Il caso

«Ho trovato soldi, un phon Dyson e gioielli»: ecco la truffa delle valigie smarrite

Su Facebook spunta (tra le altre) la pagina «Zurich AIRport», che non ha nulla a che fare con lo scalo di Kloten, e propone per pochi franchi bagagli come fossero «scatole misteriose»
© FB
Jenny Covelli
22.02.2024 15:30

«Acquista una valigia smarrita per soli 1,95 franchi e sorprenditi del contenuto, che diventerà tuo!». È questa, in estrema sintesi, l'offerta che arriva da una pagina Facebook sponsorizzata. Il nome? Zurich AIRport. Lo diciamo subito: si tratta di una truffa. Ma scorrendo i messaggi sotto ai post, qualcuno potrebbe purtroppo cadere nell'inganno e cliccare sul link dell'annuncio, anche solo per curiosità.

Le finte testimonianze sono tante. Ci sono foto fake di bagagli che, stando al raggiro, arriverebbero per posta dopo avere acquistato «a scatola chiusa» un bagaglio smarrito all'aeroporto di Zurigo e mai ritirato. «L'asciugacapelli della Dyson è stata una piacevole sorpresa», scrive qualcuno. «La valigia che mi è arrivata si è rivelata un vero tesoro». E ancora: «Sono scioccato, nella mia ci sono dei contanti». «Per soli 1,95 franchi, adesso ho nuovi gioielli». Non solo: «Cuffie, trucchi, vestiti di marca e una fotocamera professionale!». Commenti ai quali la pagina principale risponde, ringraziando per la soddisfazione. C'è anche il finto sospettoso, che chiede se sia «tutto vero». «Certo, ho pagato e cinque giorni dopo mi è arrivata la valigia», è la risposta.

Ebbene, non lasciatevi ingannare. È tutto falso. È lo stesso ufficio stampa dell'Aeroporto di Zurigo a confermarlo: «Ci stiamo occupando di questo problema da ottobre e abbiamo adottato diverse misure: segnaliamo regolarmente tutti i profili falsi come fraudolenti in modo che vengano bloccati; abbiamo sporto denuncia contro ignoti («Anzeige gegen Unbekannt»); siamo in contatto con diversi aeroporti europei che segnalano lo stesso problema; sui nostri canali mettiamo regolarmente in guardia gli utenti da questa truffa».

All'aeroporto di Zurigo, precisa la nostra interlocutrice, non si svolgono aste o vendite di valigie. «Gli utenti possono quindi ritenere che tali annunci siano sempre falsi. Su Facebook comunichiamo solo attraverso i nostri canali ufficiali Flughafen Zürich und Zurich Airport».

Chiunque fosse rimasto vittima di questa truffa è invitato a contattare la polizia e a fare bloccare immediatamente la carta di credito. Ma anche a segnalare questa ed eventuali altre pagine fake. I profili falsi si riconoscono anche dai dati di contatto falsi, come gli indirizzi e-mail che non terminano con @zurich-airport.com.

Nessuna asta o vendita di valigie

Swissport, la società che si occupa di Lost&Found allo scalo zurighese, dal canto suo precisa che la probabilità di riuscire a «ricongiungere» il bagaglio smarrito con il suo proprietario «dipende dal fatto che il bagaglio sia stato etichettato». Quando i bagagli sono dotati di etichetta, «circa il 97% può essere ricongiunto al legittimo proprietario entro 5 giorni». Per i bagagli privi di etichetta la percentuale scende a circa il 70%. «Il restante 30% dei bagagli in ritardo/smarriti entra nel sistema di tracciamento secondario delle compagnie aeree, dove in genere la metà di questi casi può essere risolta con successo».

Nel 2023, dei 50.833 casi di smarrimento e ritrovamento gestiti, 220 bagagli non hanno potuto essere assegnati tempestivamente e di conseguenza sono stati rispediti alla compagnia aerea. Swissport parla di unique challenge: meno dello 0,5% del volume totale dei bagagli smarriti.

Il bagaglio non reclamato che Swissport non è in grado di ricongiungere al proprietario entro 5 giorni, viene come detto trasmesso al servizio bagagli della compagnia aerea corrispondente, che si assume la responsabilità dell'ulteriore gestione. Per alcune compagnie aeree, Swissport effettua anche il cosiddetto secondary tracing. «Per un periodo di 90 giorni, il bagaglio viene conservato in modo sicuro e il nostro team lavora diligentemente per rintracciare il legittimo proprietario». Nel caso in cui l'identificazione non vada a buon fine neppure in questo caso, la società segue la procedura stabilita con le rispettive compagnie aeree, che porta al trasferimento dei bagagli non reclamati al «Fundsachenverkauf» (lost and found sale) «per il loro corretto smaltimento».