Crisi ucraina

I profughi in arrivo in Ticino saranno accolti a Cadenazzo

Il direttore del DI Norman Gobbi: «La permanenza nel centro della Protezione civile durerà solo qualche giorno» - Il sindaco Marco Bertoli: «Fino a 200 posti disponibili»
© Keystone (Evgeniy Maloletka / The Associated Press)
Martina Salvini
08.03.2022 17:58

Sarà il centro della Protezione civile di Cadenazzo il primo punto di affluenza in Ticino dei profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Come anticipato dalla RSI, la struttura è stata identificata dalla Sezione del militare e della protezione della popolazione per ospitare i rifugiati - soprattutto donne e bambini - dopo la loro registrazione alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Secondo le previsioni della SEM, potrebbero arrivare in Svizzera circa mille persone ogni settimana. Dopo la registrazione in uno dei centri federali d’asilo, i rifugiati dovrebbero essere suddivisi tra i diversi cantoni, Ticino compreso.

Cadenazzo «si presta bene»
Ma perché la scelta è caduta proprio sul centro di Cadenazzo? «Il rifugio - spiega il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi - è gestito dal Cantone ed è appena stato ammodernato, quindi si presta bene alla prima accoglienza». Inoltre, «la sua vicinanza alla stazione delle FFS permette di accogliere con più facilità le persone che usano i mezzi pubblici. Da ultimo, è stata importante anche la disponibilità dell’autorità comunale di Cadenazzo». I primi profughi, prosegue il consigliere di Stato, «dovrebbero giungere nel corso della prossima settimana, e questo anche a dipendenza delle decisioni dell’autorità federale sul permesso S».

In Ticino il 5% degli ucraini in Svizzera
Grazie al dispositivo messo a punto, il nostro cantone potrebbe ospitare fino a 2.500 persone. Il numero di ucraini destinati al Ticino, precisa Gobbi, «corrisponde a circa il 5% del totale degli arrivi in Svizzera. Una ripartizione calcolata sul numero della popolazione ticinese rispetto al totale della popolazione residente in Svizzera». La permanenza a Cadenazzo, comunque, sarà di breve durata. «Non più di qualche giorno», dice Gobbi. «Probabilmente - aggiunge il sindaco Marco Bertoli - sarà un flusso abbastanza regolare di arrivi. E dopo un soggiorno brevissimo, i profughi saranno indirizzati nelle diverse strutture messe a disposizione dai Comuni e dai cittadini». Il centro - prosegue il sindaco - «è in grado di ospitare circa 200 persone. Verosimilmente, però, arriverà un centinaio di persone per volta. Poi, saranno man mano attribuite alle diverse realtà sul territorio. La nostra comunità è comunque onorata di dare il proprio supporto in questa tragica situazione».

In questo articolo: