Musica

I 50 anni di «Tommy» la prima opera rock

Il 23 maggio 1969 gli Who pubblicavano il leggendario disco che nel 1974 divenne anche un film di successo diretto da Ken Russell
Red. Online
23.05.2019 06:00

«So che non mi crederà nessuno, ma io sto pensando di scrivere un'opera rock che abbia per protagonista un giocatore di flipper sordo, muto e cieco». Così si esprimeva, nel settembre del 1968 il chitarrista e leader degli Who Peter Townshend in un’intervista alla rivista Rolling Stones. Quella che in quel momento sembrava solamente una boutade, divenne poi realtà all’incirca 8 mesi dopo, il 23 maggio 1969 quando arrivava nei negozi “Tommy” , il quarto lavoro della band britannica che rappresenta la prima opera rock di successo.

Gli Who nel 1969
Gli Who nel 1969

La trama

Tommy è la storia di un bambino il cui padre è dato disperso in guerra e la cui madre, nel frattempo, si fa consolare da un nuovo amico. Il padre inaspettatamente fa ritorno a casa, coglie l'infedele in flagrante e ne uccide l'amante; Tommy, attraverso i riflessi di uno specchio, assiste alla tragedia e ne resta traumatizzato, tanto da rimanere cieco, sordo, e muto. Il suo, da qui in avanti sarà un viaggio dantesco, una lenta ascesa verso la luce non solo metaforica. Un cammino che lo porterà a incontrare ambigui e bizzarri personaggi che faranno non solo da colonna sonora alla sua esistenza di invalido, ma saranno esperienze di vita per il suo brancolante svezzamento senza punti di riferimento precisi. Incontrerà nel corso del proprio cammino cugini violenti, conoscerà la droga, avrà per zio una persona subdola e viscida, diverrà campione di flipper attraverso le vibrazioni e l'unico senso rimastogli, il tatto. Verso la fine di questo labirintico percorso un dottore si accorgerà che l'unico modo di comunicare di Tommy è attraverso gli specchi. La madre, inorridita da questa fantomatica teoria, distruggerà gli specchi di casa, generando al tempo stesso un'inconsapevole e miracolosa cura che libererà Tommy dal suo gravoso handicap, donandogli, come per miracolo, tutti i sensi perduti.

La copertina esterna e interna del doppio album.
La copertina esterna e interna del doppio album.

Il successo

Il manifesto realizzato dalla casa discografica all’uscita del disco.
Il manifesto realizzato dalla casa discografica all’uscita del disco.

Alla pubblicazione del disco, la critica si divise in due tra quelli che lo reputavano un capolavoro, l'inizio di un nuovo genere, e chi invece pensava si trattasse di mero sfruttamento commerciale di tematiche serie come la disabilità e le molestie sessuali su minori. L'album fu messo al bando dalla BBC e da alcune stazioni radio americane proprio per i velati riferimenti alla pedofilia e alle droghe. Ciononostante l’opera riscosse però un enorme successo presso il pubblico ottenendo il disco di platino negli USA ed il disco d’oro in moltissimi Paesi, dall’Inghilterra, alla Francia, all’Italia . Anche i singoli tratti dal doppio album scalarono le classifiche internazionali. Pinball Wizard raggiunse la top 20 negli Stati Uniti e la top 5 in Gran Bretagna. See Me, Feel Me entrò nella top 20 in USA e I'm Free raggiunse la top 40. I principali brani di Tommy, sono inoltre entrati stabilmente nelle scalette degli spettacoli degli Who fino ai giorni nostri.

La locandina che annuncia la serie di concerti in cui la band presentò nel dicembre 1969  «Tommy» al pubblico britannico.
La locandina che annuncia la serie di concerti in cui la band presentò nel dicembre 1969 «Tommy» al pubblico britannico.

Nel 1974, la rivista NME ha poi posizionato Tommy al numero 16 della loro lista dei migliori 100 album di tutti i tempi. Nel 2003, Rolling Stone ha classificato Tommy alla posizione numero 96 nella sua lista dei 500 migliori album di sempre. Il doppio album è stato inoltre inserito alla posizione numero 90 da VH1 nel libro 1001 Albums You Must Hear Before You Die, dedicato ai migliori dischi rock.

Il film

La locandina del film
La locandina del film

Nel 1975 il regista Ken Russell, trasformò poi l’album in un film che ebbe quali interpreti, oltre agli stessi Who (con il cantante Roger Daltrey ad interpretare il protagonista) molte grandi star quali Jack Nicholson, Elton John, Tina Turner, Eric Clapton e Robert Powell. Rispetto al disco il film ha parecchie differenze sia a livello di ambientazione temporale (non alla fine della prima guerra mondiale bensì della seconda) sia per quanto riguarda lo svolgimento della trama.

La pellicola può inoltre contare su un numero maggiore di canzoni rispetto a quelle contenute nel disco (canzoni scritte dagli Who appositamente). Parecchi altri brani furono poi modificati dagli Who per esigenze sceniche. La pellicola fu presentata fuori concorso al 28º Festival di Cannes ed ottenne due nomination agli Oscar per la colonna sonora e come miglior attrice (Ann Margret nei panni della madre di Tommy).

Il musical

Agli inizi degli anni Novanta Tommy è poi divenuto anche un musical che, dopo un debutto in California nel 1992, è arrivato a Broadway il 22 aprile 1993 rimanendo in scena fino al 17 giugno 1995, con ben 899 rappresentazioni. Prodotta da George Martin (lo storico produttore dei Beatles) questa versione dell’opera degli Who si è aggiudicata 5 Tony Awads (l’Oscar del teatro americano) e un Grammy Award. Nel 1996 è stato poi realizzato anche un allestimento inglese che ha debuttato nel 1996 allo Shaftesbury Theatre di Londra dove è rimasto in cartellone per quasi un anno aggiudicandosi ben 5 Laurence Olivier Awards. Attualmente il musical, con vari allestimenti, è in tour in vari Paesi.