Lugano

Helsinn: saltano 40 posti, attuato il piano sociale

Il sindacato OCST valuta positivamente parte dei risultati ottenuti, ma mette in evidenza l'importanza della «dimensione collettiva» della trattativa in caso di crisi aziendali
© Ti-Press / Alessandro Crinari
Red. Online
17.10.2023 14:21

«Senza una dimensione collettiva della trattativa non c’è vera consultazione». È con questa presa di posizione che il sindacato OCST reagisce alle decisioni prese dalla Helsinn di Pazzallo. La nota società farmaceutica già nel 2022 aveva dato seguito a un processo di ristrutturazione aziendale e lo scorso settembre la direzione ha nuovamente previsto un piano di ridimensionamento. Il cui impatto effettivo «è stato alla fine mitigato: erano stati preannunciati una sessantina di esuberi, sono state notificate una quarantina di disdette, nel mezzo una serie di misure alternative tra cui pre-pensionamenti, cambi di ruolo e, laddove possibile, diminuzione degli orari di lavoro».

Alle persone in uscita sono state concesse indennità ulteriori rispetto a quanto previsto in caso di disdetta e la possibilità di beneficiare di un servizio di outplacement. In altre parole «è stato attuato quello che sin dall’inizio OCST chiedeva: un piano sociale».

«Il nostro sindacato ha preso atto di quanto fatto dalla Helsinn, delle motivazioni che hanno spinto l’azienda ad attuare un progetto di riduzione, del rispetto delle norme, dello sforzo di comunicare e dei tentativi di coinvolgere il personale implicato», fa sapere l'OCST. «Rimane l’amarezza per la perdita d’impiego subita da diversi collaboratori, sebbene si possa guardare con un certo ottimismo l’attuale mercato del lavoro nel settore farmaceutico e il possibile riassorbimento di parte del personale coinvolto».

Per il sindacato, «il caso Helsinn fa emergere una leggerezza nella procedura prevista in caso di licenziamento collettivo. Sebbene la Legge imponga un coinvolgimento dei lavoratori, è evidente che, in assenza di una rappresentanza del personale, il confronto tra datore di lavoro e singolo collaboratore pone un problema oggettivo di equilibrio: il rapporto di forza – anche in considerazione del delicato momento – è tremendamente sbilanciato a favore dell’impresa». Valutando comunque positivamente – rispetto al caso Helsinn – parte dei risultati ottenuti e la garanzia che la fase di ristrutturazione sia ormai archiviata, OCST evidenzia l’importanza fondamentale della dimensione collettiva.

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