Salute

I fisioterapisti non ci stanno: «Non riusciamo già oggi a coprire i costi»

L’Associazione svizzera di fisioterapia Physioswiss critica la decisione del Consiglio federale di adeguare la struttura tariffale per la fisioterapia ambulatoriale
© CdT/archivio
Red. Online
16.08.2023 19:04

Ci risiamo. Come ogni anno poco prima di settembre – momento in cui gli incrementi vengono resi noti dall'Ufficio federale della sanità pubblica –, oggi Santésuisse ha annunciato di attendersi «netti aumenti» dei premi di cassa malati. I costi della sanità nella prima metà del 2023 sono cresciuti del 7,9% e la tendenza non sembra rallentare. La direttrice di Santésuisse Verena Nold ha spiegato che con ogni probabilità le assicurazioni non riusciranno a evitare un aumento dei premi sopra la media. L'aumento dei costi riguarda molti settori e «spaventoso» viene definito il +10,2% registrato nell'ambito della fisioterapia.

«La tariffa delle prestazioni di fisioterapia ambulatoriali è ormai obsoleta» secondo il Governo. Siccome i partner tariffali non sono stati in grado finora di accordarsi né su una revisione dell’attuale struttura tariffale, né sull’elaborazione di una nuova struttura tariffale, il Consiglio federale esercita la sua competenza sussidiaria e propone un adeguamento dell’attuale struttura tariffale che si basa fondamentalmente su forfait per seduta senza indicazione sulla durata della seduta. Sono state poste in consultazione due varianti e la procedura si concluderà il 17 novembre 2023. La prima variante prevede di integrare gli attuali forfait per seduta di fisioterapia generale e complessa con una durata della seduta minima e di introdurre un nuovo forfait per le sedute brevi. La seconda variante invece prevede di introdurre in luogo degli attuali forfait un nuovo forfait di base (tempo di seduta di almeno 20 minuti) e una nuova posizione per ogni cinque minuti aggiuntivi. 

Ma l’Associazione Svizzera di Fisioterapia Physioswiss non ci sta e si dice «quanto mai delusa dal preannunciato intervento: «Intervenire in questo modo sulle tariffe non risolve i problemi, ne crea di nuovi».

Mirjam Stauffer, presidente di Physioswiss, spiega: «Non possiamo accettare un intervento sulle tariffe che si rivelerebbe in ogni caso negativo per un ambito, come quello fisioterapico, già gravemente sotto-finanziato. La situazione del settore e l’assistenza al paziente ne uscirebbero ancora più provati di quanto già non siano. La fisioterapia svolge un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria medica di base e ha un importante effetto di contenimento dei costi sull’intero sistema. Ciononostante le prestazioni fisioterapiche vengono compensate da anni con tariffe di gran lunga troppo basse».

Secondo l'Associazione Svizzera di Fisioterapia, «i fisioterapisti non riescono già oggi a coprire i costi della loro attività. Alle tariffe attuali, un fisioterapista genera in media un fatturato orario di 60 franchi circa, situazione che peggiora con il crescente costo della vita. L’intervento sulle tariffe annullerebbe gli sforzi compiuti da Physioswiss negli ultimi due anni a favore della trasparenza di costi e prestazioni».