I profughi in arrivo in Ticino saranno accolti a Cadenazzo
Sarà il centro della Protezione civile di Cadenazzo il primo punto di affluenza in Ticino dei profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Come anticipato dalla RSI, la struttura è stata identificata dalla Sezione del militare e della protezione della popolazione per ospitare i rifugiati - soprattutto donne e bambini - dopo la loro registrazione alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Secondo le previsioni della SEM, potrebbero arrivare in Svizzera circa mille persone ogni settimana. Dopo la registrazione in uno dei centri federali d’asilo, i rifugiati dovrebbero essere suddivisi tra i diversi cantoni, Ticino compreso.
Cadenazzo «si presta bene»
Ma perché la scelta è caduta proprio sul centro di Cadenazzo? «Il rifugio -
spiega il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi - è
gestito dal Cantone ed è appena stato ammodernato, quindi si presta bene alla
prima accoglienza». Inoltre, «la sua vicinanza alla stazione delle FFS permette
di accogliere con più facilità le persone che usano i mezzi pubblici. Da
ultimo, è stata importante anche la disponibilità dell’autorità comunale di
Cadenazzo». I primi profughi, prosegue il consigliere di Stato, «dovrebbero
giungere nel corso della prossima settimana, e questo anche a dipendenza delle
decisioni dell’autorità federale sul permesso S».
In Ticino il 5% degli ucraini in Svizzera
Grazie al dispositivo messo a
punto, il nostro cantone potrebbe ospitare fino a 2.500 persone. Il numero di
ucraini destinati al Ticino, precisa Gobbi, «corrisponde a circa il 5% del
totale degli arrivi in Svizzera. Una ripartizione calcolata sul numero della
popolazione ticinese rispetto al totale della popolazione residente in
Svizzera». La permanenza a Cadenazzo, comunque, sarà di breve durata. «Non più
di qualche giorno», dice Gobbi. «Probabilmente - aggiunge il sindaco Marco
Bertoli - sarà un flusso abbastanza regolare di arrivi. E dopo un soggiorno
brevissimo, i profughi saranno indirizzati nelle diverse strutture messe a
disposizione dai Comuni e dai cittadini». Il centro - prosegue il sindaco - «è
in grado di ospitare circa 200 persone. Verosimilmente, però, arriverà un
centinaio di persone per volta. Poi, saranno man mano attribuite alle diverse
realtà sul territorio. La nostra comunità è comunque onorata di dare il proprio
supporto in questa tragica situazione».