HC Lugano: un posto nelle “top 6” con l’aiuto di Brett Connolly
Hnat Domenichelli ha una notizia buona e due cattive. Un finale ad effetto per la conferenza stampa di presentazione dell’HCL. Prima quelle cattive. Julian Walker, fratturatosi la tibia sinistra in marzo, dovrà tornare sotto i ferri e sarà assente per altri 4-6 mesi. «Il primo intervento non è andato come sperato», spiega il ds bianconero. Daniel Carr, dal canto suo, soffre di long COVID. «Niente di preoccupante, monitoriamo la situazione». Per tutelarsi – ecco qui la buona notizia – il Lugano ha ingaggiato un nuovo straniero. L’ottavo contando anche Kris Bennett, sempre più destinato ai Rockets. Si tratta dell’ala destra canadese Brett Connolly, classe 1992, 191 cm per 90 kg, reduce da una buona stagione in AHL con i Rockford Ice Hogs (37 gare, 17 gol, 18 assist) condita da 9 apparizioni nei Chicago Blackhawks. In NHL vanta 578 partite (109 gol, 97 assist) con Tampa Bay, Boston, Washington (dove ha vinto la Stanley Cup nel 2018), Florida Panthers e i già citati Blackhawks. «Brett è forte davanti alla porta, ha un buon tiro, sa buttare dentro il disco», spiega Domenichelli. «Fino a due settimane fa non era sul mercato, ma Chicago non lo ha confermato. Lui pensava di restare in America, ora si sta allenando a Washington. Dovrebbe raggiungerci tra la seconda e la terza settimana di settembre».
Dritti ai playoff
Con un Connolly in più, il Lugano riparte dall’obiettivo fallito la scorsa stagione: un posto nelle prime 6, sinonimo di accesso diretto ai playoff. «Ora sappiamo quanto sia importante la regular season. Vogliamo partire bene, per dare tranquillità a tutto l’ambiente. Ci attende un campionato mai visto, tutto da scoprire, e dobbiamo essere pronti già dal 16 settembre. Ecco perché siamo corsi ai ripari con Connolly».
Arriverà anche un sostituto svizzero per Julian Walker? Per ora nessuna novità. Neanche sul destino di Thomas Rüfenacht, accolto per un provino al campo di Lenzerheide.
Libera circolazione in pista
Nella conferenza tenutasi al Ristorante Ciani, Vicky Mantegazza ha sottolineato il legame del club con il territorio, evidenziato da una terza maglia con lo stemma LVGA sul petto. La presidente ha pure annunciato il ritiro del numero 3 di Julien Vauclair in occasione della partita d’esordio contro l’Ajoie. Nel suo intervento, il CEO Marco Werder ha ribadito l’impegno dell’HCL per l’introduzione del fair play finanziario in National League, con il tetto salariale sostenuto da 13 club su 14. Attraverso il consigliere nazionale Fabio Regazzi, membro del suo CdA, il Lugano ha generato un’interpellanza parlamentare per la revisione della Legge sui cartelli. Il budget sportivo resta invariato, ma nei prossimi due anni l’HCL dovrà ancora restituire alla Confederazione 3,3 milioni di franchi dei prestiti COVID. Werder ha infine presentato le migliorie apportate alla Cornèr Arena, con maggiori opzioni gastronomiche e la possibilità per i tifosi di tutti i settori di circolare liberamente attorno alla pista in una sorta di ferro di cavallo.
Alessandro Colombi, CEO del Gruppo CdT, ha invece preso la parola per presentare «La casa dell’hockey», il nuovo progetto multimediale che coinvolgerà televisione, radio, siti internet e carta stampata. Per una stagione di passione.