Heathrow torna alla normalità, mentre si indaga sull'incendio

L'aeroporto di Heathrow, dopo il caos, sta tornando alla normalità. Ieri, lo scalo era stato chiuso a seguito di un vasto incendio in una vicina sottostazione elettrica, che aveva causato un'interruzione «significativa» di energia.
Oggi, però, come annunciato ieri in serata, sono ripartiti i primi voli. Nella giornata odierna, l'aeroporto dovrebbe essere «pienamente operativo», ma le compagnie aeree ricordano che l'enorme impatto della chiusura di venerdì si vedrà «solamente nei prossimi giorni». Nelle scorse ore, inoltre, il Dipartimento dei Trasporti ha dichiarato che le restrizioni sui voli notturni sono state «temporaneamente revocate» per contribuire ad alleviare la congestione.
Nel frattempo, però, questa mattina sono atterrati i primi aerei. Secondo FlightRadar24, il primo è stato il volo BA56 di British Airways. Partito da Johannesburg, in Sudafrica, è stato il primo aereo atterrato regolarmente a Heathrow da giovedì sera, toccando terra alle 4:37 (le 5:37 in Svizzera) di questa notte. Parallelamente, altri aerei hanno invece lasciato l'aeroporto londinese. Tra i primi voli a partire, anche uno della compagnia elvetica Swiss, diretto a Zurigo.
Al momento, le operazioni procedono «senza particolari intoppi»: dei primi venti decolli previsti per le prime ore di questa mattina, è stato cancellato solo il volo delle 6:35 di Turkish Airlines, diretto a Istanbul. British Airways – una delle compagnie principali a Heathrow – ha dichiarato che prevede di operare «circa l'85% dei suoi voli programmati nell'aeroporto nella giornata di sabato». Giorno in cui, solitamente, la compagnia aerea opera quasi 600 voli, tra arrivi e partenze. Tra le tratte più a rischio cancellazione, oggi, ci sono le rotte ad alta frequenza.
«Se dovete partire oggi, vi consigliamo di contattare comunque la vostra compagnia aerea per le ultime informazioni sul volo prima di andare all'aeroporto. Ci scusiamo per l'interruzione e apprezziamo la vostra pazienza mentre le operazioni tornano alla normalità», si legge sul sito web dell'aeroporto.
Si indaga sull'incendio
Mentre a Heathrow gli aerei ritornano a decollare e ad atterrare, fuori continuano le indagini per chiarire l'origine dell'incendio alla sottostazione elettrica, che ha portato alla chiusura dell'aeroporto. Downing Street, a tal proposito, ha dichiarato che ci sono diverse «domande a cui rispondere».
La Polizia antiterrorismo sta conducendo indagini su quello che è stato definito «un incidente senza precedenti», dal momento che ha bloccato totalmente l'aeroporto più grande della Gran Bretagna, seppur dichiarando che, per ora, «non c'è alcuna indicazione che si sia trattato di un'azione criminale».
Secondo quanto scrive il Guardian, due persone «che hanno familiarità con l'indagine» hanno riferito che i funzionari non credono che l'incendio sia stato il risultato di un'attività criminale o di uno Stato ostile. È più probabile, insomma, secondo le prime ricostruzioni, che sia stato «accidentale». Anche ieri sera, venerdì, la polizia ha confermato che l'incendio «non era ritenuto sospetto». Non per questo, però, le indagini saranno meno approfondite. Nonostante le prime indagini escludano attacchi criminali, un portavoce della polizia metropolitana ha infatti ribadito che verrà manutenuto «un atteggiamento aperto», che non escluda alcuna pista.
Gli investigatori, nelle scorse ore, hanno cominciato a portare via parti della sottostauione e delle sua attrezzature per esaminarle, alla ricerca di segni di interferenza. Come rivela sempre il Guardian, dai primi controlli delle telecamere a circuito chiuso che coprono il perimetro della sottostazione non è emerso «nullla di sospetto».
Tuttavia, gli investigatori dell'antiterrorismo rimarranno sul caso fino a quando non emergerà» una spiegazione alternativa per l'incendio. Incendio che, come ha ribadito l'amministratore di Heathrow, Thomas Woldbye, «non è stato piccolo». «È stato un incendio di grande gravità». Che ha paralizzato uno degli aeroporti più importanti al mondo.