli ultimi due anni è stato il rappresentante di Hamas ai raduni delle fazioni nazionali e islamiche a Gaza.

Intanto, Israele non sa con chi avviare in campo palestinese le trattative sollecitate a livello internazionale, perché Hamas vuole la distruzione dello Stato ebraico, mentre il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) «non ha nessun controllo su Gaza», ha dichiarato l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi.

«Continuano a dirmi - ha affermato il diplomatico, citato dall'agenzia Tass - che dovremmo sederci al tavolo delle trattative e discutere di due Stati. Io chiedo sempre, con chi mi devo sedere a trattare? Devo sedermi con Hamas, che vuole distruggermi, e lo dice esso stesso - ha insistito Ben Zvi - o per esempio con i palestinesi che siedono a Ramallah cioè con l'Autorità palestinese? Mahmud Abbas, che dovrebbe venire presto a Mosca, non ha alcun controllo su Gaza. Quindi negozierei con lui e poi? Abbiamo bisogno che chi si siede a trattare poi abbia la capacità di realizzare quello che ha promesso».

17:57
17:57
Cresce la pressione su Israele per cessate il fuoco

Aumenta la pressione su Israele per un cessate il fuoco. Lo ha detto - citato dai media - il ministro degli esteri Eli Cohen. «Da un punto di vista politico - ha detto - riconosciamo che Israele è sottoposto a maggiori pressioni. La pressione non è molto alta, ma sta aumentando».

Poi - secondo i media - ha aggiunto che «nelle conversazioni che ho con i ministri degli Esteri, loro sottolineano la questione umanitaria» mentre lo «shock per il massacro del 7 ottobre è ridotto». «C'è anche chi chiede, non pubblicamente, di lavorare per un cessate il fuoco».

17:35
17:35
«L'UE s'impegni per la Palestina o ciclo di violenza»

«Ora serve un maggior coinvolgimento dell'UE nel Medio Oriente, e in particolare nella costruzione dello Stato palestinese. Se non si trova una soluzione ora vivremo un ciclo di violenza che si perpetuerà di generazione in generazione». Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell al termine del Consiglio Affari Esteri.

«Non ci sarà una soluzione per il dopo guerra a Gaza - ha aggiunto Borrell - senza il coinvolgimento dei Paesi arabi e non può essere solo finanziario, devono contribuire politicamente». L'Alto rappresentante della politica estera UE al termine del Consiglio Affari Esteri, precisando che al momento «gli Stati arabi non vogliono parlare del giorno dopo ma del giorno di oggi».

«Questa tragedia deve essere un'occasione perché tutto il mondo capisca che ci deve essere la soluzione dei due Stati, non solo la ricostruzione di Gaza ma uno Stato per i palestinesi», ha proseguito.

17:06
17:06
«Israele non occupi Gaza né zone di sicurezza»

Il re di Giordania Abdallah rifiuta ogni piano di Israele di occupare parti della Striscia di Gaza o di cercare di istituire zone di sicurezza all'interno dell'enclave palestinese. Lo riporta l'agenzia Petra secondo cui «la priorità ora è di mettere fine alla guerra e di consentire l'ingresso nella Striscia di aiuti sufficienti».

Dal canto suo il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendosi alla situazione al confine nord di Israele ma senza nominare direttamente Hezbolla, ha detto: «chi pensa che può estendere gli attacchi contro le nostre forze e i nostri civili gioca con il fuoco».

«Al fuoco - ha aggiunto parlando in una base militare - risponderemo con un fuoco ancora maggiore. Che non ci mettano alla prova. Finora abbiamo mostrato solo una minima parte delle nostre potenzialità».

Riferendosi poi alla situazione sul fronte di Gaza, Netanyahu ha detto, ribadendo la volontà di sconfiggere Hamas, che «non ci sono pause qui. Non ci sono cose a metà qui. Non è una 'operazione', non è un 'round'. Andiamo avanti fino alla vittoria totale».

Intanto, il portavoce del Ministero degli Esteri giordano ha annunciato che è in corso l'evacuazione di 69 cittadini giordani residenti nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha riferito l'agenzia Petra.

17:06
17:06
«6 morti in raid israeliano nel sud di Gaza»

Sei palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti, tra cui bambini e donne, dopo un bombardamento israeliano su «una casa di proprietà della famiglia Al-Shafi'i» nella cittadina di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche.

Intanto, l'associazione Medici senza Frontiere (Msf) stamattina è riuscita a mettersi in contatto con un chirurgo di Msf che lavora all'ospedale di Al Shifa, nella Striscia di Gaza. «Non c'è elettricità, non c'è acqua. Non abbiamo più cibo», ha precisato il chirurgo. «Le persone moriranno in poche ore senza un impianto di ventilazione funzionante. Di fronte all'ingresso principale ci sono molti cadaveri, anche pazienti feriti, ma non possiamo farli entrare in ospedale. Noi medici dell'ospedale - ha aggiunto - siamo pronti a lasciare l'ospedale solo se i pazienti saranno evacuati per primi: non vogliamo lasciare i nostri pazienti. Ci sono 600 persone ricoverate, 37 sono bambini, qualcuno deve essere curato in terapia intensiva, non possiamo lasciarli soli».

«Quando abbiamo provato - ha ancora raccontato - a mandare l'ambulanza a prendere questi pazienti, il veicolo è stato attaccato. Ci sono feriti fuori l'ospedale, cercano cure mediche, non possiamo curarli. C'è anche un cecchino che ha attaccato i pazienti, hanno ferite da arma da fuoco, ne abbiamo operati tre».

Per il medico, «la situazione è grave, è inumana. Siamo chiusi qui dentro, nessuno sa veramente come viviamo qui. Non abbiamo una connessione internet, siete riusciti a chiamarmi ora, forse proverete 10 volte prima di riuscire a raggiungermi di nuovo. Vogliamo garanzie per un corridoio sicuro perché abbiamo visto alcune persone in fuga da Al Shifa venire uccise dal cecchino. All'interno dell'ospedale ci sono pazienti feriti e team medici. Se ci daranno garanzie e faranno evacuare prima i pazienti, noi lasceremo l'ospedale».

Una drammatica testimonianza è stata rilasciata oggi anche dal Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, affida ad un videomessaggio per i francescani nell'ambito di un dialogo online dal titolo «Pace, non vittoria».

«In trent'anni che sono qui non ho mai visto una violenza di questo genere», ha sottolineato Pizzaballa.

«Le questioni politiche lasciano il tempo che trovano - ha aggiunto il Patriarca di recente nominato cardinale -, ciascuno ha già la sua opinione e qui invece la situazione è molto complessa, prevale un approccio parziale che in questi giorni sta diventando molto evidente in tutto il mondo, non solo in Terra Santa, siamo chiamati con forza a dover dire con chi stai ma la Chiesa non può fare questo, non si tratta di essere neutrali, bisogna evitare di cadere nel facile gioco del nemico, diventi immediatamente ostile se dici una cosa diversa da quella attesa».

14:50
14:50
Le operazioni umanitarie a Gaza «cesseranno entro 48 ore» a causa della mancanza di carburante

Le Nazioni Unite hanno avvertito che le operazioni umanitarie a Gaza «cesseranno entro 48 ore» a causa della mancanza di carburante.

Dal canto suo, l'esercito israeliano ha eliminato «una squadra terroristica insediatasi nell'area dell'ospedale'»Al-Quds' a Gaza che dall'ingresso dell'ospedale ha sparato contro i soldati«. Lo ha detto un portavoce militare aggiungendo che »i terroristi eliminati sono stati 21«.

Intanto, un documento interno al Dipartimento di Stato americano accusa Joe Biden di »diffondere disinformazione« sulla guerra a Gaza e punta il dito contro Israele colpevole di »crimini di guerra«. Il documento di cinque pagine, firmato da 100 dipendenti del Dipartimento, chiede agli Stati Uniti di rivedere la sua politica nei confronti di Israele e preme per un cessate il fuoco.

Il documento - riporta Axios - mostra le divisioni interne all'amministrazione Biden sulla guerra di Israele. »I membri della Casa Bianca e del consiglio per la sicurezza nazionale ignorano le vite dei palestinesi«, si legge nelle carte riportate da Axios.

Nel frattempo, il Pentagono ritiene che ci siano alcune vittime nei raid compiuti ieri in Siria in risposta agli attacchi contro il personale americano. Lo riferiscono i media Usa.

14:48
14:48
Campagna malware dell'Iran contro Israele

È in corso una campagna malware dell'Iran contro Israele, rivolta alle aziende di trasporto, logistica e tecnologia. Il gruppo di hacker da cui parte si chiama Imperial Kitten ed è legato al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, un ramo delle forze armate iraniane. Il gruppo è attivo almeno dal 2017 e ha effettuato attacchi informatici contro organizzazioni in vari settori tra cui difesa, tecnologia, telecomunicazioni, quello marittimo, energetico e servizi di consulenza e professionali. A darne notizia il sito specializzato in cybersicurezza Bleeping computer.

I recenti attacchi - spiega la testata - sono stati scoperti dai ricercatori della società di sicurezza informatica CrowdStrike che hanno potuto attribuirli al gruppo di hacker Imperial Kitten facendo sovrapposizioni con precedenti campagne e relative tecniche, compreso l'uso di malware e phishing. Gli hacker hanno lanciato attacchi di phishing in ottobre utilizzando il tema del «reclutamento lavoro» nelle e-mail contenenti invece un allegato dannoso. CrowdStrike ha confermato che gli attacchi hanno preso di mira organizzazioni israeliane in seguito al conflitto Israele-Hamas. Sono stati compromessi diversi siti israeliani che raccoglievano informazioni dei visitatori come dati del browser e indirizzo IP, profilando potenziali obiettivi. In alcuni casi i ricercatori hanno constatato che gli hacker violavano direttamente le reti, utilizzando credenziali Vpn rubate.

12:36
12:36
«Scoperte decine di armi nell'area marittima di Gaza»

La marina militare israeliana ha scoperto decine di armi ed equipaggiamento da guerra - per infiltrazioni in territorio dello stato ebraico - nell'area marittima di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare allegando un video in cui sono riprese varie armi tra cui lancia missili a spalla, gommoni, cinture esplosive, testate utilizzabili dai droni, razzi e munizioni. Tutte - ha aggiunto - sono state distrutte dalle unità dei genieri.

12:35
12:35
Escluso uno «scambio parziale» di prigionieri

«La nostra posizione sul dossier prigionieri è stata chiara fin dall'inizio. E si riferisce ad un completo scambio di prigionieri». Lo ha detto, ripreso dai media isareliani, Osama Hamdan alto esponente di Hamas dal Libano che ha così escluso le voci su negoziati per uno scambio parziale tra ostaggi e detenuti della fazione nelle carceri israeliane. Inoltre ha spiegato che i negoziati riguardo gli ostaggi con passaporto straniero in mano di Hamas corrono in parallelo ma sono «ostacolati» da Israele.

12:34
12:34
Israele annuncia una pausa umanitaria a Rafah

Israele ha annunciato una pausa umanitaria di quattro ore nell'agglomerato urbano di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. La sospensione tattica delle attività militari in quell'area è in vigore tra le 10 e le 14 locali. A quanto risulta è la prima volta che Israele osserva una pausa umanitaria nel settore a sud del Wadi Gaza.

Intanto, secondo la radio pubblica israeliana Kan, il valico di Rafah di transito verso l'Egitto è stato aperto per consentire l'uscita di circa 500 persone in possesso di una doppia nazionalità. Oggi è previsto l'ingresso di 85 camion di aiuti umanitari.

11:21
11:21
Israele, compiuti 4300 attacchi sulla Striscia di Gaza

Tra aviazione e truppe di terra, l'esercito israeliano ha compiuto «4300 attacchi, colpito centinaia di postazioni di lancio di missili anti tank, circa 300 imbocchi di tunnel, 3000 siti del terrore, incluse 100 imbottite di esplosivo e centinaia di centri di comando e controllo di Hamas». Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

11:01
11:01
Le sale operatorie dell'ospedale Al-Shifa di Gaza «sono completamente fuori uso»

Le sale operatorie dell'ospedale al-Shifa di Gaza «sono completamente fuori uso e quando i feriti vengono da noi non possiamo dare loro nient'altro che interventi di pronto soccorso»: a parlare, citato da Al-Araby Tv e dalla Cnn, è il direttore sanitario della struttura medica palestinese, vicino al quale si sta combattendo, dott. Mohammad Abu Salmiya. «Chiunque ha bisogno di interventi chirurgici muore e non possiamo fare nulla per loro», aggiunge il dirigente.

A proposito dei neonati prematuri estratti dalle incubatrici dopo l'esaurimento dell'ossigeno, Abu Salmiya ha detto che «vengono avvolti in fogli di alluminio e mettiamo loro vicino acqua calda per mantenerli al caldo».

10:58
10:58
«Hamas il 7 ottobre voleva arrivare al confine con la Cisgiordania»

Il piano originale di Hamas del 7 ottobre scorso non si limitava all'attacco omicida ai kibbutz israeliani ma prevedeva di continuare l'assalto fino al confine con la Cisgiordania aiutato dalle cellule locali. Lo ha riferito, ripreso dai media israeliani, il Washington Post che cita fonti della sicurezza occidentale e medio orientali in base a mappe, note e altre istruzioni scritte trovate sui corpi dei miliziani di Hamas e dagli interrogatori di quelli catturati. «Sappiamo - ha detto il ministro Yoav Gallant al giornale - che Hamas è arrivato con piani dettagliati».

09:15
09:15
«Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio»

Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio: lo afferma il viceministro della Sanità di Hamas, Youssef Abu Rish. L'informazione non è al momento verificabile.

08:51
08:51
6 i neonati e 9 in cura intensiva morti a Shifa

Il governo di Hamas afferma che nelle ultime ore è salito a 6 il numero dei neonati prematuri morti per assenza di cure nell'ospedale Al-Shifa di Gaza, vicino al quale si combatte, e a 9 quello dei pazienti in cura intensiva che hanno perso la vita per lo stesso motivo. Nel precedente bilancio serale, il ministero della Salute di Hamas aveva parlato di 5 neonati e 7 pazienti in cura intensiva.

08:07
08:07
44 i soldati uccisi durante l'operazione a Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati durante l'operazione di terra in corso a Gaza. Il totale è ora di 44 militari uccisi. I due facevano parte della Brigata Commando dell'esercito.

06:21
06:21
Il punto alle 06.00

Migliaia di palestinesi sperano di lasciare l'ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, che è rimasto senza acqua né elettricità da giorni ed è coinvolto nei combattimenti tra Hamas e l'esercito israeliano. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato in un'intervista alla NBC della possibilità di un accordo per il rilascio di alcuni dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, una condizione che ha detto essere indispensabile per qualsiasi cessate il fuoco. «Meno ne parlo, più è probabile che si concretizzi», ha detto Netanyahu.

L'operazione di terra israeliana si è estesa in profondità all'interno della città di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito, il contrammiraglio Daniel Hagari, in un briefing. Le forze di fanteria e di ingegneria da combattimento hanno raggiunto la periferia del campo profughi di Al-Shati a Gaza, ha detto Hagari. Nel frattempo, le forze dell'esercito si sono coordinate con la Marina israeliana per fare irruzione nell'area del porto turistico di Gaza. «Stanno circondando l'area», ha detto Hagari, soffermandosi sulla costante ricerca di localizzare e distruggere i «lanciatori di razzi a lungo raggio puntati su Israele». In questo contesto le forze israeliane avrebbero arrestato presunti membri di Hamas, che sono stati riportati in Israele per le indagini.

L'intenzione di Hamas il 7 ottobre scorso non era solo uccidere e catturare il maggior numero di israeliani ma innescare un conflitto che avrebbe divamapato in tutta la regione. Lo hanno rivelato al Washington Post funzionari di intelligence di quattro Paesi occidentali e mediorientali. Secondo gli analisti, le prove trovate dopo gli attacchi - mappe dettagliate, scorte di cibo per diversi giorni, munizioni ed esplosivi in grandi quantità - rivelano l'intenzione dei terroristi di sferrare un colpo di proporzioni storiche e scatenare una reazione israeliana senza precedenti. E anche di andare avanti per giorni e giorni.

Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani, che in giornata aveva parlato anche con Antony Blinken, sulla necessità di proteggere i civili innocenti a Gaza, garantire un flusso continuo di assistenza umanitaria e lavorare al rilascio di tutti gli ostaggi di Hamas. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Il presidente americano «ha espresso il suo apprezzamento al Qatar e a Tamim personalmente per gli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi di Hamas e ha condannato inequivocabilmente il sequestro di persone, tra cui molti bambini, uno dei quali è un americano di tre anni i cui genitori sono stati uccisi dai terroristi negli attacchi del 7 ottobre.