Hvaldimir, la «balena spia» russa, è stata uccisa: «Proiettili nel suo corpo»

Hvaldimir, la presunta «balena spia» russa, non è morta per cause naturali, ma è stata uccisa volontariamente con armi da fuoco. Lo sostiene Regina Haug, fondatrice dell'associazione OneWhale, che per anni si è presa cura di Hvaldimir: «Quando ho visto il suo corpo e le numerose ferite, ho capito subito che era stato colpito a morte».

Il corpo del beluga, amatissimo dai norvegesi, era stato ritrovato giorni fa nella baia di Risavika, nel sud della Norvegia. Nell'immediato, non erano state fornite indicazioni sulle cause della morte, ma Haug ne è certa: «Ho persino visto un proiettile nel suo corpo. Non c'è alcun dubbio che questo animale gentile e mansueto sia stato ucciso in modo insensato. Cercheremo di ottenere giustizia per Hvaldimir e speriamo che qualcuno si faccia avanti con informazioni sulla sua uccisione», ha aggiunto. L'associazione OneWhale insieme a Noah ha presentato una denuncia alla polizia locale e l'autorità nazionale norvegese.

Il resoconto smentisce quanto inizialmente dichiarato dai media locali, che avevano riferito come il corpo di Hvaldimir non presentasse ferite visibili.

Hvaldimir, dalla sua prima apparizione nel 2019, aveva rapidamente conquistato il cuore del popolo scandinavo. Identificato inizialmente nelle acque del Finnmark, nell'estremo nord della Norvegia, vicino all'isola di Ingøya, era stato trovato con addosso un'imbragatura a supporto di una action camera con la targhetta «equipaggiamento di San Pietroburgo». Di qui le ipotesi sull'utilizzo fatto dal Cremlino di questo cetaceo.

Ma negli anni, vista la giocosità del beluga e il «grande interesse e simpatia per le persone» – parole dell'associazione Marine Mind, che si occupava di registrare gli avvistamenti di Hvaldimir –, aveva preso forza l'idea che, prima della sua "fuga" in Scandinavia, la Russia utilizzasse l'animale, semplicemente, come «balena terapeutica». Una fiducia per l'essere umano che Hvaldimir potrebbe aver pagato con la vita.